LA MARATONETA SIMO |
PONTE TRABALLANTE E SCIVOLOSO |
CHE ATLETA!!!! |
L'HANNO VISTA RITIRARE UN PANCALE DI OLIO CUORE!!!!!! |
PICCOLO DI SALAMANDRA |
ORE 12.30...E' L'ORA DELLA MARISA....... |
FUNGO DEL LEGNO GIOVANILE |
MUFFA DELL'ALBERO |
MA LA GIANNA SUONA SEMPRE..... |
ECCO LA NOSTRA GUIDA CUBA |
"MARISAAAAA!!!!!VABBE' CHE E' BELLO,MA SOLO QUESTO MI HAI FATTO VEDERE......NON TI PORTO IN GITA,LA PROSSIMA VOLTA...... |
SU GENTILE CONCESSIONE DELLA BELLA FUNGAIOLA |
ALZANDO GLI OCCHI..... |
......ECCO CHE SUCCEDE...... |
ABBASSANDO GLI OCCHI,INVECE.....ECCO LA SALAMANDRA |
PONTE DI TAGLIANICO |
NON VOGLIO DIRE...MA CHI E' POI CHE HA SEMPRE LA BOCCA IN MOVIMENTO??????? |
casolare ristrutturato |
Infatti sulla sx,troviamo il bivio del sentiero che labbandona lo stradello che prosegue in discesa,e scende attraverso una mulattiera(attenzione in caso di pioggie recenti per la scivolosita')con tornanti,al Ponte di Taglianico.
Lungo la mulattiera,se si presta attenzione a dove si mettono i piedi,e' facile ammirare lo spettacolo delle salamandre e invece alzando gli occhi,possiamo ammirare dei bellissimi agrifogli.
Tutto il sentiero e' incastonato tra roccie avvolte da tappeti di muschio:questo spettacolo lo abbiamo solo visto in Casentino,zona LA VERNA.
Dalla partenza al ponte sono trascorse quasi 2 ore(comprensive di soste) con una distanza di 5,400 km e un dislivello in salita insignificante.
La sosta al ponte e' doverosa,qui ci sono cartelli che indicano la zona delle sorgenti:da qui fino al cascinale del Vespaio ci saranno solo segni biancorossi senza pero' numerazione e come gia' detto non sempre ben segnalato.
Il cammino prosegue lungo il corso del fiume in un'ambiente veramente suggestivo e di raro pregio ambientale,considerando che siamo a pochi passi dalla citta':lungo il sentiero ci sono diversi ponticelli un pochino traballanti e scivolosi.....(vero Gianna?????).
dopo 20 minuti siamo arrivati alla confluenza delle fosso della Trogola con quello delle Barbe:qui si originerebbe il fiume Bisenzio.Su cartelli di legno sono indicati i sentieri per il Rifugio delle Barbe(dx) e per il Vespaio a sx.
Il nostro giro prevedeva la salita al Vespaio,dal momento che avremmo dovuto manducare al rifugio per festeggiare la Giannina....ma ahime le informazioni sulla struttura aperta nei fine settimana,era errata....Comunque il sentiero e' molto piacevole in maestosi castagneti e qui pero' la segnaletica e' assai scarsa e quando giungiamo in un metato,non dobbiamo attraversare il ponticello ma andare verso dx lungo un sentiero in salita dove ritroviamo i segni che ad un succesivo bivio sono su un'albero con una freccia rossa che indica il cambio di direzione a dx.
Ora il sentero diviene in discreta pendenza e quando pianeggia.troviamo la confluenza dell'altro sentiero proveniente dal Faggione/Barbe.
Il castagno ora lascia il posto al maestoso faggio e lungo il sentiero il GPS FUNGAIOLO della Gianna riprende a funzionare...ma segnala solo la presenza di enormi Mazze di Tamburo,fino a quando in un tratto di folta faggeta....ecco solo per Gianna un ennesimo fungo bello che si mostra solo a lei,pero'!!!!!!!
Infatti,sia io che Simo non abbiamo visto nulla...secondo me se la intendono tra "BELLI".......
Ma mano che ci avviciamo al rifugio,la pendenza diminuisce e dopo un tratto a mezzacosta si perviene al Rifugio posto in una posizione assai panoramica con una maestosa faggeta alle spalle.Sono trascorse quasi 3,30 ore dalla partenza e il dislivello ora e' di 500 mtr in salita e 9,800 km di cammino.
Dopo aver appagato finalmente lo stomaco,si riprende il cammino su stradello che ci accompagnera' per un'ora e,fino al Passo degli ACANDOLI sara' nuovamente in ascesa,seppur moderata;da qui fino al termine del percorso la segnaletica e' ottima.
Giunte in cima al passo,dove confluiscono tanti percorsi,si va sx percorrendo un tratto in piano,fino al Passo delle Cavallaie dove giungono numerosi sentieri,tra cui il 10.
Questo sentiero e' famoso perche' ogni anno viene percorso da numerosissimi atleti che partecipano alla Memmorabile Prato-Monepiano-Prato,lungo i sentieri CAI PRATO e questo e' parte del tratto dell'andata.
Noi ci incamminiamo in discesa lungo questo sentiero e di fronte a noi appare la piana di Pistoia e Prato con la dorsale del Monte Iavello.
Dopo circa 30 minuti perveniamo al bivio del sentiero 16 e da stradello,si percorre ora un sentiero in faggeta,caratterizzato dalla presenza dei tabernacoli che fino alla confluenza del 16/b,ne conteremo 4.
In questo tratto ilGPS della Gianna ha ripreso a funzionare a pieno regime e con la solita scena:noi non vediamo nulla,e lei come un falchetto......
C'e' pero da dire che Simo almeno si e' accorta della presenza dei finferli,pinaroli e delle manine...io della terribile AMANITE MUSCARIA....(ammetto che mi sono rivolta anch'io alla mia Marisa,promettendole che,nel caso avessi trovato un fungo bello,sarei corsa a portarlo dove riposa,ma .....)
Da qui alla macchina,il tratto e' tutto in discesa e dal faggio si passa di nuovo al castagno e da Poggio Bastogio il percorso e' lo stesso dell'andata.
DATI TECNICI=
LUNGHEZZA PERCORSO=KM 17
DISLIVELLO SALITA=700 MT
DISLIVELLO DISCESA=
TEMPO EFFETTIVO DI PERCORRENZA=5,40 ORE
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