L'escursione e' una classica della stagione invernale ma non sempre effettuabile a causa dello scarso innevamento negli ultimi anni:quest'anno quasi a voler festa ai neociaspolatori/trici addirittura il paesaggio da poco prima del Rifugio al crinale ricordava la Lapponia.L'apertura poi del Rifugio e la squisita gentilezza dei volontari CAI PT che rendono possibile l'apertura ha fatto si' che ancora una volta il gruppo concludesse le sue fatiche felicemente coi piedi sotto la tavola ma sopratutto affogasse i propri lamenti su quei calici sempre ricolmi di vino.
ALLA PARTENZA
SEMOLA CANE DA FIUTO
MARCO INSEGUITO DA GIANNA
GRUPPO VALDINIEVOLE
LASCIAMO LA PISTA ED ENTRIAMO NELLA FAGGETA...GIULIANA FA APRIPISTA
VOLTI CONOSCIUTI TORNANO SULLA NEVE
ALLA PARTENZA
MARCO INSEGUITO DA GIANNA
GRUPPO VALDINIEVOLE
LASCIAMO LA PISTA ED ENTRIAMO NELLA FAGGETA...GIULIANA FA APRIPISTA
VOLTI CONOSCIUTI TORNANO SULLA NEVE
Lamenti...parola che ricorre spesso tra il gruppo ma che alla fine grazie al lavaggio delle meningi con il nettare caro agli dei,venga obliata....Escursione priva di difficolta' con un dislivello contenuto e con i bivi sempre ben segnalati e i sentieri percorribili anche con la neve:per l'apertura del Rifugio rivolgersi al CAI PT .
DETTAGLI TECNICI
LUNGHEZZA=10,33 KM
DISLIVELLO=639 MT
TEMPO DI PERCORRENZA=5 ORE E 21 MINUTI COMPRENSIVI DI SOSTE
SENTIERI PERCORSI=EX PISTA DA SCI,3,35,00,3,STRADELLO FORESTALE AL PASSO DEL ROMBICIAIO SULLA DX IN DISCESA
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Lasciata l'auto a Casetta Pulledrari raggiungibile da Maresca-PT,saliamo a fianco del Rifugio chiuso lungo la vecchia pista da sci e in forte ascesa arriviamo alla confluenza del sentiero proveniente da Pontepetri e proseguiamo il cammino all'interno di una maestosa e alquanto suggestiva faggeta giungendo dopo circa 3 km al Passo del Rombiciaio,importante trivio nell'Appennino.Infatti qui convergono i sentieri provenienti dalla Valle dell'Orsigna,dal Montanaro e dalla Maceglia.Il sentiero proveniente dall'Orsigna-Lavacchini,CAI 52,permette di effettuare nelle stagioni lunghe un bellissimo anello del Monte Gennaio percorrendo al ritorno la Viottola cara a Terzani.Consiglio a chi nel caso volesse effettuare l'anello,tenersi un po' di tempo e fermarsi al Molino di Orsigna,delizioso locale di ristorazione.
Tornando alla nostra escursione dal Rombiciaio seguiamo il sentiero 3 diretto al Montanaro che segue in salita la larga pista che si restringe su una dorsale di faggeta e poco dopo troviamo il bivio del sentiero 35 diretto al Portafranca.
GLI UOMINI DEL GIORNO...MARCO E IL TUCCI
SINCERAMENTE NON SI CAPISCE IL MOTIVO PER IL QUALE LA LUCIA SI METTA IN AUTOPUNIZIONE...E' PROPRIO BRAVA SULLE CIASPOLE...POI CON QUELLA TUTINA...E PURE LA FLAVIA SEMBRA...
BIVIO PER IL PORTAFRANCA
LE ESPRESSIONE DELLA GISELLA MI FA SORGERE QUALCHE DUBBIO SUL PIACERE DI CIASPOLARE...
PER FORTUNA CHE LA GIANNA SORRIDE...NOTARE I DIVERSI E ALQUANTO FOLCRORISTICI CAPPELLI DELLE CIASPOLATRICI...
UNO DEI 5 FOSSI CHE SI SUPERANO LUNGO IL SENTIERO 35
VERSO IL PIAN SELVANO...LA GISELLA MANTIENE LA TESTA DEL GRUPPO
L'UOMO DEI SALVATAGGI ESTREMI CONTROLLA LA SITUAZIONE...QUASI E' TRISTE DELLA SITUAZIONE DI CALMA ASSOLUTA
DA PIAN SELVANO INIZIA L'ULTIMO TRATTO IN SALITA IN DISCRETA PENDENZA MA AFFASCINANTE PER I PAESAGGI INNEVATI
GISELLA SEMPRE IN TESTA...
ECCO IL RESTO DEL GRUPPO
SORRISO PERFETTO
FLAVIA
CU CU CU...AMANDA
ABETAIA DA LAPPONIA
Un breve tratto in piano e poi si inizia a scendere lungo una suggestiva faggeta e su sentiero ben segnato e privo di difficolta' attraversando diversi fossetti su antiche briglie in sasso per giungere a Pian Selvano dove passiamo accanto al Rifugio della Forestale e lasciata sulla dx la gipponabile iniziamo l'ultimo tratto di ascesa per il Rifugio:la pendenza e' accentuata ma il viottolo e' ben segnato e la progressione con la ciaspola e' meno faticosa.
Ma la fatica viene ampiamente ripagata dallo scenario che si presenta:abeti dai rami piegati dalla neve che creano delle gallerie,il fusto del faggio levigato dalla brina e una neve quasi immacolata che induce ad uscire dal sentiero.Dopo circa 20 minuti da Pian Silvano si arriva al Rifugio dove convergono altri sentieri provenienti da Orsigna.
Da Casetta al Rifugio abbiamo percorso 6 km in 3 ore comprensive di soste con un dislivello di 460 mt in salita.
RIFUGIO PORTAFRANCA
A TAVOLA..NOTARE LA BOTTIGLIA PULITA...ERA PIENA ..
ECCO GLI EFFETTI...NOTARE GLI OCCHI
NON HO PAROLE
VERSO IL PASSO DELLA NEVAIA
PASSAGGIO LAPPONE
I GIGANTI DELLA MONTAGNA E LA BIMBA GISELLA
FABIOLA
E VIA AI GIOCHI
...LA BIMBA AMANDA E' PRONTA A SCAGLIARE LA PALLA..
COLPITA MA RIMANE FELICE
SOTTO I COSTONI DEL CRINALE
PAESAGGIO SUGGESTIVO
ROCCE PIETRIFICATE
SOSTA
SIAMO ORMAI ALLA NEVAIA
NIVOMETRO
CONTROLLO CIASPOLE:TERMINE DELLA SALITA E DI CONSEGUENZA SI PUO' TOGLIERE L'ALZATACCO CHE FACILITA LA SALITA
IN SCIOLTEZZA VERSO IL POGGIO DELLE IGNUDE.
IMMAGINE SOTTO:CONTROLLO DEL GREGGE
Dal Rifugio,dopo essere stati satollati dai gestori con prelibatezze varie,abbiamo ripreso il cammino in salita verso il Poggio delle Ignude-crinale del Monte Gennaio.Decisione che ad onor di cronaca,come sempre e' stata bocciata sul nascere ma grazie alla valida collaborazione dei 2 maschi della giornata,non ha avuto seguito e cosi' il solito gruppetto delle doloranti salitose si sono dovute arrendere..
Ma il paesaggio e l'atmosfera ha reso talmente felici che hanno pure avuto la forza di baloccarsi con le palle di neve...Dal Portafranca ignorato il sentiero 5 che scende ad Orsigna e quello per la Fonte dell'Uccelliera,proseguiamo sul 35 tagliando in leggera salita lo scosceso ma panoramico versante sul Pistoiese fino a costeggiare il limite di un abetaia e le pareti del fianco dell'Uccelliera
Entriamo brevemente in faggeta e si giunge al Passo della Nevaia(1617 mt) sull'alto crinale tra Emilia e Toscana.Le parole come sempre non sono in grado di descrivere e quindi lascio il compito alle immagini.
Al passo noi andiamo a sx mentre a dx si prosegue sul Gennaio,percorso da me gia' descritto in altro post:il sentiero riprende a salire all'interno di una faggeta prostata e poi per prati giungendo infine al Poggio delle Ignude,1732 mt,dal quale si godrebbe un panorama superbo sull'Appennino-Abetone e sulle Apuane.
SUL CRINALE
DAL POGGIO DELLE IGNUDE:VERSO ABETONE E APUANE
LE REDUCI DEL PORTAFRANCA
E LE NEBBIE SI DISSOLVONO SUL CRINALE
Qui termina la salita e da Casetta al Poggio abbiamo percorso 7,500 km in 3 ore e 42 minuti con le soste incluse e un dislivello pari a 670 mt.
Iniziamo a scendere e in breve si giunge al Poggio dei Malandrini snodo di sentieri:il 20 diretto al Cancellino sulla dx,lo 00 verso il Passo della Maceglia e il 3 sulla sx diretto al Montanaro e Casetta Pulledrari.
Dal Poggio lasciamo le vaste praterie ed entriamo in faggeta e in breve siamo al Montanaro e continuiamo a scendere sempre per suggestiva faggeta e dopo circa 20 minuti arriviamo nuovamente al Rombiciaio e invece di proseguire a diritto,andiamo a dx in discesa lungo lo stradello per ricongiungerci a quello proveniente dalla Maceglia e in breve giungiamo a Casetta Pulledrari dove e' iniziata e termina l'escursione...alla prossima.
OTTIMO PASSO NONOSTANTE QUALCHE BOTTIGLIA...PROVA ETILOMETRO SUPERATA
PARLATE PARLATE MA IL CIGNALAIO DECIDE...SI TORNA A CASA
SUL FAR DELLA SERA
IN SLALOM TRA I FAGGI
ACCOMPAGNATORE CAI STEFANO CHIUDE LA FILA
Tornando alla nostra escursione dal Rombiciaio seguiamo il sentiero 3 diretto al Montanaro che segue in salita la larga pista che si restringe su una dorsale di faggeta e poco dopo troviamo il bivio del sentiero 35 diretto al Portafranca.
SINCERAMENTE NON SI CAPISCE IL MOTIVO PER IL QUALE LA LUCIA SI METTA IN AUTOPUNIZIONE...E' PROPRIO BRAVA SULLE CIASPOLE...POI CON QUELLA TUTINA...E PURE LA FLAVIA SEMBRA...
LE ESPRESSIONE DELLA GISELLA MI FA SORGERE QUALCHE DUBBIO SUL PIACERE DI CIASPOLARE...
PER FORTUNA CHE LA GIANNA SORRIDE...NOTARE I DIVERSI E ALQUANTO FOLCRORISTICI CAPPELLI DELLE CIASPOLATRICI...
UNO DEI 5 FOSSI CHE SI SUPERANO LUNGO IL SENTIERO 35
VERSO IL PIAN SELVANO...LA GISELLA MANTIENE LA TESTA DEL GRUPPO
L'UOMO DEI SALVATAGGI ESTREMI CONTROLLA LA SITUAZIONE...QUASI E' TRISTE DELLA SITUAZIONE DI CALMA ASSOLUTA
DA PIAN SELVANO INIZIA L'ULTIMO TRATTO IN SALITA IN DISCRETA PENDENZA MA AFFASCINANTE PER I PAESAGGI INNEVATI
GISELLA SEMPRE IN TESTA...
SORRISO PERFETTO
FLAVIA
CU CU CU...AMANDA
ABETAIA DA LAPPONIA
Un breve tratto in piano e poi si inizia a scendere lungo una suggestiva faggeta e su sentiero ben segnato e privo di difficolta' attraversando diversi fossetti su antiche briglie in sasso per giungere a Pian Selvano dove passiamo accanto al Rifugio della Forestale e lasciata sulla dx la gipponabile iniziamo l'ultimo tratto di ascesa per il Rifugio:la pendenza e' accentuata ma il viottolo e' ben segnato e la progressione con la ciaspola e' meno faticosa.
Ma la fatica viene ampiamente ripagata dallo scenario che si presenta:abeti dai rami piegati dalla neve che creano delle gallerie,il fusto del faggio levigato dalla brina e una neve quasi immacolata che induce ad uscire dal sentiero.Dopo circa 20 minuti da Pian Silvano si arriva al Rifugio dove convergono altri sentieri provenienti da Orsigna.
Da Casetta al Rifugio abbiamo percorso 6 km in 3 ore comprensive di soste con un dislivello di 460 mt in salita.
A TAVOLA..NOTARE LA BOTTIGLIA PULITA...ERA PIENA ..
ECCO GLI EFFETTI...NOTARE GLI OCCHI
NON HO PAROLE
VERSO IL PASSO DELLA NEVAIA
PASSAGGIO LAPPONE
I GIGANTI DELLA MONTAGNA E LA BIMBA GISELLA
FABIOLA
E VIA AI GIOCHI
...LA BIMBA AMANDA E' PRONTA A SCAGLIARE LA PALLA..
COLPITA MA RIMANE FELICE
SOTTO I COSTONI DEL CRINALE
ROCCE PIETRIFICATE
SOSTA
SIAMO ORMAI ALLA NEVAIA
NIVOMETRO
CONTROLLO CIASPOLE:TERMINE DELLA SALITA E DI CONSEGUENZA SI PUO' TOGLIERE L'ALZATACCO CHE FACILITA LA SALITA
IN SCIOLTEZZA VERSO IL POGGIO DELLE IGNUDE.
IMMAGINE SOTTO:CONTROLLO DEL GREGGE
Dal Rifugio,dopo essere stati satollati dai gestori con prelibatezze varie,abbiamo ripreso il cammino in salita verso il Poggio delle Ignude-crinale del Monte Gennaio.Decisione che ad onor di cronaca,come sempre e' stata bocciata sul nascere ma grazie alla valida collaborazione dei 2 maschi della giornata,non ha avuto seguito e cosi' il solito gruppetto delle doloranti salitose si sono dovute arrendere..
Ma il paesaggio e l'atmosfera ha reso talmente felici che hanno pure avuto la forza di baloccarsi con le palle di neve...Dal Portafranca ignorato il sentiero 5 che scende ad Orsigna e quello per la Fonte dell'Uccelliera,proseguiamo sul 35 tagliando in leggera salita lo scosceso ma panoramico versante sul Pistoiese fino a costeggiare il limite di un abetaia e le pareti del fianco dell'Uccelliera
Entriamo brevemente in faggeta e si giunge al Passo della Nevaia(1617 mt) sull'alto crinale tra Emilia e Toscana.Le parole come sempre non sono in grado di descrivere e quindi lascio il compito alle immagini.
Al passo noi andiamo a sx mentre a dx si prosegue sul Gennaio,percorso da me gia' descritto in altro post:il sentiero riprende a salire all'interno di una faggeta prostata e poi per prati giungendo infine al Poggio delle Ignude,1732 mt,dal quale si godrebbe un panorama superbo sull'Appennino-Abetone e sulle Apuane.
SUL CRINALE
DAL POGGIO DELLE IGNUDE:VERSO ABETONE E APUANE
LE REDUCI DEL PORTAFRANCA
E LE NEBBIE SI DISSOLVONO SUL CRINALE
Qui termina la salita e da Casetta al Poggio abbiamo percorso 7,500 km in 3 ore e 42 minuti con le soste incluse e un dislivello pari a 670 mt.
Iniziamo a scendere e in breve si giunge al Poggio dei Malandrini snodo di sentieri:il 20 diretto al Cancellino sulla dx,lo 00 verso il Passo della Maceglia e il 3 sulla sx diretto al Montanaro e Casetta Pulledrari.
Dal Poggio lasciamo le vaste praterie ed entriamo in faggeta e in breve siamo al Montanaro e continuiamo a scendere sempre per suggestiva faggeta e dopo circa 20 minuti arriviamo nuovamente al Rombiciaio e invece di proseguire a diritto,andiamo a dx in discesa lungo lo stradello per ricongiungerci a quello proveniente dalla Maceglia e in breve giungiamo a Casetta Pulledrari dove e' iniziata e termina l'escursione...alla prossima.
OTTIMO PASSO NONOSTANTE QUALCHE BOTTIGLIA...PROVA ETILOMETRO SUPERATA
PARLATE PARLATE MA IL CIGNALAIO DECIDE...SI TORNA A CASA
SUL FAR DELLA SERA
IN SLALOM TRA I FAGGI
ACCOMPAGNATORE CAI STEFANO CHIUDE LA FILA