sabato 20 ottobre 2012

ALLE SORGENTI DEL BISENZIO 14 OTTOBRE 2012

LA MARATONETA SIMO




PONTE TRABALLANTE E SCIVOLOSO

CHE ATLETA!!!!

L'HANNO VISTA RITIRARE UN PANCALE DI OLIO CUORE!!!!!!

PICCOLO DI SALAMANDRA

ORE 12.30...E' L'ORA DELLA MARISA.......

FUNGO DEL LEGNO GIOVANILE



MUFFA DELL'ALBERO

MA LA GIANNA SUONA SEMPRE.....


ECCO LA NOSTRA GUIDA CUBA

"MARISAAAAA!!!!!VABBE' CHE E' BELLO,MA SOLO QUESTO MI HAI FATTO VEDERE......NON TI PORTO IN GITA,LA PROSSIMA VOLTA......



SU GENTILE CONCESSIONE DELLA BELLA FUNGAIOLA



ALZANDO GLI OCCHI.....

......ECCO CHE SUCCEDE......

ABBASSANDO GLI OCCHI,INVECE.....ECCO LA SALAMANDRA


PONTE DI TAGLIANICO

NON VOGLIO DIRE...MA CHI E' POI CHE HA SEMPRE LA BOCCA IN MOVIMENTO???????

Quando si programma una traversata di Appennino Reggiano per due giorni e l'unico fine settimana all'insegna del maltempo(ARGHISSIMO) ci impedisce di calpestare quei sentieri,per fortuna l'Appennino Pratese ci viene in soccorso e ancora una volta scopriamo angoli naturali spettacolari come appunto la zona delle Sorgenti del Fiume Bisenzio.


Sono tantissimi i sentieri che confluiscono sulle sorgenti e l'unica nota contraria e', che eccetto la segnaletica CAI PRATO sui sentieri ufficiali,non sempre i bivi sono segnalati e giungere al Rifugio Vespaio dalle sorgenti,in alcuni punti e' alquanto problematico.Comunque tutto il sentiero si svolge su mulattiere,carrareccie e stradelli forestali.


casolare ristrutturato
Simo guarda sbigottita la raccolta del fungo anche perche' in quel punto  lei non aveva visto nulla....ma lei forse non sa che la Giannina ha il GPS del fungo e di altre erbette che si trovano nel bosco.
Il sentiero termina in cima a POGGIO BASTOGIO(755 MT) al Tabernacolo ella Famiglia Mazzei e al bivio abbiamo proseguito sulla dx,lasciando sulla sx il sentiero 16 che sale al PASSO DELLE CAVALLAIE dal quale siamo scese al ritorno.

Il sentiero da qui fino al bivio delle sorgenti si svolge su stradelli forestali con ampie aperture con un andamento di falsopiano e dopo circa 40 minuti dal tabernacolo alla CROCE MONTINI,abbiamo lasciato il sentiero 16 che procede verso Vernio e abbiamo proseguito sulla sx sempre su stradello aperto al transito delle macchine.
Nonostante sia uno stradello,il cammino e' piacevole anche per le aperture e la vastita di panorami visibili:i bivi sono sempre ben segnalati e dopo un tratto in falso piano,all'incirca sono passati 40 minuti dal bivio del 16 con il 38,bisogna prestare attenzione.
Infatti sulla sx,troviamo il bivio del sentiero che labbandona lo stradello che prosegue in discesa,e scende attraverso una mulattiera(attenzione in caso di pioggie recenti per la scivolosita')con tornanti,al Ponte di Taglianico.
Lungo la mulattiera,se si presta attenzione a dove si mettono i piedi,e' facile ammirare lo spettacolo delle salamandre e invece alzando gli occhi,possiamo ammirare dei bellissimi agrifogli.
Tutto il sentiero e' incastonato tra roccie avvolte da tappeti di muschio:questo spettacolo lo abbiamo solo visto in Casentino,zona LA VERNA.
Dalla partenza al ponte sono trascorse quasi 2 ore(comprensive di soste) con una distanza di 5,400 km e un dislivello in salita insignificante.
La sosta al ponte e' doverosa,qui ci sono cartelli che indicano la zona delle sorgenti:da qui fino al cascinale del Vespaio ci saranno solo segni biancorossi senza pero' numerazione e  come gia' detto non sempre ben segnalato.
Il cammino prosegue lungo il corso del fiume in un'ambiente veramente suggestivo e di raro pregio ambientale,considerando che siamo a pochi passi dalla citta':lungo il sentiero ci sono diversi ponticelli un pochino traballanti e scivolosi.....(vero Gianna?????).
dopo 20 minuti siamo arrivati alla confluenza delle fosso della Trogola con quello delle Barbe:qui si originerebbe il fiume Bisenzio.Su cartelli di legno sono indicati i sentieri per il Rifugio delle Barbe(dx) e per il Vespaio a sx.
Il nostro giro prevedeva la salita al Vespaio,dal momento che avremmo dovuto manducare al rifugio per festeggiare la Giannina....ma ahime le informazioni sulla struttura aperta nei fine settimana,era errata....Comunque il sentiero e' molto piacevole in maestosi castagneti e qui pero' la segnaletica e' assai scarsa e quando giungiamo in un metato,non dobbiamo attraversare il ponticello ma andare verso dx lungo un sentiero in salita dove ritroviamo i segni che ad un succesivo bivio sono su un'albero con una freccia rossa che indica il cambio di direzione a dx.
Ora il sentero diviene in discreta pendenza e quando pianeggia.troviamo la confluenza dell'altro sentiero proveniente dal Faggione/Barbe.
Il castagno ora lascia il posto al maestoso faggio e lungo il sentiero il GPS FUNGAIOLO della Gianna riprende a funzionare...ma segnala solo la presenza di enormi Mazze di Tamburo,fino a quando in un tratto di folta faggeta....ecco solo per Gianna un ennesimo fungo bello che si mostra solo a lei,pero'!!!!!!!
Infatti,sia io che Simo non abbiamo visto nulla...secondo me se la intendono tra "BELLI".......
Ma mano che ci avviciamo al rifugio,la pendenza diminuisce e dopo un tratto a mezzacosta si perviene al Rifugio posto in una posizione assai panoramica con una maestosa faggeta alle spalle.Sono trascorse quasi 3,30 ore dalla partenza e il dislivello ora e' di 500 mtr in salita e 9,800 km di cammino.
Dopo aver appagato finalmente lo stomaco,si riprende il cammino su stradello che ci accompagnera' per un'ora e,fino al Passo degli ACANDOLI   sara' nuovamente in ascesa,seppur moderata;da qui fino al termine del percorso la segnaletica e' ottima.
Giunte in cima al passo,dove confluiscono tanti percorsi,si va sx percorrendo un tratto in piano,fino al Passo delle Cavallaie dove giungono numerosi sentieri,tra cui il 10.
Questo sentiero e' famoso perche' ogni anno viene percorso da numerosissimi atleti che partecipano alla Memmorabile Prato-Monepiano-Prato,lungo i sentieri CAI PRATO e questo e' parte del tratto dell'andata.
Noi ci incamminiamo in discesa lungo questo sentiero e di fronte a noi appare la piana di Pistoia e Prato con la dorsale del Monte Iavello.
Dopo circa 30 minuti perveniamo al bivio del sentiero 16 e da stradello,si percorre ora un sentiero in faggeta,caratterizzato dalla presenza dei tabernacoli che fino alla confluenza del 16/b,ne conteremo 4.
In questo tratto ilGPS della Gianna ha ripreso a funzionare a pieno regime e con la solita scena:noi non vediamo nulla,e lei come un falchetto......
C'e' pero da dire che Simo almeno si e' accorta della presenza dei finferli,pinaroli e delle manine...io della terribile AMANITE MUSCARIA....(ammetto che mi sono rivolta anch'io alla mia Marisa,promettendole che,nel caso avessi trovato un fungo bello,sarei corsa a portarlo dove riposa,ma .....)
Da qui alla macchina,il tratto e' tutto in discesa e dal faggio si passa di nuovo al castagno e da Poggio Bastogio il percorso e' lo stesso dell'andata.
DATI TECNICI=
LUNGHEZZA PERCORSO=KM 17

DISLIVELLO SALITA=700 MT
DISLIVELLO DISCESA=
TEMPO EFFETTIVO DI PERCORRENZA=5,40 ORE
SENTIERI PERCORSI=16/B,16,38,SEGNI BIANCOROSSO,10,16,16/B

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