martedì 23 febbraio 2016

ANELLO PIZZO ALPESTRE-MONTE POGGIONE-PIAN DI NOVELLO

Anche un inverno anomalo presenta i suoi lati positivi dal momento che l'assoluta mancanza di neve ci permette di effettuare ascese sui crinali senza ausilio di ramponi o ciaspole.Infatti anche questa escursione ci ha visto camminare sul crinale del Pizzo Alpestre verso i Monti dell'Uccelliera senza vedere un filo di neve,neve che avevamo trovato in minima quantita' lungo il sentiero che risale l'ex pista da sci Beatrice.
Come gia' descritto in precedenti post,la foresta demaniale di Pian di Novello e' un polmone di faggeta che arriva fino a quasi il crinale con fusti sempre piu' elevati che sembrano toccare il cielo.

Immagine sopra: Faggeta che costeggia l'ex pista da sci dove i segnavia locali indicano il cammino.
Immagine a fianco:il crinale del Libro Aperto e sullo sfondo un mesto Cimone spoglio del suo naturale abito invernale.
Ecco le compagne di avventura...Donna Gianna e più indietro Fabiola che rientra dopo un periodo di crisi...Nonostante le primavere,ogni tanto fa le tigne per i percorsi....
Dopo quasi 3 km,una doppia curva e il diradamento della faggeta e le prime rocce, ci annunciano che siamo ormai in vista del crinale.
La faggeta lascia il posto agli abeti e il manto nevoso e'leggermente più consistente:siamo al termine dell'ascesa.
Qui troviamo il sentiero 100 proveniente da Prato Bellincioni e diretto a Foce di Campolino.
Per una foto,Fabiola raccatta le ultime briciole di fiato rimaste dopo gli ozi e raggiunge la serafica Gianna...mi accorgero' poi che biecamente Fabiola offre la sua prestazione di fotografo per poi ricattare la vittima con almeno 10 scatti..l

Giunti sul crinale lo scenario cambia all'improvviso e le rocce prendono il posto dei faggi e la presenza di una rigogliosa abetaia nei pressi del Pizzo Alpestre conferisce all'ambiente un aspetto dolomitico.
Dal Pizzo verso la Foce di Campolino e' un cammino spettacolare sulla Garfagnana e Apuane sulla sx e di fronte,mentre a dx il crinale dell'Abetone dalla Selletta fino all'Alpe delle Tre Potenze e oltre il Rondinaio e il Giovo.
Noi invece siamo andati a sx verso appunto i Monti dell'Uccelliera con lo sguardo rivolto alla Garfagnana con le pareti dirupanti nella valle lucchese.


Da una tiepida arietta,il crinale si fa rispettare e un venticello perfido induce le donnine a coprire la loro cervella...
Per la cronaca,Fabiola compie delle azioni per solidarieta' essendo una sostenitrice del sociale...Quindi anche non avesse voluto mettere il cappello...
Siamo al termine della salita,lo stradello innevato ci porta verso il Pizzo Alpestre,lasciando sulla dx il bivio per il Monte Poggione.
Pizzo Alpestre e sullo sfondo il crinale della Doganaccia.
Purtroppo sulla sella del Pizzo Alpestre e' stato posto un discutibile monumento per ricordare un pilota di guerra...Notevole il panorama sulla Garfagnana con le pareti dirupanti del bastione del crinale di Campolino.

L'escursione non presenta alcuna difficolta',se non la pendenza del sentiero che sale verso il crinale che in alcuni tratti e' piuttosto accentuata;non vi sono tratti esposti e i segnavia sono sempre presenti.
 DESCRIZIONE TECNICA DEL PERCORSO
LUNGHEZZA=9,700 km
DISLIVELLO=600 MT
TEMPO DI PERCORRENZA=3 ore e 1,40 di soste.
SENTIERI PERCORSI=1-100-5
CONDIZIONI METEO=SERENO CON TEMPERATURE PRIMAVERILI
RIFORNIMENTO IDRICO=SOLAMENTE AL TERMINE DEL PERCORSO ALL'ORTO DI GIOVANNINO
 DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il sentiero parte dalla Piazza antistante l'edificio del Corpo Forestale dello Stato e ci incamminiamo per un breve tratto e subito troviamo il cartello della sentieristica locale N 1 riportante la meta Pizzo Alpestre-Monte Poggione con tempi che si rivelano essere superiori a quelli da noi impiegati.
Il sentiero segue l'ex tracciato della pista di sci e poco dopo devia sulla sx all'interno della faggeta ma ben presto rientra sulla pista che praticamente fino al crinale non abbondoniamo con pendenza accentuata e costante.
Superato un piccolo edificio in disuso,la faggeta si dirada e si intravedono le rocce sulla sx del Pizzo Alpestre:siamo ormai in vista del crinale.Dopo una doppia curva e aver costeggiato un'abetaia,arriviamo al cospetto del Pizzo Alpestre e un ultimo strappo ci porto al pianoro dove troviamo il sentiero 100 proveniente da Prato Bellincioni e diretto alla Foce di Campolino.

Un desolante panorama invernale sulla cresta Scaffaiolo-Libro Aperto.
Anche il versante della Garfagnana piange.
Il sentiero 100 segue le pendici del Pizzo ma non vi sono difficolta' nel proseguo del percorso.
Particolare del sentiero
Qui il sentiero esce dal bosco di abeti e si mantiene sul crinale versante Garfagnana.
Questo tratto di sentiero lo ho gia' descritto in un precedente post del 1 Luglio 2014,mentre quello proveniente da Prato Bellincioni in un altro datato 8 Giugno 2014.
Il sentiero 100 e' un lunghissimo sentiero che parte dal bivio della Lima e arriva alla Foce di Campolino con un dislivello di ben 1400 mt:noi lo abbiamo percorso in 2 volte ed e' veramente entusiasmante,non presenta alcuna difficolta' tecnica se non la lunghezza e il dislivello.
Pian di Novello rappresenta un ottima base di partenza dal momento che ci sono numerose possibilita' di anelli grazie alla sentieristica locale.
Tornando al nostro percorso,dopo la sosta obbligata ad ammirare lo stupendo panorama sulla Garfagnana sciupato solo da un pseudo monumento di cemento posto proprio sulla sella del Pizzo,riprendiamo il cammino verso Prato Bellincioni e quindi verso sx.
Sul sentiero 100 provenendo dal Pizzo:sentiero privo di difficoltà con una panoramicita' incredibile.
Km di sentiero sospeso tra le valli.
La protagonista...sara' lei ad annunciare ad aver trovato il bivio...
Cippo confinato del Granducato....siamo ormai in vista del bivio..

Panorama.
L'immagine sottostante mostra che la nostra ricerca del sentiero 5 e' terminata ....Fabiola si riposa


Di fronte a noi tutta la cresta che dal Libro Aperto va verso il Corno con l'inconfondibile cresta frastagliata della Tauffi;il cammino procede fra le roccette ma non presenta difficolta' per poi rientrare nell'abetaia dove i segnavia sono stati ribattuti.
Si attraversa un tratto dove si perdono i segnavia ma il cammino e' evidente e si mantiene sulla linea di crinale alternandosi tra tratti aperti e in bassa faggeta con lo sguardo rivolto sempre sulla Garfagnana mentre sulla nostra sx i fitti boschi della Riserva Demaniale di Pian di Novello.
Il cammino procede sempre seguendo i segnavia 100 e dopo circa 3 km arriviamo al bivio del Sentiero localae Nr 5 con indicazioni Orto di Giovannino:i tempi sono nettamente superiori al cammino effettivo.
Il sentiero con i segnavia b\verdi inizia la sua discesa all'interno della foresta e dopo circa 2km arriviamo alla Fontana dell'Orto Giovannino e proseguiamo sulla sx lungo lo stradello in falsopiano all'interno della maestosa faggeta attraversata dal corso del Sestaione e in breve torniamo al piazzale.
In caso di innevamento l'anello non presenta difficolta' e sul tratto di crinale usare sempre la massiam prudenza.
FRAZIONAMENTI TEMPI
PIAZZALE-PIZZO ALPESTRE=3,63 KM IN 1,23 H DISLIVELLO 6OO MT
PIZZO ALPESTRE-INNESTO SENTIERO 5=2,50OKM IN O,44 H
SENTIERO 5-ORTO DI GIOVANNINO=2,100 KM IN 0,36 MINUTI
ORTO DI GIOVANNINO-PIAZZALE=1,500 KM IN 0,17 MINUTI

Giochi di luce in faggeta.
Siamo sullo stradello nei pressi dell'Orto di Giovannino dove troviamo una fontana.Lo stradello ci porta in breve al piazzale.
Il Torrente Sestaione lungo lo stradello.
Stradello che porta al Rifugio Lagaccioli o al sentiero per salire al Prato Bellincioni,bellissimo balcone sul Balzo Nero,dove ci ricongiungiamo al sentiero 100.
Tale percorso l'ho precedentemente scritto in un post datato 8 Giugno 2014.




lunedì 15 febbraio 2016

Anello Monte Cantagrilli-Monti della Calvana

Dimostrato ancora una volta che non e' l'altezza di una montagna che fa il panorama ma quello che circonda la vetta:l'escursione di oggi pur non raggiungendo una vetta elevata ha avuto una panoramicita' a 360 gradi e sopratutto la scoperta di un altro angolo vicino a casa,la Valle del Rio Buti.
In un'altra occasione avevamo camminato lungo questo corso,ma non avevamo scoperto questo angolo formato da cascatelle e pozze di un acqua incredibilmente pulita.

Immagine sopra:il corso del Rio Buti,siamo sopra Canneto ormai le sue acque vanno verso il Bisenzio .
Immagine a fianco:Donna Gianna impegnata in un passaggio quasi tecnico
 Donna Gianna testimonial dell'innesto sentiero 40-Via Vecchia Valibona
Lasciamo il 40 e proseguiamo sulla dx sull'innesto del 28 
 Ed ecco i primi panorami:l'Appennino Tosco Emiliano.
L'immagine sotto invece il panorama da Casa Bastone

Rio Buti un corso che nasce a monte della Calvana e scende verso il Bisenzio in un corso di appena 5 km ma caratterizzato dalla formazione di grotte,forre e pozze:la grotta di Fonte Buia e' lungo il sentiero che si stacca dal 40 e va verso la Collina di San Leonardo.
Comunque il CAI di Prato ha segnato il sentiero 40A che da Ponte di Rio Buti risale il corso permettendo cosi' la scoperta di questo paradiso:a questo sentiero ben presto dedicheremo un trek pomeridiano con merenda alle Case di Valibona...
L'escursione e' lunga 16 km non presenta alcuna difficolta se non il dislivello:da 100 mt risaliamo fino alla Croce del Monte Cantagrilli alto 813 mt.


 Alessandro e dietro Donna Carla
 Casa Bastone che domina la Valle del Bisenzio.
 Foce a Cerri:quadrivio importante.
Noi lasciamo il 28 e ci incamminiamo sul 20
 Lungo il 20 che risale la Retaia,la cui croce e' nell'immagine sottostante


Il tratto che dalla Croce della Retaia risale il costone per poi percorrere il crinale della Calvana e' emozionantissimo:questa montagna,come dice il nome,e' priva di vegetazione se non qualche arbusto prostato dai venti che impetuosamente battono.Qui si scontrano i venti freddi del Nord e quelli provenienti dal Tirreno:questo crinale che si erge quasi all'improvviso dalla piana di Firenze-Prato dividendola in due.Nelle giornate piu limpide,come e' capitato a noi,si vedono le Apuane,il crinale dell'Appennino Tosco Emiliano da una parte e dall'altra la catena dell'Appennino del Falterona,il Pratomagno e l'Appennino Bolognese.
DESCRIZIONE PERCORSO
LUNGHEZZA=17,52 KM
DISLIVELLO=700 MT
TEMPI DI PERCORRENZA=4 ORE E 52 MINUTI,ESCLUSE LE SOSTE
SENTIERI PERCORSI=STRADELLO,42,SEGNAVIA ROSSO,40,RACCORDO SENTIERO 28,20,40,40 B,24,STRADELLO.
RIFORNIMENTO IDRICO=CASE BASTONE
CONDIZIONI METEO=SERENO CON UNA LIMPIDEZZA TIPICA DOPO UNA GIORNATA DI PIOGGE TORRENZIALI.
Sosta alla Croce della Retaia 
 Panorami sull'Appennino Romagnolo

Crinali innevati dell'Appennino Pratese-Monte Zucca 

Appennino Emiliano con la parete del Corno alle Scale e successivamente dopo la parete scoscesa dei Balzi dell'Ora,la salita alla Nuda del Corno 
 Le Apuane-Monte Altissimo

DESCRIZIONE DELL'ESCURSIONE.
Lasciare l'auto all'inizio di Gamberame,alla curva dove sulla dx c'e' uno stradello,mentre a sx la strada sale verso le case di San Leonardo.
Iniziamo a camminare lungo lo stradello che costeggia dall'alto la ciclabile che da Prato sale a Vaiano e poco dopo,circa 1 km arriviamo su uno spiazzo dove a sx troviamo il sentiero che sale a San Leonardo(scenderemo da qui),mentre noi scendiamo lungo il sentiero che si addentra in una cipresseta e arriviamo al Ponte di Rio Buti.
Qui troviamo le indicazioni del 40 A che risale il corso del fiume,le indicazioni per Canneto,mentre noi saliamo su una mulattiera con dei simboli rossi che seguono,come dice la Carla i pali della luce e dopo un percorso un po da capre ritroviamo i segnavia b/r e saliamo sulla sx seguendo la vecchia mulattiera.
Siamo sul sentiero 40 che ricalca la vecchia Via di Valibona e si affaccia sulla Collina di San Leonardo;lo percorriamo per un breve tratto fino a quando non troviamo un trivio.
Sul crinale della Calvana.3 km di una panoramicita' unica 
 Sentiero CAI
 Donna Carla non molla lo scettro...
 Arbusti prostrati dai venti che battono sul nudo crinale della Calvana
 Monte Cantagrilli-818 mt
Punto trigonmetrico.ovvero da qui e' possibile fare il punto della situazione 


Sulla sx il 40 b che percorreremo al ritorno,a diritto prosegue il 40 che sara' sempre sentiero del ritorno,mentre a dx la carrareccia .innesto per il 28 che risale le pendici della Calvana e dopo circa 1,500 km arriviamo a CASA BASTONE,che si affaccia sulla Valle del Bisenzio e sulla Collina di fronte del Curzio Malaparte.
Casa Bastone famosa,perche rappresenta l'ultimo ristoro dell'epica manifestazione Prato-Montepiano-Prato che in due giorni ripercorre le due valli separate dal Fiume Bisenzio unite geograficamnte dall'Alpe di Cavarzano.
Due giorni di cammino con quasi 2000 mt di dislivello e 90 km di sentieri:manifestazione entusiasmante a cui ho partecipato diverse volte.Organizzazione eccezionale seguita da una cerimonia in Comune dove dal primo all'ultimo arrivato si tributa onore...
Dopo il dovuto riposo seduti sui tavoli davanti ad un incredibile panorama,riprendiamo il cammino(fino a qui abbiamo percorso 5 km in 1,24 h con un dislivello di 370 mt).Poco dopo arriviamo al bivio del celeberrimo sentiero 20 che percorre tutta la cresta CALVANA-MONTE MAGGIORE-MONTECUCCOLI-VALICO DELLA CROCETTA,percorso del 2 giorno della manifestazione sopracitata.
Si inizia a salire come sospesi nel vuoto,i segnavia sono sempre ben evidenti e si zizzaga tra rocce e dopo circa 1 km si arriva alla Croce della Retaia(750 mt) con l'Appennino e Apuane che sembrano toccarsi.Dalla partenza a qui abbiamo percorso 6,68 km con 660 mt di dislivello in 1h e 54 minuti..
Invaso del Bilancino visto dalla Calvana 
 Panorami
 Scendendo dalla Calvana 

Crocicchio bivio per Valibona,Monte Maggiore o Monte Cignani 
 Sentiero 40

Ripreso il cammino,dalla croce scolliniamo e giungiamo in questo immenso pianoro che si sviluppa per lungo come volesse congiungersi alle cime di fronte.La Croce del Cantagrilli e' vicina e lontana in un gioco di dune e nascondigli;arbusti prostati dai venti ingentiliscono un paesaggio brullo:gli occhi si perdono,dove si girano un orizzonte diverso,la macchina fotografica stenta a non cliccare.Logicamente in caso di nebbia non conviene percorrere questo tratto;tra la Retaia e qui ci sono appena 60 mt di dislivello..merita percorrerlo ammirando e rimirando.
Dalla Retaia alla Croce del Cantagrilli abbiamo percorso altri 3km in in 53 minuti,complessivamente dalla partenza a qui i km sulle gambe sono 9,60 km percorsi in 2h e 47 minuti con un dislivello complessivo di 700mt.
Alla croce del Cantagrilli,cosi chiamato per il concerto che si ascolta durante i mesi primaverili  dei grilli,termina l'ascesa ma quello che si ammira ripaga dello sforzo:nemmeno una carta geografica o un mappamondo potrebbe mostrare quello  che si rimira dalla Croce.
Dopo la pausa iniziamo a scendere seguendo sempre i segnavia 20 che vanno a costeggiare una pineta e avendo difronte a noi il crinale del Monte Maggiore;discesa priva di difficolta' e nemmeno troppo in pendenza.
Al termine della discesa siamo al Crocicchio:abbiamo percorso dalla Croce altri 2km in poco piu di mezzora,compkessivamente siamo a 11,72 km in 3 ore e 28 minuti.
Il Crocicchio rappresenta uno snodo di sentieri notevole:proseguendo sul 20 si va a MonteMaggiore,sul 42 verso il Monte Cignani,oppure per Valbona e da qui alle Croci di Calenzano.Noi seguiamo invece i segnavia 40 diretto a Canneto che ricalca come detto prima l'antica Via di Valibona.
E' un sentiero molto bello che oltre a svolgersi su tratti di mulattiera ben conservata,costeggia il Rio Buti che nasce qui vicino e nel suo breve tratto disegna angoli meravigliosi,come testimoniano le immagini.
Arriviamo dopo 3 km al bivio del 40b:abbiamo percorso complessivamente 14,73km in 4 ore e 10 minuti.
Poco dopo troviamo sulla sx il bivio del sentiero 40A per il Rio Buti,ma noi proseguiamo e arriviamo in una specie di atollo pratese....le cascate e le forre del Rio Buti...le immagini parleranno da sole...
Attraversato il corso ci immettiamo sul 24 e arriviamo alle case di San Leonardo,seguiamo l'asfalto e giriamo quasi subito a sx iniziando a scendere:il sentiero prende un viottolino sulla sx tra gli olivi e dopo un tratto di mulattiera arriviamo allo slargo dell'andata e ovvamente giriamo a dx e dopo un km siamo alle macchine.
Al termine del giro abbiamo percorso 17,52 km in 4 ore e 52 minuti...che dire...GIRO SPETTACOLARE
 Corso del Rio Buti
 Bivio per Colline di San Leonardo
 Bivio 40b

 Rio Buti
Attraversamento 
 Le cristalline acque del Rio Buti

Cascatelle del Rio Buti

Anello Tre Cime di Monteferrato

SENTIERO 412 MONTE FERRATO SI SALE E LA GISI 2.0 BRONTOLA IL GIUSTO SUL SENTIERO 412 LE ROCCE DEL SENTIERO GISI 2.0 LE OLIVETE DI FIGLINE PR...