domenica 17 novembre 2013

ANELLO DEL MONTE IAVELLO PRATO E LE CASCATE DI MASSACORBI

Come tutte le strade portano a Roma,cosi succede per il Monte Iavello sopra Prato:in tanti anni che cammino,non avevo mai riscontrato cosi tanti stradelli o sentieri che portano in cima al Monte Iavello.
FUNGO DEL LEGNO


MATASSINE DI ACQUA

TROMBETTA DEL MORTO

Dalla Fattoria dello Iavello ne salgono tre di stradelli per non contare i vari sentieri non segnati e con la possibilita' di effettuare anelli anche interessanti e di valore naturalistico:nella zona infatti e' possibile ammirare le Cascate di Massacorbi raggiungibili facilmente dalla Fattoria per poi allungare il giro sul crinale.
Anche in questo trekking e' tornato molto utile l'uso del GPS che ci ha permesso di effettuare un fuori sentiero in tutta tranquillita' e di ammirare le cascate anche nella zona intermedia:l'unico problema dei fuori sentiero e' la vegetazione invadente ma con una buona dose di pazienza ,tutto si dipana.
Logicamente con noi viaggia sempre la buona e cara carta sentieristica,ma ogni tanto e' piacevole uscire dal seminato e scoprire o trovare nuove possibilita di percorso:come dice la Giannina mai perdersi d'animo e poi le novita sono piacevoli.....se no partiamo dal punto prestabilito,si tira fuori il GPS ci trova e via con il giro....

COSA NON SI FA PER UN FUNGO!!!!!

CAMMINARE IN UN MARE DI FOGLIE

LA PUFFETTA SPROFONDA DI PIU'

GIOCHI DI FOGLIE DI FAGGETA

Comunque la zona dell'Appennino Pratese riserva sempre come gia detto tante volte,angoli incredibili e pure in questo giro le cascate e i vari Poggi mostrano aspetti incredibili.
Non solo a piedi ma anche in MTB queste zone sono facilmente percorribili e il giro del Monte Iavello si presta a lunghe escursioni con piacevoli soste.dal Passo delle Cavallaie,nei giorni festivi si puo'allungare la pedalata fino alle Cascine delle Barbe,scendere alle Sorgenti del Bisenzio e da qui a Cantagallo.
Con la macchina,partendo da Firenze,il viaggio e' veloce e uscendo a Prato Ovest,si trova la strada per Montale,assai scorrevole,e seguendo le indicazioni prima per Bagnolo e poi per Iavello,in breve con una piacevole strada collinare,si arriva alla Fattoria dello Iavello da dove partono diversi sentieri ben segnalati.
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA PERCORSO=14 KM
SENTIERI PERCORSI=70,STRADELLO FORESTALE CON SEGNI GIALLI,10,FUORI SENTIERO
TEMPO IMPIEGATO=4 ORE
DISLIVELLO SALITA=500 MT
Nel caso in cui la stagione invernale si rivelasse assai nevosa,tutto il giro puo essere percorso con le ciaspole e il tratto che dal Passo delle Cavallaie sale allo Iavello tra la folta faggeta diventa assai divertente.
Lasciata la macchina alla Fattoria intraprendiamo il cammino lungo la strada sterrata con ampie vedute sulla valle di Prato e passato l'accesso (dx) ALL'aGRITURISMO LA CASACCIA,proseguiamo verso la Fattoria e ignorato il bivio 70 sulla sx,giungiamo alla Fattoria e poco dopo trascuriamo un'altra segnaletica sulla sx per il Passo delle Cavallaie e continuiamo in leggera pendenza sul nostro sterrato avendo sulla dx la recinzione della fattoria.
VERSO LO IAVELLO SENTIERO 10


PUNGITOPO

CHE POTENZA SU QUELLE GAMBE

SENTIERO INVASO DAL MANTO FOGLIOSO:QUASI 60 CM

In breve giungiamo ad un bivio dove su un albero c'e'una segnaletica gialla:noi andiamo a sx,il sentiero che prosegue a diritto invece rappresentera'il ritorno(nascosto su un'albero si vede la segnaletica del CAI senza pero' riportare il numero).
Lo stradello prosegue in lieve ascesa e quei 400 mt di dislivello che ci separano dal Passo si effettuano tranquillamente in un paesaggio che passa dal castagno alla faggeta concedendo diverse aperture sulla valle sottostante di Montemurlo di Prato e attraversando un paio di volte rigagnoli d'acqua.
In un'ora nemmeno lo stradello si ricongiunge al sentiero 10 proveniente dal Passo degli Acandoli:siamo al Passo delle Cavallaie dove confluiscono diversi sentieri come il 16 proveniente da Migliana e il 70 da Montemurlo.
SUL CRINALE DEL PIAN DELLE VERGINI


DONNA GIANNA

CARTELLONISTICA

CIPPO SULLE CAVALLAIE

Noi proseguiamo sulla dx e si deve prestare attenzione perche' il bivio del sentiero 10 e' indicato e pure sbiadito su una roccia:comunque,lasciato lo sterrato,il sentiero si inoltra nella faggeta e la pendenza aumenta e nel periodo autunnale bisogna prestare un attimo attenzione dal momento che il fogliame si deposita sul sentiero in maniera notevole e in alcuni tratti noi abbiamo misurato un altezza del manto foglioso di quasi 50 cm.
Il cartello indica l'arrivo allo Iavello in 50 minuti ma noi,senza affanno,ci siamo giunti in 35 minuti dopo essere passati alle Cavallaie che precedono di pochi minuti la cima dello Iavello.
Dalle Cavallaie allo Iavello il cammino e' suggestivo e panoramico,sospeso tra la valle di Montemurlo(dx) e quella di Vernio(sx):si cammina in un viale di faggi bassi e radure di ginestre e felci.
TABERNACOLO FAGGI DI IAVELLO


CIPPO FUNERARIO

LUNGO IL 10

PANORAMA DAL PIAN DEI MASSI

PANORAMA SU GIANNA

Sulla cima dello Iavello,troviamo un tabernacolo e il cippo eretto in memoria di E.Bertini fondatore del Cai di Prato.
Lasciato sulla sx il sentiero 14 che scende a Schignano,il cammino prosegue in leggera discesa sempre tra basse faggete fino a quando il sentiero non si apre sulla dx dove c'e' pure un tavolo e panche per una sosta:siamo a Pian dei Massi(696 mt).
Il panorama e' stupendo e si affaccia sulle rocce strapiombanti sulla Valle di Albiano(laghetto) e sulla Fattoria dello Iavello e sui prati del Poggio Prato Tondo,qui e' necessario prestare attenzione dal momento che il sentiero gira bruscamente a dx e i segnavia sono nascosti come pure i cartelli.
Il sentiero.assai stretto e invaso dalla vegetazione,scende ripidamente tra sassi piuttosto scivolosi avendo difronte sempre il Poggio e i suoi prati.
CARTELLONISTICA ILLUSTRATIVA


VALLE DI ALBIANO

IN DISCESA SUL 10

TRA LE FELCI

Poco prima di arrivare al piano,noi abbiamo girato sulla dx dove un ampio stradelloci ha lusingato per evitare poi la risalita:pero'da qui in avanti sparisce la segnaletica e sopratutto bisogna prestare attenzione quando arrivati al pianoro il sentiero sembra svanire.
Il riferimento e' un bidone rosso e dobbiamo incominciare una breve discesa come tornassimo verso lo Iavello,il sentiero poi torna ad essere visibile e sempre in leggere discesa effettuiamo piccoli  guadi:siamo ormai in vista della parete di Massacorbi che anticipa l'arrivo alle cascate precedute dal fragore delle acque.
ABBIAMO LASCIATO IL SENTIERO UFFICIALE


E SI VA

QUALCHE OSTACOLO
AUTUNNO
ALLA FATTORIA DEL MONTE IAVELLO


Noi,essendo fuori sentiero ma confortate dal GPS,abbiamo goduto dello spettacolo alto e intermedio,ma conviene per le cascate attenersi alla segnaletica ufficiale del CAI 12 C che si prende,come detto all'inizio,poco dopo la fattoria al bivio della segnaletica gialla.
Dalle cascate,il sentiero ha corso in parallelo al 12 C e in breve si e' ricongiunto e da qui fino alla macchina,il sentiero dell'andata
LAGO DI ALBIANO



BIVIO PER LE CASCATE SENTIERO UFFICIALE

SEGNALETICA PER LE CASCATE;SONO PASSATI 5 MINUTI DALL'ARRIVO ALLA FATTORIA


venerdì 8 novembre 2013

Bovecchio e le Sorgenti della Sieve trekking

Metti una bella giornata di sole,la disponibilità della mia amica Gianna e la voglia di sgambettare sui sentieri,hanno fatto si che è' venuto fuori un trek breve e alle porte di casa!!!
Il giro previsto prevedeva l'ascesa al Poggio di Montecuccoli passando prima dalle Sorgenti della Sieve,ma un selvaggio taglio del bosco,ha fatto si che perdessimo la trebisonda e con essa il sentiero...
Per fortuna che avevo con me,oltre all'utilissimo e sempre presente materiale cartaceo,ilGps Garmin Extreme 20, che ci permesso di ricongiungerei al sentiero di crinale.
LA DIGA DEL BILANCINO VISTA DA BOVECCHIO


GIANNA DENTRO AL SENTIERO

SUL CRINALE SULLA VALLE DEL BISENZIO

Purtroppo non siamo state in grado di arrivare alle sorgenti dal momento che era impossibile valicare quelle cataste di legname abbandonate sul sentiero:mi chiedo il perché del poco rispetto di coloro che tagliano il bosco che non hanno il rispetto di mettere il segno su ciò che rimane.
E poi il CAI e i vari gruppi di trekking come mai non segnalano tali problematiche...si spennellano di tanti colori i fusti dei rami ma nessuno che metta in guardia che il sentiero si perde a 2 km da Bovecchio letteralmente,tra le fresche frasche!!!!
VERSO PRATO ANDREACCIO


PANORAMA

POGGETTO

Peccato proprio aver perso il sentiero perché dal punto del disboscamento in poi,ci sono tratti bellissimi sull'invaso del Bilancìno le cui acque illuminate da anomali raggi primaverili,seppure siamo a Novembre,erano di un azzurro intenso...dall'alto l'invaso domina la valle ma non potrà mai eguagliare la spettacolarità dell'invaso di Ridracoli che dai vari punti panoramici appare come un paesaggio lappone con i suoi fiordi....
Tornando a quello che è' stato il nostro giro,alla fine si è' rivelato un bel trekking sopratutto nel breve tratto di crinale che ricalca il percorso del secondo giorno della celeberrima manifestazione PRATO MONTEPIANO PRATO che si svolge nel primo fine settimana di Maggio.
DATI TECNICI
LUNGHEZZA=9 KM
TEMPO DI PERCORRENZA=3 ORE A CAUSA DEL TRATTO FUORI SENTIERO NOTEVOLMENTE INFRASCATO
DISLIVELLO=400 MT
DESCRIZIONE PERCORSO
All'uscita dell'autostrada a Barberino del Mugello,fatta la rotonda troviamo le indicazioni per Bovecchio e dopo 3 km l'asfalto lascia il posto allo sterrato e alla curva,sullo spiazzo,si lascia la macchina,seguendo i segnavia B/R a forma di triangolo con numero 9:e la nuova segnaletica di SO.F.T(Sorgenti firenze trekking).

GIANNA SUL 20

SEGNALETICA

Il sentiero per un tratto su asfalto,in discesa,costeggia varie coloniche ristrutturate con ampie aperture sulla valle del Mugello e in breve si giunge sulla carrareccia che in falsopiano, costeggiando coltivi,dopo aver superato 2 fossi,inizia a inerpicarsi su selciato misto a roccia con un panorama a 360 gradi sulla Diga del Bilancino.
E' proprio in questo tratto,a causa del taglio del bosco,si sono persi i segnavia e abbiamo proseguito su in salita,ignorando una deviazione a sx,ma poco dopo a causa delle cataste di legno,pure la carrareccia e' sparita.
Abbiamo cosi messo in funzione il GPS che ci segnalava il sentiero di crinale e il fosso della Volpinaia sulla nostra SX:non e' stato facile recuperare il sentiero,ancche perche ' in alcuni tratti era notevolmente infrascato e le mie gambe sembrano essere state grattugiate pesantemente...
Comunque dopo circa un ora di patimento siamo arrivate letteralmente alla luce sulla Valle del Bisenzio e ci siamo avvedute di aver lasciato il Poggio di Montecuccoli alle nostre spalle.
FURBERIA NEL POSIZIONARE I SEGNAVIA


NON SARANNO PORCINI MA SI POSSONO MANGIARE CON UN BUON SUGHETTO

CHE RACCOLTO

Abbiamo pero' deciso di continuare per chiudere questa specie di anello godendoci la spettacolarita del crinale costeggiato su un fianco da abetaia,pino nero e dall'altra da pascoli,tra l'altro tipici di questa zona.
Il cammino su questo tratto non presenta grosse pendenze e circa 20 minuti dopo siamo arrivati a Prato Andreaccio preceduto da un cartello indicante la zona delle doline:non a caso la Calvana e' ricca di grotte e anfratti carsicci tra cui il Rio Buti.
Proprio qui si trova la segnaletica del sentiero 20 che prosegue fino a Prato,del sentiero 46/a per Sofignano e su un fusto di abete il triangolo B/R 9.
Per un breve tratto,il sentiero si snoda all'interno del bosco di abetaia,per poi iniziare a scendere con una discreta pendenza e quando il bosco di conifere lascia il posto alle quercie,ecco che il panorama si allarga di nuovo sull'invaso e al bivio,su un pianoro,proseguiamo sulla sx,sempre su selciato e dopo diversi tornanti,i filari di cipressi ci annunciano che siamo arrivate alla macchina.
Anche se non siamo riuscite a vedere le sorgenti,ci siamo divertite e la Gianna e' tornata con un discreto raccolto di galletti...


martedì 5 novembre 2013

FIUMICELLO TREK:DA FIUMICELLO A POGGIO CORSOIO E ATTRAVERSO IL POGGIOCOLORETO A FIUMICELLO

ASicuramente al termine del giro,la figura della civetta e' stata riabilitata,mentre la sottoscritta non solo e' tiranna,ma pure di pietra,essendo stata accusata di abbandono degli infermi...ne avevo sentite tante su di me ma questa senza dubbio mi mancava....grazie amiche!!!!!
Tornando alla civetta,secondo le tradizioni popolari,quando canta,e' peggio di Cassandra e la Carla mentre eravamo sulla via del rientro,ci ha detto seraficamente che la sera prima era stata deliziata da un concerto in si be molle della civetta.
SEMPRE IN PRIMA FILA


DONNA CARLA

PANORAMA SULLA VALLE DI PREMILCUORE
.
Manca poco che la Gianna non stoppasse l'auto e fino all'ultimo siamo state preoccupate..a chi avrebbe potuto toccare la "mala suorte"????.
Per fortuna che Simo si e' sacrificata e si e' fatta cogliere dal "mal di macchina" e ci ha rimesso pure i 10 euro della merenda cena a Fiumicello,avendo restituito immediatamente alla terra,tutto cio' che aveva mangiato......
Per fortuna che c'era Candy Candy e la sua sofferenza e' stata alleviata  a differenza di altre volte:infatti l'inferma tra un rigetto e un altro,ha affermato che spesso e' stata abbandonata a se stessa sul ciglio della strada e ci ha pure rincorso...che storia triste!!!!!
POGGIO COLORETO E CON NOI MARISA


POGGIO DELLE CULLE

MONTECARELLI

A parte questi piccoli intoppi,il trek si e'concluso all'insegna di una sana merenda all'unico ristorante di Fiumicello ed è' stata come sempre molto piacevole anche se hanno servito solo affettati e del pecorino:leggendo il menù ,sarebbe stato meglio fermarsi a cena...
Sempre li' al ristorante,le mie amiche hanno comprato noci e castagne sperando di arricchire il loro vituale paniere con i funghi ma anche a questo giro solo i poco buoni hanno trovato...ho promesso loro che il prossimo trek sara' nel Mugello dove pare che si faccia incetta di porcini...


SIAMO ALLA PARTENZA SUL SENTIERO 307
Tutta la zona e' inserita nel parco delle foreste casentinesi e si presta a numerosi giri in MTB e io stessa diversi anni fa ne ho effettuati grazie anche alla presenza di numerosi stradelli forestali che permettono di scendre sia verso il versante romagnolo,Corniolo e Ridracoli,sia verso la Toscana sul Falco e Falterona.
Purtroppo la mancanza di collegamenti di mezzi pubblici costringe a non poter effettuare traversate che,seppur lunghe,consentirebbero di attraversare zone integrali e dai superbi panorami;infatti partendo da Fiumicello,arrivati a Poggio Corsoio,si potrebbe proseguire l'ascesa in territorio toscano salendo al Rifugio delle Fontanelle,al Falco e Falterona e scendere a Castagno d'Andrea.
FUNGO DEL LEGNO

PRATACCIO

ORECCHIONI

SUL 329
Un giro stupendo,assai panoramico che permetterebbe di ammirare,come gia detto zone dal punto di vista naturalistico integre.
Comunque per ora bisogna accontentarsi di effettuare anelli.il giro puo' essere percorso anche d'inverno con le cidaspole,tenendo in considerazione che i tempi,con i sentieri innevati,aumentano notevolmente.
 DATI TECNICI
LUNGHEZZA PERCORSO=16 KM
DISLIVELLO=650 MT
SENTIERI PERCORSI=307301,329,303
TEMPI DI PERCORRENZA= 5 ORE COSI FRAZIONATI:
FIUMICELLO_PIANO DI MEZZANO=KM 3,50 1,20 MINUTI +400 MT



MULINO MENGOZZI
PIANO DI MEZZANO_BIVIO 261 = KM 2 0,33 MINUTI +100MT
SIMO SUL 307
BIVIO 261_BIVIO 329/301=KM 1,100 0,25 MINUTI +100MT
BIVIO 329_BIVIO 303 POGGIO COLORETO=KM 3 0,50 MINUTI
BIVIO 303-FIUMICELLO=KM 4,200 0,56 MINUTI .NEL CAMMINO SI EFFETTUA L'ASCESA DI 2 COLLI
DESCRIZIONE PERCORSO
Il sentiero(307)parte a fianco della chiesa e segue fino al Mulino Mengozzi il corso del torrente:il mulino e' stato risrutturato ed e' in funzione: nei fine settimana e' visitabile previo contatto telefonico.
Attraversato su un ponticello il torrente, si prosegue a fianco del Mulino  e dopo aver ammirato due sculture su roccia,si prosegue su ampia mulattiera che risale la valle con ampie svolte su un bosco di quercia e castagno.
GIANNA E STEFANO SUL 307


SARA E SIMO

DONNA CARLA

FOGLIA D'ACERO AL TERMINE DELLA SUA GIORNATA TERRESTRE

In diversi punti,il sentiero si apre sulle vallate circostanti e difronte a noi il pianoro dei Pian Divisi,mentre sulla nostra dx la zona di Premilcuore con il bastione del Monte Tiravento.
Superato il fosso,la mulattiera si inerpica nel suo tratto di maggior ascesa fino a giungere ai ruderi di Pian di Mezzano con superbi panorami che abbracciano una buona fetta dell'Appennino .
TUMORE DEL FAGGIO


IN DISCESA

SUL 329

ORDINALI

Si scende un breve tratto fino ad incrociare lo stradello che seguiremo fino al PIAN DI MEZZANO dove incrociamo sulla sx il sentiero che scende dal Ritoio e Passo della Braccina,si prosegue ancora sullo stradello per un breve tratto in salita e quando il sentiero inizia a scendere verso Corniolo sulla dx troviamo il bivio Poggio Corsoio/Fontanelle
ECOSPAZZINA DEL BOSCO:SULLO SFONDO IL TIRAVENTO


PANORAMA SULLA VALLE DI PREMILCUORE

SOLO MANINE

SIMO E LA FAGGETA
.
E' questo il tratto piu spettacolare del percorso che si apre a 360 gradi sulle vallate romagnole e toscane con il bastione del Corsoio che prennuncia il Falco e Falterona:e' un balcone naturale dove la vista si perde tra le fitte faggete e i costoni d'arenaria.
A tratti la vegetazione si fa contorta a causa dei forti venti che impetuosamente battono: il sentiero prosegue in falsopiano e tralasciato il bivio per Corniolo sulla sx 
si addentra nuovamente nella faggeta non piu' bassa fino a giungere sullo stradello forestale che viene dal Giogo di Castagno(dx) e prosegue in ascesa(sx) verso le Fontanelle e crinale del Falco:siamo a Poggio Corsoio il punto piu alto del nostro cammino.
FUNGO DEL LEGNO


POGGIO CORSOIO

FAGGETA

PRANZO

Noi seguiamo le indicazioni 329 GIOGO DI CASTAGNO RIFUGIO SASSELLO KM 6,500:in discesa che in alcuni tratti e' abbastanza ripida inizio il cammino di rientro verso Fiumicello.
SARA


GRANDE CUBA

DONNA CARLA CHE TIENE A BADA ANGELO E STEFANO

ROSA CANINA LE CUI BACCHE SONO BENEFICHE PER L'APPARATO RESPIRATORIO ESSENDO RICCHE DI VITAMINA C

Un crinale misto boscoso ad aperture sulle valle del Giogo che in un ora di cammino ci porta sul Poggio Coloreto per nulla panoramico nonostante sia un poggio:qui lasciamo il 329 che scende al Sassello e proseguiamo sul 3O3 il cui cartello preannunci a ancora un cammino di circa 2 ore.
Ma in effetti noi ci abbiamo impiegato mezzora di meno,nonostante la presenza di altri due colletti da risalire;poco dopo il bivio il sentiero incrocia lo stradello che sale da Pian Divisi ma noi saliamo nuovamente su un costoncino che ci porta al Poggio delle Culle anche queste ricoperto da una fitta faggeta
CERCA CERCA CERCA......


ABBIAMO APPENA TRALASCIATO LO STRADELLO CHE SCENDE A CORNIOLO

FOGLIA AUTUNNALE DI FAGGETA

SUPERBI SCENARI SULLE VALLI DI CORNIOLE E OLTRE
.
Si continua a salire seppur lentamente e dolcemente fino a raggiungre un poggio contrassegnato da un cippo:da qui il cammino in ascesa si puo dire concluso e giunti al Monte Pozzone,lasciato il bivio del 303/a,con una secca curva inizia la nostra discesa e passati i ruderi di Montecarelli,anche la discesa si fa piu dolce e attraversato un torrentino,di nuovo sullo stradello che non lasceremo fino a Fiumicello.
ECCO IL CRINALE DEL FALCO FALTERONA


TANTO SEI LA GIANNINA E DIETRO STEFANO

GRUPPO DI DONNE

PARTICOLARE DEL SENTIERO

Eravamo partiti alle 10 e arriviamo nuovamente in paese alle 16 comprese le soste e gli inutili tentativi delle fungaiole
 
PANORAMA AUTUNNALE

Anello Tre Cime di Monteferrato

SENTIERO 412 MONTE FERRATO SI SALE E LA GISI 2.0 BRONTOLA IL GIUSTO SUL SENTIERO 412 LE ROCCE DEL SENTIERO GISI 2.0 LE OLIVETE DI FIGLINE PR...