mercoledì 23 gennaio 2013

ANELLO CIMA TAUFFI 2 OTTOBRE 2011

CI SIAMO
NUTRONO BRUTTI SENTIMENTI
In attesa che la situazione meteo migliori e cessi l'allerta valanghe,mi balocco a ripensare alle tante escursioni effettuate dal lontano 1986 e per l'occasione voglio ricordare i MIEI MAESTRI DI TREKKING,che con il loro entusiasmo,mi hanno trasmesso l'amore per la montagna e la mtb,
Sono Giovanni Cecconi e Stefano Renzi che un destino beffardo troppo presto li ha allontanati dai loro cari;Giovanni per anni e' stato prigioniero del suo corpo e Stefano per ore incastrato con le ciaspole in un gelido torrente fino a quando Sora Morte non si e' decisa a riprenderlo.
Due grandi figure pulite della Montagna Vera,quella lontana da tutte le lotte delle tessere e delle "finte regole"...Giovanni lo portero nel cuore perche con il suo entusiasmo mi ha fatto amare la fatica della salita sostenendo che solo in cima c'e' la quiete,.
Tante sono state le avventure con lui e il momento migliore forse era quando improvvisava il sentiero,non perche 'non ci fosse,ma per il semplice motivo che smarriva la trebisonda...Io,ancora oggi,sostengo che a lui gustasse notevolmente cio' e ricordo quando in una delle prime gite,in Casentino,(dal Passo dei Mandrioli a Badia Prataglia,passando da PietraPazza)in una giornata torrida,alle 12 con la faccia ingenua dichiaro di aver sbagliato e di conseguenza era necessario risalire il costone....(a meta' costone.di fianco correva tranquillamente il sentiero ufficiale...)
Questo era Giovanni Cecconi una gazzella che sprizzava energia da tutti i pori ed era in grado di trasmetterla come il Grande Stefano Renzi,persona piu riservata ma pur sempre compagno di tante escursioni e grande conoscitore delle Apuane.LI VOGLIO SEMPRE RICORDARE COMPLICI DI MILLE AVVENTURE.
IL CRINALE VERSO IL LIBRO APERTO
Tornando ai miei trekking oggi pubblico quello appunto della Cima Tauffi,effettuato dal trio femminile Anna,Gianna e Paola in una bellissima giornata di ottobre,partendo dalla Doganaccia e transitando dalla Capanna Tassoni,convinte che la nostra fatica sarebbe stata ripagata,gustando le famose tigelle.......mera illusione..niente tigelle ma una buona crostata si... 
SI SCENDE VERSO LA CAPANNA,SOGNANDO LE TIGELLE
TURISTE FAI DA TE SUL CRINALE
Questa escursione non e' molto indicata nei mesi invernali alle persone non molto esperte dal momento che il tratto che va dalla Cima Tauffi verso la Capanna nel tratto di crinale presenta punti di mezzacosta che gia' nelle stagioni prive di neve,sono un po' esposti...per godersela a pieno,merita aspettare la stagione favorevole.
DATI TECNICI
LUNGHEZZA= KM 13
DISLIVELLO=750 MT
TEMPI DI PERCORRENZA=5 ORE,IL TRATTO DOGANACCIA CIMA TAUFFI CON PASSO REGOLARE NECESSITA DI 2 ORE BUONE
SENTIERI PERCORSI=STRADELLO FORESTALE,OO,425,445,413,STRADELLO FORESTALE.


IL GRANDE FAGGIO


BELLA FIGHEIRA VERSIONE ESTIVA
Nei giorni di sabato e domenica,essendo in funzione la funivia Cutigliano/Doganaccia,conviene lasciare la macchina a Cutigliano ed usufruire del comodo servizio e con 8 euro si fa il biglietto andata/ritorno.
Scendendo dalla funivia ci si avvia verso la chiesina e passato un sottoponte,quasi subito troviamo la segnaletica sia per il lago Scaffaiolo che per la Croce Arcana:logicamente noi andiamo verso il sentiero della Croce che con brevi strappi ed aperture sulla conca del Libro Aperto e sul crinale del Gomito,attraversando vaccineti e mirtilleti dopo circa 20 minuti conduce al Passo dove troviamo una fitta segnaletica.
Essendo la nostra meta la Cima Tauffi,noi andiamo a sx sullo 00 che per gioia di Paola si inerpica immediatamente e lo fara' con diversi saliscendi fino alla Cima Tauffi.Tutta la fatica e' ampiamente ripagata dai superbi panorami che questo tratto di crinale riserva.
CRESTA DELLA TAUFFI VERSO IL LIBRO APERTO


TRATTO IN PIANO
A sx il crinale dell'Uccelliera,la cresta del Monte Gomito,centrale la cresta del Giovo,il Prado,mentre sulla nostra dx il crinale del Cimone.
Tutto il crinale e' contraddistinto dai cippi confinari che furono posti nel 1791 mettendo fine alla diatriba tra il Ducato di Modena e il Granducato di Toscana.
Dopo il primo colle Vista sul Paradiso,in breve si giunge al Colle dell'Acqua Marcia(1631 mt) dove come dice il nome,si trovano delle pozze di acqua stagna:qui si trova un primo bivio sulla dx che conduce alla Capanna Tassoni.
SUL SENTIERO 425,SULLA SX IL CIMONE
Continuando a saliscendi,arriviamo ai piedi della Cima Tauffi che si conquista con una ripida ascesa ma la fatica e' sempre ampiamente ripagata dai superbi panorami che spaziano dalla catena dei Monti Pisani fino ai crinali Parmensi e Reggiani.Dopo una sosta meritata,si abbandona il sentiero di crinale e sulla dx si prosegue sul 425 che per un lungo tratto si mantiene su una dorsale prativa dominante la vallata dei Taburri(sx) e di Ospitale(dx).
Dopo aver aggirato sulla dx la cima della Scaffa delle Rose,si attraversa una cresta alberata di faggi e in discesa si giunge al panoramico Passo del Colombino sul quale si trova il bivio del 445 che porta alla Capanna Tassoni,mentre sulla sx prosegue il 425 che conduce ai Taburri di Fellicarolo.
SUL CRINALE ALBERATO DELLA CIMA RONDINARA
Noi,avendo come meta intermedia la Capanna Tassoni proseguiamo sul 445 che scende con tornanti su faggeta e dopo un breve tratto panoramico,giunge a Villa Rosella,una casetta della forestale sempre aperta con un locale di fortuna;il sentiero prosegue e dopo aver ignorato il bivio con il sentiero 417,e attraversato tratti in piano,dopo circa un'ora di cammino si giunge alla Capanna Tassoni punto di arrivo di diversi sentieri.Il luogo merita ampiamente una sosta culinaria che noi logicamente abbiamo fatto e con la pancia piena,ahime,abbiamo iniziato la risalita lungo il sentiero 415 che in alcuni tratti presenta una discreta pendenza all'inerno di una maestosa faggeta e intersecando lo stradello forestale .prosegue sulla sx,all'ombra di abeti secolari per poi spuntare sotto le pareti del crinale dell'andata,con a sx ,il crinale dei Monti della Riva che contrastano le pareti dello Spigolino e in lontananza svetta la Croce del Corno.
VERSO IL PASSO
HO MANGIATO E MI TOCCA RISALIRE...
Da qui il percorso e' segnalato da pali dipinti molto utili con la neve o la nebbia e in lieve ascesa costeggiando sempre lo stradello giunge al Passo della Croce Arcana da dove il rientro alla Doganaccia avviene sul percorso dell'andata.

venerdì 11 gennaio 2013

ANELLO DI PRUNO

Imponenti,maestose,inquietanti,ammalianti,dominanti,chissa quanti altri aggettivi si potrebbero usare per descivere il fascino particolare di queste montagne che si ergono dal mare e dalle punte spiano l'immenso mare.
Sono inquietanti perche'ogni sentiero mostra un momento di...raramente un'escursione termina senza aver riservato un qualcosa che seppur di bello sia,e' sempre un imprevisto...
A questo giro che sembrava una tranquilla escursioni sotto la maestosa cima della Pania,un sentiero della pro loco mal segnato ha fatto si che saltasse l'escursione programmata..pero' con tutto cio' ci siamo promosse di ritornare..ecco perche sono ammaliatrici....
Tutto il giro,ovunque la nostra testa girasse,avevano di fronte a noi la Regina delle Apuane,Pania della Croce che con la sua mole oltre a dominare si imponente su tutta la catena dal Gabberi all'incredulo Corchia che nonostante la sua altezza,e' costretto a chinarsi a lei Regina nel bene e nel male...Purtroppo anche del male,perche' nei periodi invernali con la sua esposizione sul mare,e' propiziatrice di disgrazie...ancora oggi ricordo i tre ragazzi del soccorso che persero la vita in una magnifica giornata di Gennaio,dopo un'abbondante nevicata..quei tre ragazzi che si si erano offerti qualche minuto prima nel farmi da scorta per salire alla Croce e dare sfogo alla mia passione delle foto....
LA REGINA
Oggi la guardo ancora con maggior timore.La meta delle nostra escursione avrebbe dovuto essere oltre che idilliaca,anche di piacere corporale dal momento che era previsto di mettere i piedi sotto la tavola ma ahime come la Sig.ra Longari era caduta sull....io sono scivolata virtualmente(per fortuna) e con me tutti sul sentiero secondario che dalle Cascate dell'Acquapendente conduce al Rifugio della Fania,abbreviando cosi il cammino per il rifugio successivo che e' quello di Mosceta.
Conviene ,anzi e' obbligo percorrere il sentiero ben segnato poco oltre il Ponte di Pruno indicato con il numero 7...che conduce sempre alla Fania.
MONTE FORATO
Questo e' un luogo affascinante e il rifugio sorge all'ombra di un faggio secolare(da qui il nome) con di fronte lo spettacolo mozzafiato offerto dal Monre Forato.
SARA NASCOSTO QUI IL SEGRETO DELLA FICAIA????

PUBBLICITA' PROGRESSO

ATTESA
Pruno,punto di partenza della nostra escursione e' un piccolo paesino incastonato tra le rocce ai piedi del favoloso triangolo CORCHIA PANIA FORATO e lo si raggiunge facilmente da Forte dei Marmi e per gustare una buona colazione conviene recarsi alla caratteristica locanda del Poveruomo dove L'UOMO DI TURNO MISTER GIUSEPPE avrebbe voluto asaggiare la ficaia a buon prezzo ma avendo fatto tardi al ritorno non ci siamo potuti fermare...
In questo paesino in cui il tempo sembra essersi fermato, a Natale rivive con un suggestivo Presepe vivente dove vengono raffigurati gli antichi mestieri.

La formazione a questo giro contava 6 donnine e ONE MISTER....ma era assente il protagonista indiscusso della neve HOMO HOMINIS e gia' l'assenza nella precedente escursione si era notata negativamente e anche a questo giro qualcosa non e' andato nel verso giusto....ma speriamo che non debba ammettere che sia HOMO HOMINIS.ad essere vincente....,
Comunque ONE MISTER si' e' mostrato un vero gentiluomo non avendo fatto pesare pubblicamente il mancato ristoro e i vari rigiri su noi stessi per cercare quel sentiero.....
Sembravamo tanti piccoli DANTE che la diritta viaq avevano smarrito e tutti quei piccoli avvallamenti con ruderi e marginette assomigliavano ai vari gironi con l'unica differenza che noi vedevamo la luce.
Me ne perdoni la Rosanna rientrata da un pesante infortunio e convocata perche ' si trattava di una semplice escursione...immagianiamo quelle gia' in partenza considerate toste....comunque una cosa e' certa ...dopo questo trekking la Rosanna puo' dirsi guarita mentre nell'animo della Maria si rafforzera' il pensiero della nostra amica Rita  MAI CREDERE AD ANNA TANTO PER LEI 700MT DI DISLIVELLO CHE VUOI CHE SIANO.....OHIMENEEE LE MIE DONNE SI SONO PURE AMMUTINATE E SI SONO STOPPATE E HANNO PREFERITO POGGIARE IL DERETANO SUL NUDO SASSO PIUTTOSTO CHE CONTINUARE A SALIRE.....
ONE MISTER AND TWO WOMAN

LE CASCATE

CHE AGILITA MARIA

SEMPRE IMPECCABILE
Abbiamo scoperto pero' che il mio GPS aveva ragione indicandomi il sentiero sopra di noi....eravamo propio sotto la Fania....ma in quel momento le donnine nutrivano sentimenti d'odio nei miei confronti accusandomi in silenzio di non avere scorte di cibo....ma in effetti a loro cio non dovrebbe pesare sostenendo ogni volta la tesi che loro possono stare digiune e io sono l'unica sfondata....eccole accontentate.....
La prossima volta eseguo su di loro la stessa pratica che subiscono le povere oche,ovverossia le ingozzo e cosi per un po' taccionoooo.!!!
DESCRIZIONE TECNICA PERCORSO
LUNGHEZZA KM=11
DISLIVELLO=800 MT
TEMPO EFFETTIVO PERCORSO=5 ORE
SENTIERI=CASCATE ACQUAPENDENTE(L'INIZIO DELLA SEGNALETICA E' AL PONTE DI PRUNO CHE MERITA UNA VISITA ANCHE NEL CASO IN CUI NON SI ANDASSE ALLE CASCATE),SENTIERO BLU(DEPOSITO ACQUA),ROSSO E GIALLO DALLA FANIA FINO AL COLLE DI IAPOLI,122.
Caldeggio a chiunque voglia godere dello spettacolo del Forato rimirato all'ombra del grande e maestoso guardiano faggio per proseguire poi a Foce di Mosceta dove oltre allo spirito si appaga pure il corpo,di intraprendere il seguente percorso
PONTE DI PRUNO,SENTIERO 7 COLLE ORZALE,FANIA 124,FOCE DI MOSCETA,PASSO DELL'ALPINO 122 PRUNO
CARLA ALLE PRESE CON LA TECNOLOGIA

MARIA E GIANNA SUL SENTIERO SBAGLIATO...ERAVAMO APPENA PARTITE E IL FATO ERA GIA AVVERSO

RETTA VIA RITROVATA AL PONTE DI PRUNO......OHIMENEEEE
SIAMO ANCORA SULLA RETTA VIA

UNO,DUE MARCIARE,UNO DUE PASSO....UN GENERALE MANCATO

ANNA ,ACCIDENTI A TE E A ME CHE ANCORA ABBOCCO ALLA TUA FRASE"E' FACILE"!!!E LA RITA MI AVEVA MESSO IN GUARDIA.....SE TI PIGLIO TI TRONCOOOO!!!!!
Dopo una doverosa visita al borgo di Pruno con sosta alla locanda del Poveruomo,ritorniamo sui nostri passi e prendiamo il Pavee di PRUNO che costeggiando i terrazzamenti,in lieve discesa prima e poi ripida scende al Ponte di Pruno che reca un bel tabernacolo del XIX secolo sul brioso e fragoroso Canale Deglio che alimenta le cascate.Sul ponte noi abbiamo seguito il percorso B per le cascate che si inerpica lungo una vecchia mulattiera su una macchia mediterranea accompagnate dal fragore delle acquee dopo circa 20 minuti arriviamo allo spettacolo..per poter godere a pieno e' necessari dopo il deposito dell'acqua inventarsi il percorso,
Da qui in poi fino al Rifugio inizia la dolorosa storia delle pastore e del pastore che vagarono a lungo alla ricerca del segno blu....per 2 ore abbiamo vagato nel vero senso della parola..
IL VOLTO DI SIMO ESPRIME PERPLESSITA'

UNO DEI TANTI RUDERI
Tornati indietro sui nostri passi fino al deposito dell'acqua dove una freccia indica Rifugio La Fania;all'inizio la traccia e'abbastanza attendibile e logica in base alla posizione del Rifugio ma giunti alle case diroccate...pur attivando il satellitare che indicava la presenza del sentiero sopra le nostre teste e pur seguendo ogni tanto quei sbiaditi segni blu e faticando in alcuni punti a causa degli alberi a traverso siamo arrivati ad una marginetta della eretta dalla famiglia MARCUZZI.....sembrava finito l'incubo del girovagare a vuoto ma niente...l'unica cosa di un certo conforto e' che il sentiero di per se non si e' mai rivelato essere pericoloso,anzi anche piuttosto piacevole.
ALTRO GIRO ALTRO SENTIERO

IL PROCINTO SULLO SFONDO
Praticamente abbiamo viaggiato paralleli al crinale che sale da COLLE A IAPOLI  e giunge al Passo dell'Alpino sotto la parete del Monte Corchia.
Passate circa due ore siamo arrivati sotto la Fania ritrovando i segnavia rosso gialli indicanti il sentiero di mezzacosta che congiunge la Fania al Colle Iapoli:da qui si procede con un percorso ondulato passante su corsi d'acqua e passarelle come quella sul Canale Deglio.
STOP UMILE 

I CONIUGI D'AGOSTINO

PERCORSO FRUIBILE DAI DISABILI

ACQUE RICCHE DI FERRO

NEI PRESSI DI FONTE MOSCOSO

SALVO,ATTENTO CHE LA ROSANNA BEVE ALLA FONTE AMMALIATRICE......
Lungo il percorso ci sono palizzate di legno che abbiamo scoperto essere protezioni dal momento che il percorso e' stato riaperto a fruizione dei disabili,,dopo circa 20 minuti siamo giunti al casolare di Fonte Moscoso e da qui in breve ci siamo ricongiunti alle Caselle,un tempo rifugio del Cai e posto su una incantevole posizione abbracciante la catena dal Gabberi al Corchia.;siamo sul sentiero 122.Se avessimo girato a dx saremmo giunti al Passo dell'Alpino,mentre a sx il sentiero scende verso Pruno passando dall'Alpe di Volegno.
APERTURA DA FONTE MOSCOSO CON LE PRIME NEBBIE CHE SALGONO

ROSANNA

DONNA GIANNA DOMINNA IL CRINALE

REGINA PANIA DELLA CROCE


DA DX A SX:FORATO,MONTE CROCE,CRESTA PULITA,FOCE DI VALLI,PASSO  DEGLI UOMINI DELLA NEVE VERSO LA PANIA

CIAO GRANDE AMICA
Il sentiero in discesa su mulattiera perviene prima ad un'altra marginetta prima di arrivare alla strada che gira a sx e poco dopo sempre a sx di fianco ad una costruzione,scende su mulattiera ben conservata a Pruno

Anello Tre Cime di Monteferrato

SENTIERO 412 MONTE FERRATO SI SALE E LA GISI 2.0 BRONTOLA IL GIUSTO SUL SENTIERO 412 LE ROCCE DEL SENTIERO GISI 2.0 LE OLIVETE DI FIGLINE PR...