domenica 30 dicembre 2012

ANELLO DI SAN AGATA DI MONTALTO-MONTE TIRAVENTO

Dopo l'escursione di Santo Stefano sulle colline di Scandicci che ci ha viste essere rincorse anche da un mare di fango che rumoreggiava inquieto nei sommersi campi di olivi,con l'escursione sul Monte Tiravento,abbiamo dedotto che il numero 3 e' perfetto come suol dire la tradizione.
Infatti pur cambiando l'addendo,avendo lasciato in panchina l'HOMO HOMINIS,abbiamo goduto di una giornata meravigliosa esaltata da un panorama mozzafiato che solo la Romagna puo' offrire...
GIANNA IN AZIONE
L'addendo nuovo e' la mitica Maria che non si capacitava pero' di come fosse stato possibile di incontrare una giornata del genere quando il giorno prima il tempo fosse stato inclemente...l'addenda Maria non sa che noi abbiamo due assi nella manica che intercedono per noi...tale intercessione e' dovuta al fatto che sanno che poi,in caso di tempo brutto,rimarrebbero a casa per tanto tempo.
Come sempre la Romagna sorprende per questi angoli di paradiso che la societa caotica di oggi non immagina che possano esistere:l'escursione parte da SAN AGATA DI MONTALTO che conta 30 anime,6 cani e diverse caprette ma esaltata dalla presenza della trattoria IL CERVO i cui proprietari sono romagnoli DOP per la loro incredibile ospitalita'.
Infatti pur essendo rientrate alle 15.30 abbiamo trovato la tavola apparecchiata e abbiamo degustato dei tortelli e del formaggio che ci hanno resuscitato..ops dimenticavo di includere il vino servito nei fiaschetti di un tempo e con una tavoletta recante la scritta"e chi beve il vino evita i malanni e campa 100 anni"....ohimenaaaa quanti altri trekking dovro' organizzare.....
TRAMONTO DALLA COLLA DEI TRE FAGGI
UNO DI.....

NEL METTERE I PIEDI SOTTO LA TAVOLA LA MARIA AVEVA ASSERITO DI NON TENERE APPETITO....E PER FORTUNA NON LO TENEVA...
Comunque debbo ammettere che nonostante l'abbuffata,il viaggio di ritorno caratterizzato nei primi km da un percorso da montagne russe,si e' svolto tranquillamente e sulla Colla dei Tre Faggi abbiamo assistito a un tramonto da pervadere l'animo con un sentimento di profonda gratitudine di godere di cio'.
Infatti come dice la saggia Maria(non chiedetele mai pero' che Maria sia altrimenti...)non tutti apprezzano queste cose anzi qualcuno pensa che siamo un po grulle a sottoporci a queste fatiche...(be,ogni tanto qualche dubbio mi viene,anche perche' oltre alla fatica,mi tocca sopportare i lamenti e gli insulti dei partecipanti...prima o poi faro' una strage....)
SAN AGATA DI MONTALTO
CRINALI DAL MONTE TIRAVENTO

NEMMENO BOTTICELLI POTEVA CREARE UN QUADRO SIMILE SE AVESSE AVUTO A DISPOSIZIONE QUESTE GRAZIE

CRINALE DI ARENARIA
Tutto il percorso e' altamente panoramico sviluppandosi su crinali di arenaria in parallelo con superbi vedute sul crinale di Poggio agli Scali e sul Sacro Monte Penna di La Verna,notevole la visione dal Monte Tiravento.
L'itinerario automobilistico per giungere in localita' e' molto piacevole anche se tutte curve ma dalla Colla dei Tre Faggi non c'e' nemmeno traffico e dal bivio di Premilcuore per giungere a San Agata,e' altamente panoramico e divertente anche se la Gianna sostiene che ormai puo' benissimo aprtecipare ai rally estremi avendo subito angherie stradali da parte mia.....mah quanta pazienza mi ci vuole....

FOLATE DI VENTO
Pero' devo ammettere che se non avessi avuto le mie donnine,forse con questa gita si interrompeva la mia attivita' escursionistica:infatti sulla via del ritorno a causa di una frana e di un terreno molto scivoloso,non avessi avuto le ANGELE CUSTODI...ciao ciao.....
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA PERCORSO=KM 12
DISLIVELLO=700 MT
TEMPO DI PERCORRENZA(ESCLUSO SOSTE)=3 ore e 40 minuti
SENTIERI=331,313,325
Lascita l'auto nei pressi della chiesetta,si prosegue in discesa lungo l'asfalto fino a quando si trovano le indicazioni per il Monte Tiravento:i tempi riportati sulla tabella sono notevolmente eccessivi in quanto danno 3 ore,ma sinceramente ne bastano massimo 2.
Si va a dx lungo una carrareccia e dopo aver attraversato un corso d'acqua,si trova un gradevole rifugio Ca de Rossi e dopo un tratto in forte ascesa si giunge al Castellare da dove inizia la parte panoramica del sentiero che praticamente terminera' al termine del percorso.

FINESTRA SULL'IMMENSO

TORRE DI MONTALTO

GRANDE MARIA.....
Dal Castellare si cammina lungo la cresta di arenaria di un'antica strada medievale che giungeva alla Torre di Montalto che domina ancora la valle di Fantella.Da qui sempre per crinale che divide la valle del Bidente da quella del Rabbi:la pendenza non presenta mai strappi eccessivi,anzi ogni tanto si alternano tratti in piani caratterizzati da isolati alberi battuti da impietosi venti.
Poco prima di giungere in vetta,il sentiero lascia il crinale e si addentra in un bosco di faggeta che sale rapidamente per giungere sul Monte Tiravento che accoglie da dx i sentieri provenienti da Premilcuore,mentre a sx scendendo con attenzione sulla ripida parete di arenaria,si giunge al Rifugio La Fratta. 
Dopo una modesta pausa pranzo,abbiamo proseguito il cammino sull'esile filo di cresta pe trovare subito sulla dx il bivio che entra nella faggeta prima e nella abetina poi in una piacevole discesa fino ad un pianoro dove troviamo un bivio:a sx si rientra a Premilcuore passando dal Monte Arsiccio,mentre il nostro 325 va a dx.
G.E.R(GRANDE ESCURSIONISTA ROMAGNOLA)

ATTESA

VERSO IL TIRAVENTO

CRINALE
Qui fatti poche centinaia di mt dopo una curva a dx,bisogna prestare attenzione:giunti all'omino di pietra la traccia grande scende,mentre noi prendiamo quello che si mantiene in quota.
E poco dopo il sentiero causa frana si inerrompe,e bisogna inventarsi il tratto prestando notevole attenzione sopratutto in caso di terreno scivoloso:sono di grande aiuto i rami degli alberi piegati dalla frana.
Dopo questo tratto,il percorso torna ad essere piacevole e di crinale e in breve si giunge sul Monte Rotondo caratterizzato da una croce:panorami sulla valle di Premilcuore,Monte Gemelli e sul Valico del Monte Mandria dove giungono interssanti percorsi sia da Bocconi che da Castel dell'Alpe.
Si continua quindi in discesa lungo lo strato di crinale brullo ognitanto ingentilito da qualche alberello e frasca e dopo circa 1 ora e 15 minuti si arriva alla strada asfaltata proneniente da Premilcuore:siamo sul Passo del Brancatello.
Da qui discesa libera.ovvero su asfalto e per prati morbidi dopo o su sentiero...comunque San Agata e' li che ci aspetta con la tavola imbandita della TRATTORIA IL CERVO che non puo mancare come tassello finale di questa fantastica cavalcata sui crinali romagnoli
SOSTA...E POI SI LAMENTANO

VERSO IL MONTE ROTONDO

VALLE DI PREMILCUORE E CRINALE DEL MONTE GEMELLI E MANDRIA

TAVOLA ARRIVIAMOOOO

INCONTRI AL TERMINE

UN LUOGO MAGICO

TORTELLI DA URLO

TORTELLI BURRO E SALVIA

CHI BEVE VINO EVITA MALANNI E CAMPA CENT'ANNI

PROSIT


SOUVENIR
         ROMAGNA SEI GRANDE

Tutto il percorso puo essere effetuato in mtb anche se personalmente non sarei in grado di rimanere in sella nei tratti in discesa ma bravi downhill si

1 commento:

  1. Bravissime!!!Una cosa non ho capito..vi è piaciuto di più il giro, o i tortelli???

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