sabato 23 giugno 2012

TORRENTE ROVIGO

Sara' un racconto breve ma ricco di immagini,perché il trekking prevedeva il giro della selvaggia Val Cavaliera con discesa sul torrente Rovigo, ma purtroppo causa ennesimo mancamento della nostra amica Paola,ci siamo dovute stoppare poco sopra Casetta di Tiara!!!!!
Di conseguenza abbiamo costeggiato il torrente dal Molinaccio fino alle cascate e anche questa breve camminata ci ha ripagato della delusione del mancato giro!!!
Merita notevolmente comunque la visita al borgo arroccato di Casetta di Tiara,rifugio d'amore di Dino Campana e della sua compagna Sibilla Aleramo.
Sulla piazzetta,dietro la chiesa c'è la lapide commemorativa!
E' d'obbligo affacciarsi sulla piazzetta che offre lo sguardo sulla valle di Firenzuola!
Il breve trekking e' adatto anche a chi voglia sfuggire al caos delle spiaggia estiva:infatti per chi abita a Firenze e dintorni,per arrivare alla localita' suddetta ci sono solo 60 km a traffico zero!!!
Dalla partenza in località Molinaccio si prende lo stradello in discesa e attraversato il ponte sul Rovigo inizio lo stradello che sale sulla sx verso le cascate:per arrivarci il cammino si aggira intorno ad 1 ora e il dislivello e' veramente minimo.
Lungo il cammino lo sguardo e' rapito dalla limpidezza delle acque e grande e' la tentazione di fermarsi sulle spiaggette naturali del torrente,ma e bene non farsi tentare!!!
Assolutamente e' imprendibile la camminata alle cascate!!!!
Dalla partenza il bivio per Casetta e' dopo circa 20 minuti e da qui in ripida salita si arriva al paese in circa 30 minuti!
Da qui parte il sentiero di crinale che porta nella selvaggia valle Cavaliera, ma il giro sara' descritto dopo l'estate!!!
Tornando al bivio di Casetta, si prosegue sullo stradello e poco dopo sulla sx si scende su un ponticello e da qui si costeggia il Rovigo con delle forre da urlo!!!
E ora parleranno le immagini!!!!!

sabato 16 giugno 2012

Monte Cavalbianco-Crinale Passo Pradarena-Passo del Cerreto

Se la geografia unisce l'Emilia alla Romagna,noi trekkingando spesso e volentieri sui crinali romagnoli,a questo giro calpestiamo i sacri terreni dell'Appennino Reggiano ricco di vette aguzze che lasciano spazio a praterie sommitali.
logicamente le previsioni del tempo non lasciavano molte speranze nel bel tempo,ma noi sinceramente confidavamo nella protezione speciale che abbiamo in Paradiso.
I nostri amici,Luciano e Marisa,pero in questo periodo devono essere distratti dal momento che il secondo giorno no sono intervenuti a nostro pro e hanno lasciato sempre giu' la tendina della nebbia e hanno lasciato acceso il ventilatore soprattutto nel tratto della Nuda!!!!
Comunque anche camminare nella nebbia ha il suo fascino e rende l'escursione ancora piu'magica ed esalta l'animo!!
Base del fine settimana e' stato il Passo di Pradarena all'Albergo CARPE DIEM dove abbiamo trovato un'ospitalità degna del montagna D.O.P!!!!
Oltre all'ospitalità e alla gentilezza del personale,abbiamo avuto il piacere di sederci a tavola gustando una serie di manicaretti e in porzioni talmente abbondanti che,alzate da tavola satolle,siamo uscite a camminare sotto una fitta nebbia per facilitare l'inizio della digestione.
E a causa della fitta nebbia,le mie care amiche,con la scusa del vento,sono volute rientrare immediatamente in quanto questa rendeva l'atmosfera degna del castello della Transilvania.
NUTRIZIONISTA OMEOPATA SIMONETTA

CON LE NEBBIE LA DEONTOLOGIA NUTRIZIONALE CHIUDE UN OCCHIO
Per arrivare al passo siamo usciti a CAPANNORI e da qui per Castelnuovo Garfagnana,Sillano:essendo partite di pomeriggio,invece della sosta colazione,abbiamo effettuato uno stop merendero e la nostra NUTRIZIONISTA SIMONETTA, ci ha offerto il gelato!!!!!
Una volta arrivate a destinazione,ci siamo preparate ad effettura l'escursione sul Cavalbianco il cui sentiero parte di fianco all'albergo:qui le compagne di gita,ritenendo che fosse una passeggiata non si sono avvalse dell'aiuto dei bastoncini e lungo il percorso si sono lamentate......Forse pensavano che avvertissi la nostalgia dei dolori da" parto salite"di Paola!!!!!
Ma mai nessuno sara' in grado di partorire come Paola che da 30 anni sforna sofferenze ma come dice il santo proverbio"PASSATA LA DOGLIA,TORNA LA VOGLIA",puntuale si ripresenta alla gita e vai..
Dopo l'escursione sul Cavalbianco,una lauta cena ha colmato anche troppo la sacca muscolare e forse ci sarebbe bastata anche per il giorno successivo colazione e pranzo ma puntuali ci siamo presentate alla colazionecon lo stomaco pronto a ricevere altre leccornie.
Per il trasbordo dal Passo del Cerreto al Pradarena da dove siamo ripartite ci siamo servite del servizio taxi privato e la signora Tiziana e' stata un'ottima guidatrice anche a detta della nostra nutrizionista che soffre le curve.(ciono 32 km di tornanti da un passo all'altro)
Comunque gli Emiliani come i Romagnoli sono un portento;mentre stavamo salendo sul Cavalbianco abbiamo incontrato 3 signore che con il loro bastone si aiutavano nel cammino e parlavano concitamente sul terremoto.Una di loro per giustificare il cammino in salita,sosteneva che fosse piu' sicuro camminare sui terreni rocciosi in quanto in pianura sotto l'asfalto c'e' sabbia e quindi con il rischio di essere inghiottite....

LA NOSTRA STANZA

VERSO IL CAVALBIANCO
L'altra invece assai risentita diceva che se avesse tirato il terremoto mentre si fossero trovate in montagne,sicuramente sarebbero morte infilzate su un cucuzzolo....il tutto in dialetto emiliano.....
DESCRIZIONE TECNICA MONTE CAVALBIANCO
PARTENZA:PASSO DI PRADARENA  1576 MT
ARRIVO=MONTE CAVALBIANCO 1852 MT
DISLIVELLO=276 MT
DISTANZA=1,900 KM
TEMPO EFFETTIVO SALITA =40 MINUTI
ARCOBALENO

IN VETTA


ANEMONE NARCIFLORA

VERSO IL TRAMONTO

CAMEDRIO ALPINO

PELLEGRINA
Volendo c'e' la possibilita' di effettuare un'anello ma noi partendo nel tardo pomeriggio abbiamo effettuato solo l'ascensione alla vetta e incoraggio chiunque voglia assistere al tramonto si trovi sulla vetta;uno spettacolo penso da mozzafiato..Dico penso perche' trovandoci noi a scendere verso le 20 dalla vetta abbiamo usufruito di una luce particolare che ha esaltato i contorni,le cime e i colori dei fiori.
Tornando al sentiero,l'ascensione ha inizio proprio accanto all'albergo;dapprima si sale lungo uno stradello forestale di faggeta e dopo aver ignorato sulla dx il sentiero che permette di effettuare l'anello,si esce dalla faggeta e davanti a noi si apre uno scenario quasi alpino....solo vette e rocce...e il cammino che prosegue verso sud lungo il crinale divisorio tra le due valli con alle spalle la Garfagnana e le creste acuminate delle Apuane e a dx il CUSNA o" gigante addormentato".




GIANNA



SIMO LA NUTRIZIONISTA

LA DONNA E LA NEBBIA


CRINALE NORD
La salita in alcuni punti ha presentato una notevole pendenza ma sempre sicuri sono stati i nostri passi e ammaliate dallo spettacolo in breve siamo giunte sulla cima contraddistinta da una croce...lungo l'ascesa la nebbia che inizialmente copriva lo scenario,si e' dissolta un 'arcobaleno si e' stagliato sulla valle di Ligonchio e cosa volere di piu'....Abbiamo proseguito per un'altra antecima del versante Nord e poi ci siamo fermate per godere dello spettacolo;il ritorno avviene per il medesimo sentiero!!!!
10 GIUGNO 2012=DAL PASSO DI PRADARENA AL PASSO DEL CERRETO
LUNGHEZZA PERCORSO=KM 13
DISLIVELLO SALITA=500 MT
TEMPO EFFETTIVO=4 ORE E 37 MINUTI
DESCRIZIONE PERCORSO
Il bello di soggiornare al Passo e' anche quello di avere i sentieri all'ingresso e sapere come ho gia' detto all'inizio,di avere chi poi ti venga  a prendere al punto di arrivo!!!!


PASSO DI CAVORSELLA
Il sentiero,sempre ben segnalato,parte poco dopo l'albergo in direzione Garfagnana,a dx e fino al Passo di Cavorsella si e' camminato lungo lo stradello forestale in lieve discesa,lungo la faggeta;per arrivare al passo abbiamo impiegato circa 20 minuti.
Da qui fino al termine della faggeta,il sentiero si inerpica letteralmente lasciando brevi attimi di recupero e se ci fosse il sole sicuramente di raggi ne filtrerebbero pochi dal momento che la faggeta e' molto fitta.



SUI PRATI DEL MONTEISCHIA


Dopo circa 20 minuti di salita siamo usciti sulle pendici prative del Monte Ischia e per 10 minuti il sentiero e' divenuto pianeggiante con virtuali panorami che avrebbero spaziato dalla Garfagnana alle creste Emiliane e alla sella i segni mandano a sx ma avendo ancora un po' di panorama che , nel volgere di breve tempo,sarebbe svanito causa fitta nebbia,abbiamo preferito risalire il tratto roccioso che presenta un punto di salti di roccette,per poi rientrare nel sentiero che si inoltra in un a galleria di faggi fino a trovare poco dopo il PASSO BELFIORE con il bivio per Cerreto Alpi;teoricamente avremmo potuto abbandonare l'impresa per le pessime condizioni atmosferiche ma anche come ho gia' detto,la nebbia ha il suo fascino...!!!

SIMBIOSI



BIVIO SEMPRE BEN SEGNALATO

FATICA APPAGANTE
Volendo si puo' proseguire seguendo il crinale ma abbiamo preferito seguire i segnavia che vanno a mezzacosta fino a trovare la conca glaciale della BORRA GRANDE caratterizzata da enormi macigni rocciosi e con un'andamento costante di brevi strappi e tratti in piano,
Poco dopo si raggiunge il bivio per la carrareccia che porta al Lago del Cerreto mentre lo OO/GEA bruscamente gira sx per l'ultimo strappo che porta alla cima della Nuda dove vi si trova un vecchio edificio abbandonato:PERO PER PROSEGUIRE SULLO OO NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE ARRIVARE ALL'EDIFICIO!!!!!
INFATTI POCO PRIMA SULLA NOSTRA SX CI SONO TRACCE DI UN SENTIERO CHE SCENDE GIU' E IN BREVE PORTA SUL CRINALE DOVE VI SONO 2 CARTELLI,UNO INDICANTE MONTE LA NUDA BIVIO PER BIVACCO ROSARIO 00 E L'ALTRO PER CASA GIANNINO
BORRA GRANDE



BIVIO PER PASSO CERRETO MONTE LA NUDA


BIVACCO ROSARIO

GIANNA

SIMO E LA SUA BIMBA CUBA
Si scende inizialmente in maniera rapida ma mai pericolosa e in 30 minuti si arriva al Bivacco Rosario che rispetto al sentiero si trova sull'altro versante sotto una parete sulla dx.
ANEMONE

GENZIANELLA

NON TI SCORDAR DI ME

CUBA



VECCIA VECCHIA

GENZIANA LUTEA

E TORNARONO A RIVEDER LE STELLE
Ritornati sul sentiero,poco dopo si entra nella faggeta che lascia ampi sapzi visivi sulla valle del Cerreto mentre sulla nostra sx le pareti del crinale che digradano verso Casa Giannino,e dopo circa 1 ora si giunge sull'asfalto e in circa 15 minuti al Passo!!!!!PECCATO LA NEBBIA,MA CON LA MENTE E LA FANTASIA ABBIAMO VISTO SPETTACOLI INCREDIBILI E NE SIAMO FELICI CHE RIUSCIAMO A COGLIERE ANCHE NEL DISAGIO IL PIACERE DEL CAMMINO!!!!
VERSO CIMA BELFIORE

Anello Tre Cime di Monteferrato

SENTIERO 412 MONTE FERRATO SI SALE E LA GISI 2.0 BRONTOLA IL GIUSTO SUL SENTIERO 412 LE ROCCE DEL SENTIERO GISI 2.0 LE OLIVETE DI FIGLINE PR...