domenica 17 aprile 2016

ANELLO CASCATE ACQUAPENDENTE-PRUNO-RIFUGIO FANIA

Quando il web diventa complice di una bella storia....da qualche tempo mi sono permessa di gestire una Pagina su Facebook per far conoscere le meraviglie del Nostro Appennino e incredibilmente e' riuscita bene al punto che spesso mi contattano persone per unirsi al trio di base...Io sono la mente pensante,ma priva di patente;sono per fortuna affiancata da Donna Carla e Donna Gianna automunite e soprattutto molto molto esperte ma si definiscono vittime della loro aguzzina guida che sempre a loro dire inganerebbe sui dislivelli e km.
CHE CLASSE...TROVATENE UN'ALTRA...

E proprio grazie alla Pagina che al nostro gruppetto un po scanzonato,si e' unita come gia' detto nel precedente post,Amanda che a sua volta ha fatto pubblicita' e cosi' insieme a lei sono venute Angela e Giuliana....
Ma il bello deve ancora venire....durante il cammino abbiamo incontrato una coppia di escursionisti diretti come noi al Rifugio Fania e proprio qui galeotto fu il canotto...infatti al momento di ripartire hanno deciso di fare la deviazione per le Cascate dell'Acquapendente insieme a noi e cosi' alla fine eravamo proprio un gruppetto ancor piu' scanzonato..
A proposito di scanzonato,finalmente con noi anche la Gisella che con la sua allegria e le canzoni di Bennato azzeccate per ogni battuta,ha reso il gruppo ancor piu' mitologico.
ALLA PARTENZA...Donna Carla..di lei ne sapevamo tante ma che parlasse pure ai ......lo scoprirete presto
Ed ecco un nuovo volto..con Lei il gruppo ha una ventata di giovinezza..Angela..
Un altro volto nuovo del gruppo..la mitica Gisella detta Gise...con lei la musica di Edo fa da sottofondo al giro
Quel miracolo di montagna bucata..chiamato Forato dall'Alpe di Pruno

Una parola la merita pure la Carla che al Rifugio La Fania ha fatto concorrenza a San Francesco addomesticando un mulo ribelle gesticolando con la celeberrima bacchetta e poi lungo il cammino parlando con il guaglione napoletano Ares come fosse una persona..il bello che Ares,pur ribattezzato con mille nomi,la guardava e obbediva...
Il passo successivo della Carla a questo punto e' di dialogare con Sorella Luna e Fratello Sole...
L'escursione e' stata caratterizzata dalla presenza anche di tre pelosi:Ares,Sophie e Margot quest'ultima al termine dell'escursione ha chiesto il disconoscimento della sua mamma Giuliana...(pare preferisca una sana attivita' divanesca)...
L'anello non presenta alcuna difficolta' e l'attraversamento di diversi alpeggi rendono l'escursione molto particolare grazie anche la visita alle Cascate dell'Acquapendente...affascinanti le pareti di roccia di color rosso dal momento che le acqucadel canale Deglio scorrendo in ambiente roccioso sono ricche di materiale ferroso.
Siamo ormai a Colle Iapoli:di fronte la cresta Monte Lieto-Gabberi
Si aspetta di ricompattare il gruppo..il guaglione e' marcato a vista da Mamma Amanda

Sulla mulattiera che da Colle a Iapoli sale verso le Caselle,ecco un altro volto nuovo..Giuliana,mamma di Margot,quadrupede molto tranquillo.La sua mamma ha deciso di sottoporla ad un sano e regolare fitness..al termine dell'escursione la canina ha chiesto il disconoscimento materno...
Dovunque e comunque si mostri,rimane la regina indiscussa delle Apuane...Pania della Croce;sulla dx il crinale che da Foce a Valli sale alla croce
Siamo alle Caselle-Alpeggio che divide l'Alpe di Pruno da quella di Volegno.
Da Pruno a qui sono 2,800 km con un dislivello di quasi 500 mt percorso in 41 minuti escluse le soste.Siamo a quota 879 mt e ormai siamo al termine dell'ascesa.
Ed ecco il Forato e la successiva Costa Pulita che dall'arco del Forato sale a Foce di Valli.
Nell'immagine sotto:da sx a dx...Gianna,Angela,Donna Carla e la Gise

Consiglio di salire lungo il sentiero che permette di ammirare le cascate dall'alto:infatti i raggi del sole esaltano lo spettacolo creando suggestivi giochi di luce tendenti alle sfumature del rosso e qui possiamo lasciare andare la fantasia che puo' regalarci nuove emozioni.
Al termine dell'escursione vale la pena soffermarsi a visitare il piccolo borgo di Pruno e appagare il corpo con una sosta alla Locanda del Pover Uomo...e poi uscendo dare un ultimo sguardo a quella montagna bucata..e sognare sognare...che del diman non vi e' certezza...
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA=14 KM
DISLIVELLO=600 MT
TEMPO DI PERCORRENZA=3 ORE E 49 MINUTI ESCLUSE SOSTE(3 ORE DI SOSTE)
SENTIERI PERCORSI=122,SEGNI GIALLI,124,7,SEGNI BIANCO ROSSI
RIFORNIMENTO IDRICO=SEMPRE PRESENTI LUNGO IL CAMMINO.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Parcheggiata l'auto nella piazzetta di Pruno,borgo avvolto tra le braccia di quell'incredibile carosello di crinale che dal Gabberi corre come un funambolo sino alla Pania:questo e' lo spettacolo che ci accoglie mentre arriviamo.
Dalle Caselle si mostra cosi' la Pania
Ed eccoci al bivio della Fania:poco sopra le Caselle,al termine delle case,lasciamo il sentiero 122 che sale a Mosceta e andiamo a dx,scoloriti segni gialli visibili su un tronco dell'albero su una fessurina
Amanda dopo aver superato la prova Carla,marcia a passo sicuro...e' una garanzia DOP by Carla
Ecco Margot che non comprende bene per quale motivo debba essere sottoposta a questo tipo di ginnastica.Siamo alla Fatigata:abbiamo percorso 3,900 km in 1,05 minuti
Potrebbe anche piovere ma con Gise e' sempre giorno solare e tra una battuta e un'altra,una stornellata di Edo non manca..mi direte Edo chi???
Ma siii...il grande Bennato...
Ponte dei Sospiri toscano...chiude Amanda che e' stata vista raccattare pietre...la sottoscritta teme...anzi per una volta che era stata onesta con le sue vittime...
Immagine sotto:Giuliana,Gise,Angela,Amanda,
Donna Carla e Gianna

Saliamo le scalette che si addentrano tra le case e i segnavia sono sempre ben evidenti;lungo la prima parte del cammino notiamo la presenza di diverse maesta' che ingentiliscono il bosco di castagno.
La mulattiera sale con pendenza regolare e dopo circa 20 minuti  arriviamo sull'asfalto che conduce a Colle Iapoli e lo seguiamo per un breve tratto e dopo la curva, su un fianco roccioso entriamo nuovamente nel bosco e il cammino e' molto piacevole e diversi sono gli scorsci panoramici.
In breve arriviamo all'alpeggio delle Caselle e qui e' obbligo la sosta anche per un eventuale rifornimento idrico:abbiamo percorso fino a qui 2,79 km in 40 minuti,escluse le soste, e siamo a quota 879 mt nella cosidetta Alpe di Pruno mentre 100 mt piu' avanti sulla sx,passato il torrente,c'e' l'Alpe di Volegno.
Fatte poche centinaia di mt troviamo un altro gruppo di casolari e qui un tempo vi era il rifugio del CAI;un ultimo strappo e arriviamo alla deviazione per il Rifugio della Fania.
Il sentiero e' ben evidente sulla dxma non i segnavia gialli che poi fortunatamente si renderanno visibili anche se il sentiero e' sempre ben evidente e si mantiene a mezzacosta.
Siamo alla Fania...chissa se nel tempo da Luisella e Luciano verra' ricordato con piacere...eh si dovete sapere che una foto...e galeotto fu il canotto...
Luisella e Luciano sono finiti nella rete e benedetti da Carla...e vai di lissioooooo....
Da Pruno a qui abbiamo percorso 5,200 km in 1,25 minuti e 0,45 di soste..Siamo a quota 900 mt
Dalla Fania l'imponente bastionata della Costa Pulita che divide la Garfagnana dalla Versilia
Ed ecco svelato il mistero..Donna Carla,come San Francesco,parla agli animali..non sappiamo cosa gli abbia detto ma sicuramente questo ha preferito girare il...e andare...
Vediamo la prima immagine di Luisella....
Non solo la ramanzina della Carla ma pure una strimpellata di Gise con musica di Edo...ciao mulo
Dalla Fania seguiamo i segnavia 124 scendendo per i prati terrazzati e ci manteniamo verso il lato della Pania:in questo punto i segnavia sono minimi...
Immagine sotto:siamo all'alpeggio San Rossore:la casa e' abitata da un pastore con il suo gregge.
Il sentiero si mantiene sulla sx scendendo lungo ulteriori terrazzamenti

Attraversiamo diverse volte vari torrentelli lungo il bosco di castagno e dopo circa mezzora passiamo a fianco di un piccolo rifugio ristrutturato denominato la Fatigata :abbiamo percorso fino a qui 4 km in un'ora .
Continuiamo il cammino e attraversato nuovamente il ruscello su un ponte di legno giungiamo su un tratto aperto dove vediamo sulla nostra sx il Passo dell'Alpino,il Corchia e Mosceta raggiungibili con il sentiero 122 da noi lasciato in precedenza.
In breve arriviamo al cospetto del secolare ma purtroppo mal potato faggio del Rifugio Fania posto sotto le pareti della Pania e del crinale di Costa Pulita del Forato:da Pruno a qui abbiamo percorso 5,200 km in 1 ora e 25 minuti con 45 minuti di soste e siamo a quota 900 mt.
Anche qui abbiamo la possibilita' di rifornirci di acqua e dopo la dovuta sosta seguiamo i segnavia del sentiero 124 e anche qui l'imbocco del sentiero e' poco visibile.
Causa errore impostazione pagina,purtroppo le immagini successive non sono nell'esatta sequenza.
Qui siamo subito dopo che abbiamo lasciata il sentiero 7 per la vecchia mulattiera che ci condurra' al bivio Pruno-Cascate Acquapendente.
Bizzarra costruzione che troviamo poco prima il bivio delle cascate
Bivio cascate:da Pruno a qui abbiamo percorso 9,700 km in 2 ore e 32 minuti con 2 ore di soste
Alpeggi di San Rossore,che come detto sopra si trovano al di sotto del Rifugio Fania
Siamo a Collemezzana:questa e' la casa del nonno,personaggio storico che fu ammazzato dai nazisti.Ora lasciamo il sentiero 124 e scendiamo sulle scalette a dx seguendo i segnavia 7.Segnavia che seguiremo fino a quando a quota 489 mt non troveremo una cappellina:noi andiamo a dx su una mulattiera.Abbimo percorso 9,29 km..di spalle la prima immagine di Luciano

Il sentiero scende lungo i terrazzamenti e quando arriviamo all'Alpeggio di San Rossore con alcuni ruderi e una casa ancora abitata e il gregge di pecore che ci viene incontro.
La mole della Pania incombe su questi alpeggi molto ameni che ricordano gli ambienti dolomitici;continuiamo a scendere fino ad arrivare a Collemezzana:qui c'e' un gruppo di case tra cui quella del nonno ucciso dai nazisti.
Da Pruno qui abbiamo percorso 7,16 km in 2 ore escluse le soste,ora lasciamo il sentiero 124 e seguiamo i segnavia 7 che scendono lungo le scalette,attraversano i prati e scendono rapidamente e dopo aver passato un altro rudere,attraversiamo un corso d'acqua,cambiamo versante e si ricomincia a rivedere il Forato.
Quando arriviamo ad una maesta, lasciamo il sentiero 7 e saliamo sulla dx per una mulattiera ben conservata:fino a qui abbiamo percorso 9,29 km in 2 ore e 32 minuti escluse sempre le soste.
Siamo a quota 485 mt:fatte poche centinaia di metri all'altezza di un'altra maesta,pieghiamo a sx e dopo aver notato sulla nostra testa dei ruderi di casa incastonata sulla roccia,troviamo la deviazione per le cascate dell'Acquapendente che danno un tempo di percorrenza di 25 minuti,noi ne impieghiamo meno.
Dal bivio riprendiamo a salire lungo una mulattiera ben conservata e dopo un breve tratto in discesa e aver superata una costruzione in cemento,arriviamo accompagnati dal fragore delle acque,al cospetto delle cascate che presentano un salto incredibile che dopo una giornata di pioggia danno vita ad uno spettacolo incredibile.
Noi l'abbiamo ammirata con una portata di acqua non eccezzionale ma anche la visione di quelle pareti erose dalle acque con colori variegati,hanno il loro fascino.
Ecco le tre amiche....chissa se al termine della gita Amanda verra' ripudiata da loro....
Nel magico zaino di Gise,non solo il grande Edo ma pure le chicche
Lungo la mulattiera che sale verso le Cascate..chiude il gruppo Luciano che fa da cavaliere alla sua Luisella
Ed ecco le imponenti pareti delle Cascate alimentate dalle acque del Canale del Deglio;da notare le incisioni rossastre causate dalle acque ferrose del Deglio

Tornati indietro fino al bivio delle cascate,scendiamo lungo la mulattiera e in breve siamo sul ponte mediceo sul Canale del Deglio  con un'ennesima edicola dedicata a San Francesco.
Riprendiamo il cammino entrando in un bosco incantato con la presenza di cartelli con disegni dei Folletti:ci avvertono che siamo nella loro casa.
Al termine della salita usciamo sulla mulattiera con un bellissimo spettacolo sui crinali apuani..qui nel solstizio di estate e' possibile assistere allo spettacolo dei raggi solari che filtrano dal foro della montagna.
Siamo in paese,una visita e una sosta come gia' detto alla Locanda rendono la fine dell'escursione ancora piu' piacevole...
E tornarono a rivedere le stelle..

Dalla cascate si torna al bivio e si scende lungo la mulattiera e in breve siamo sul Ponte di Pruno.
Lo stradello sottostante porta al mulino..da vedere.
Abbiamo percorso 12,69 km in 3 ore e 30 minuti.
Ultimo strappettino per tornare a Pruno

Da Pruno verso il gruppo Nona-Procinto-Matanna(non visibile)
Lungo il sentiero che dal Ponte risale a Pruno
Chiudiamo il post con la bellissima immagine di Amanda,il suo Ares e finalmente vediamo Luciano

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