mercoledì 21 novembre 2018

ANELLO DEL MONTE LAVANE-CAMPIGNO

Ancora una volta l'Appennino Romagnolo stupisce mostrando angoli dove la natura regna ancora indisturbata regalando cosi' emozioni niche a se'.L'escursione di oggi ha un fascino particolare perche' grazie ad un amico virtuale di Wikiloc,siamo andati per una parte dell'escursione alla ricerca di un nuovo sentiero privo di segnavia.

Un'emozione particolare quella di camminare su sentieri non ufficiali che ti fa avvicinare ancora di piu' alla montagna soprattutto poi quando arrivi alla meta.
La valle di Campigno e' un ambiente particolare,lontano dalla civilta' ma ben curato e particolaremente ospitale e raggiungibile da Marradi in 7 km lungo la valle dell'Acerreta incastonata tra blocchi di arenaria ingentiliti dalla macchia mediterranea.
 CAMPIGNO-INIZIO SENTIERO
 DOPO IL TRATTO SU ASFALTO,IL SENTIERO ENTRA NEL CASTAGNETO
 I PRIMI PANORAMI SUL CRINALE DELLA VAL COLORETA-CRESPINO SUL LAMONE

 LA MITICA GISE:BENTORNATA


Impressionanti le gole che risalgono le pendici del Monte Lavane creando dei suggestivi panorami.da una parte la durezza dell'arenaria e dall'altra immense coperture arboree dai mille colori.
L'escursione non mostra alcuna difficolta' e si presta ad essere percorsa in tutte le stagioni prestando pero' attenzione al tratto finale che ascende alla Capanna del Partigiano dal momento che e' un mezzacosta esposto.
LUNGHEZZA PERCORSO=13,59 KM
DISLIVELLO=811MT
TEMPO DI PERCORRENZA=4 ORE E 31 MINUTI ESCLUSO SOSTE
SENTIERI PERCORSI=533A-00-413-FUORI SENTIERO-505-523
RIFORNIMENTO IDRICO=SOLO ALLA PARTENZA
PORRE ATTENZIONE AI SEGNAVIA A QUOTA 900 MT POICHE' A CAUSA DEI TAGLI SELVAGGI ,SPARISCONO
QUOTA=930 MT
LATITUDINE 44,006835
LONGITUDINE 11,597831
CON QUESTI RIFERIMENTI NON SI HANNO DIFFICOLTA'
DESCRIZIONE PERCORSO
Campigno si raggiunge dal bivio della strada diretta a Marradi dopo circa 7 km e l'auto si lascia al ristorante del paese dove troviamo anche la cartellonistica locale.
 FINO AL MONTE LAVANE SU CRINALE

PRIMO PIANO 
 SEGNAVIA SU ARENARIA

 CRINALE.
IMMAGINE SOTTOSTANTE:QUI SI PERDONO I SEGNAVIA.

Seguiamo le indicazioni del sentiero 533 A che per un  tratto e' in comune con il 533 e segue dapprima un tratto asfaltato e quando arriviamo al bivio del 533 noi proseguiamo a dx.Si entra nel bosco per poi iniziare l'asecsa lungo un crinale secondario che in breve ci porta a quota 900 dove a causa del taglio selvaggio,si perdono i segnavia.
Il sentiero sale per una ripida carrareccia che ci porta in un pianoro caratterizzato da felci infestanti che rendono il cammino difficoltoso ma in compenso abbiamo dei vastissimi panorami sull'Appennino Romagnolo.Dopo un breve tratto in piano,il sentiero inizia la sua ascesa seguendo il contrafforte del Monte Lavane caratterizzato da numerosi costoni di arenaria che rendono il cammino alquanto spettacolare.
Camminiamo sospesi con profondi dirupi sulla nostra dx mentre sulla sx la faggeta spesso prostrata dall'azione dei venti:il sentiero e' sempre ben tracciato e presenta anche possibili vie di fuga interne alla faggeta nel caso durante la stagione invernale vi siano accumoli di neve nel sentiero di mezzacosta esposto.
 QUOTA 950:IL FELCIAIO CREA QUALCHE PROBLEMA
 SGUARDI SULLA ROMAGNA
 LE SORELLE KESSLER DEL TREKKING
 SENTIERO 533A
 QUOTA 1000.SULLA NOSTRA SX LO STRADELLO DEL SENTIERO 533 CHE RITROVEREMO ALLA CAPANNA DEL PARTIGIANO


Questo e' particolarmente spettacolare per i panorami ma anche per i costoni di arenaria che sembrano inerpicarsi per raggiungere il crinale e con qualche arbusto che con tenacia si e' radicalizzato in luoghi impervi.
Dopo circa 2 ore da Campigno quando arriviamo ad una galleria di faggi siamo alla Capanna del Partigiano dove confluisce il sentiero 533 precedentemente lasciato in paese.Meravigliosa la panchina sulla splendida conca del crinale Casaglia-Sambuca-Carzolano.
Dopo la sosta riprendiamo il cammino seguendo i segnavia 501  in direzione del Monte Lavane caratterizzato dai paletti gialli del metanodotto;poco dopo lasciamo sulla nostra dx il sentiero 501 direzione Peschiena e risaliamo per traccia fino a ritrovare poco dopo i segnavia bianco rossi per il Monte Lavane.
Il sentiero in lieve ascesa tra faggeta mentre sulla nostra sx corre lo stradello del metanodotto verso le Bocchette del Vento e segnato come 555 che ritroveremo scendendo dal Monte Pollaio.
Poco dopo arriviamo al cartello in legno del Monte Lavane  e ignoriamo il bivio sulla nostra dx diretto alle Cascate dell'Acquacheta lungo lo spettacolare crinale delle Cornacchiaie.
 LUNGO IL CONTRAFFORTE DEL MONTE LAVANE
 VERSO IL MONTE LAVANE-SENTIERO 533 A
LA PROFONDA GOLA DEL CRINALE DEL LAVANE 
 SALGONO E NON BRONTOLANO

 CRINALE DI ARENARIA-SENTIERO 533 A,SIAMO IN VISTA DELLA CAPANNA

Dal Monte Lavane abbiamo seguito una traccia ben definita ma non indicata che in discesa ci ha portato alle Capanne del Lavane e da qui sempre all'interno di una maestosa faggeta abbiamo recuperato il crinale del Monte Pollaio rimanendo sempre sul lato dx.
Crinale che in breve si ricongiunge allo stradello del Metanodotto e ci porta in un pianoro con un panorama a 360 gradi sul versante di San Benedetto in Alpe -Premilcuore.
Qui troviamo sulla sx lo stradello di servizio che scende rapidamente riportandoci sullo stradello del metanodotto e da qui a sx come se tornassimo indietro:siamo al Taglio della Regina.
SENTIERO DI MEZZACOSTA 
 CAPANNA DEL PARTIGIANO
7 KM IN 3 ORE COMPRENSIVE DI SOSTE
 VERSO IL MONTE LAVANE
 MONTE POLLAIO
 SENTIERO 555-TAGLIO DELLA REGINA.
IMMAGINE SOTTOSTANTE
INNESTO SENTIERO 523

Dopo una breve ascesa,dopo circa 1 km sulla nostra dx troviamo l'innesto del sentiero 523 che per un breve tratto si mantiene a mezzacosta all'interno della faggeta e poi giunto al Passo Valtorte si apre in un anfiteatro di arenaria mozzafiato:un'immensa spiaggia bianca che si contrappone ai boschi attorno:qui lo sguardo si perde ovunque e quasi non ti capaciti di questo spettacolo.
Qui i segnavia si perdono ma si recuperano scendendo sulla nostra sx incrociando una carrareccia  che in forte pendenza su scagliette di arenaria e dopo circa 2 km giungiamo alle Case del Poggiolo e da qui in breve su asfalto alle auto.
LA TRACCIA DEL PERCORSO E' SCARICABILE SU WIKILOC-BARBAGLI 60
RINGRAZIO ANCORA UNA VOLTA DANIELE LOMBARDI,FONTE INESAURIBILE DI PERCORSI SPETTACOLARI.GRAZIE
 PASSO VALTORTE
 ESCURSIONISTE SODDISFATTE
 SENTIERO 523
 LE SPIAGGE DELL'ARENARIA.

domenica 25 febbraio 2018

ANELLO RIFUGIO PORTAFRANCA 11 FEBBRAIO 2018

Dopo tanti anni la neve e' tornata ad impadronirsi giustamente del suo habitat e oggi mentre scrivo-25 Febbraio 2018 -scende copiasamente in tutto l'Appennino fino al mare regalando scenari superbi.

L'ho percorso tantissime volte il sentiero che conduce al Portafranca ma uno spettacolo cosi' non avevo mai avuto la fortuna di goderlo.
La prima parte si svolge lungo lo stradello forestale che da Casa Corrieri sale al Rifugio fino a quando non trova il bivio conil sentiero 25 che si inerpica lungo un crinale boscoso per ricongiungersi al sentiero che sale da Orsigna.Sentiero numero 5 da me descritto in un altro post e che percorre la cresta fino a sotto il Monte Gennaio.
 LUNGO LO STRADELLO
 PANORAMI SUL CRINALE CHE DAL PASSO DELLE TRE CROCI SALE AL PIAN DELLO STELLAIO E TOCCACIELO
 SENTIERO 25
FAGGETA 
 MICHELA E LA SUA FEDELA SCIARPA...COMPIE 25 ANNI..AUGURI
 SI SALE

Noi abbiamo avuto la fortuna che non fosse passato nessuno e di conseguenza lo abbiamo aperto ed e' una bella esperienza per chi ama questo tipo di cammino invernale.Man mano che la faggeta si abbassava lo scenario mutava fino a diventare una fiaba dove le protagoniste si sono trasformate in bimbe lasciandosi andare a manifestazioni di gioia e di stupore di fronte a quello spettacolo...Solo la neve sa trasformare in fiaba anche una semplice storia di cammino e le sue protagoniste tornano ad essere bimbe ridando vita a quel fanciullino che e' dentro di noi sempre.
L'escursione e' priva di difficolta' ma con la neve va sempre affrontata con prudenza e con le ciaspole;il sentiero 25 e' in forte ascesa e necessita di essere percorso con calma.
Partendo da Casa Corrieri si puo' effettuare un anello:dal Portafranca si ridiscende con il sentiero 35 fino a Pian Silvano e da qui risalire e incrociare il sentiero che sale dal Rombiciaio dove troviamo il bivio del sentiero 53 diretto a Lavacchini e in breve a Casa Corrieri.
 BALOCCHI SULLA NEVE
 COMPARE L'ABETAIA E LO SCENARIO DIVENTA FIABESCO

 SCULTURE DI NEVE

Un'altra possibilita, sempre che ci siano tutti i presupposti di sicurezza per camminare in ambiente innevato,e' dal Portafranca risalire al crinale del Poggio delle Ignude e da qui a dx lungo il crinale fino al bivio del Montanaro.Dal Montanaro al Passo del Rombiciaio e di nuovo il sentiero 53.
DETTAGLI TECNICI
LUNGHEZZA=12 KM
DISLIVELLO=775 MT
SENTIERI PERCORSI=STRADELLO-25-5-35-STRADELLO
TEMPO DI PERCORRENZA=7 ORE E 16 MINUTI DI CUI 4 ORE E 11 MINUTI IN MOVIMENTO
TUTTO IL PERCORSO E' SCARICATO SU WIKILOC-BARBAGLI 60
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Raggiunta Case Corrieri,2 km sopra Orsigna,seguiamo per quasi 4 km lo stradello che sale al Rifugio Portafranca:troviamo un cartello giallo recante la scritta Fonte dello Spirito e sulla sx i segnavia CAI 25.
Con o senza neve,il sentiero e' in forte ascesa e forse con la neve la pendenza si ammorbidisce grazie anche all'alzatacco delle ciaspole.
Il sentiero si inerpica lungo un crinale secondario e i segnavia sono sempre ben visibili.Quando il sentiero spiana bisogna prestare attenzione e non seguire una falsa traccia ma salire a dx in forte ascesa.
Noi abbiamo avuto qualche difficolta' anche quando la faggeta si abbassa dal momento che i segnavia erano ricoperti dalla neve ma basta mantenersi a dx del percorso fino a quando non incominciano i primi abeti.Dai primi abeti lo scenario si e' trasformato in fiaba e praticamente fino al Portafranca e' stata delizia e stupore.

 INTRECCI TRA FAGGETA E ABETAIA
 LA MITICA GISE STILE VACANZE ROMANE
 LO STILE DA SNOWBORDISTA LO HA MANTENUTO
 RAGNATELE DI NEVE
 FABIOLA E GISE VERSO IL CRINALE

Passata l'abetaia troviamo i segnavia del sentiero 5 e saliamo verso il crinale dal quale si gode uno scenario superbo.Dal Rifugio si scende con il sentiero 35 lungo una faggeta con i segnavia sempre evidenti fino al Pian Silvano dove troviamo lo stradello che sale da Case Corrieri.
Noi ne abbiamo percorso un breve tratto per poi riprendere il sentiero 25 ritornando sulle nostre tracce ben battute e in breve siamo ritornate alla Fonte dello Spirito e da qui dopo circa 40 minuti a Case Corrieri.
Nel rientrare consiglio una sosta al Molino di Berto...vi aspettano dolci e coccole...

 SENTIERO 5 VERSO IL MONTE GENNAIO
SI COMMENTA DA SOLA 

 RIFUGIO PORTAFRANCA QUOTA 1575 MT
 CUOR CONTENTO


NON SOLO LA SCIARPA FEDELE MA ANCHE IL PIUMINO

Anello Tre Cime di Monteferrato

SENTIERO 412 MONTE FERRATO SI SALE E LA GISI 2.0 BRONTOLA IL GIUSTO SUL SENTIERO 412 LE ROCCE DEL SENTIERO GISI 2.0 LE OLIVETE DI FIGLINE PR...