sabato 4 gennaio 2014

ANELLO VENA DEL GESSO BRISIGHELLA 29 DICEMBRE 2013

Ancora una volta e' dimostrato che il cervello delle donne e' molto piu' elastico di quello degli uomini e sopratutto le donnine si dimostrano incuranti delle avverse condizioni climatiche dal momento che trovano sempre qualcosa da scoprire e sono pronte a cimentarsi in qualsiasi impresa.
BUONGIORNO O BUONANOTTE????


IDEM SOPRA

DONNA CARLA E DONNA GIANNA SULLA VIA DEGLI ASINI

SEMPRE LORO

Infatti nessuno avrebbe osato sfidare Giove domenica mattina ma noi 4 donnine,Anna,Carla,Gianna,Maria, essendoci alzate prima che il gallo cantasse,abbiamo deciso di andare contro la realta' oggettiva di un diluvio universale.
E cosi' facendo,abbiamo deciso di annullare il giro prefissato e di scendere alla stazione successiva cioe Brisighella e vedere di dare un significato alla giornata..e cosi' e' stato e come poi.
Inanzitutto ci siamo rifocillate e dopo aver fatto le turiste ,camminando lungo la suggestiva Via degli Asini, visitando la Torre dell'Orologio,e la Rocca mentre ancora il paese dormiva,abbiamo preso la saggia decisione di trekkingare verso il Parco del Carne inerpicandoci lungo la dorsale di gesso della Cava di Monticino che sinceramente in caso di terreno scivoloso non conviene percorrere data l'impossibilita' a non scivolare.
Logicamente tale inconveniente puo' risolto facilmente camminando sullo stradello che si stacca dalla cava e che aggira il bastione andando a ricongiungersi poco prima del borgo di Rontana.
INTORNO ALLA TORRE DELLìOROLOGIO


LA TORRE CON IL SUO CARATTERISTICO OROLOGIO A 6 ORE

DOVREBBE ESSERE IL PANORAMA

MARIA E LA TORRE

SCORCIO DAL BASSO

Il percorso che conduce al Parco e' turistico e abbinato assieme alla visita alla Grotta Tanaccia(aperto dal 1 Aprile) e il ristoro al Centro Visite costituisce la base di una giornata all'insegna del piacere.
Per una volta,le mie amiche non hanno avuto da brontolare e cio' la dice lunga sulla qualita' del giro che non solo e' adatto a chi ama trekkingare ma anche a chi ama percorsi brevi,a chi adora mettere i piedi sotto la tavola,a chi vuole dare un significato culturale alla giornata....
Quando poi non c'e' l'incubo di guidare secondo me tutto assume un aspetto ancor piu' invitante..sapere che al termine della fatica dovrai solo farti cullare dal rumore delle rotaie non ha prezzo...
Certo non sempre i viaggi avvengono su vagoni vuoti e cosi' a questo giro,nonostante avessimo programmato la pennichella del post pranzo camminata,siamo state tenute sveglie grazie alle infinite conoscenze della Maria che, sul treno di Faenza ha trovato una cliente COOP che l'ha riconosciuta e per quasi 2 ore ha sempre chiacchierato non dando tregua all'occhio pio della Maria che ormai esausta ha tentato pure la carta dello Strudel alla Mela Passerina...
NEI PRESSI DELLA ROCCA


CARTELLONISTICA

SUL 511

SPIEGAZIONE DEL TIPO DI MINERALE

SUL FANGOSISSIMO SENTIERO NELLA TIPICA VEGETAZIONE MEDITERRANEA

In effetti lo strudel era alla Pera Volpina,frutto IGP tipico delle terre di Faenza,ma la Maria,oramai allo stremo della dura lotta con Morfeo,si e' impappinata e ha provocato l'ilarita dei compagni di viaggio che in parte erano intrattenuti dalla Giannina che riscuote sempre successi......
Ancora una volta una giornata trascorsa all'insegna del movimento che dimostra quanta sia di beneficio all'animo e ogni piccolo episodio che nella vita di tutti i giorni si puo' rivelare insignificante,durante il camminare e' fonte di risata e di piacevoli ricordi..
Anche il fatto che quando con noi cammina la Maria non riusciamo a farla franca con i biglietti e ci tocca farli,e in questa maniera Donna Gianna non possa incrementare la sua collezione di biglietti non obliterati,e' motivo di risata...(dolorosa).
SENTIERO 511


SORBO DEGLI UCCELLATORI

SULL'OLIVETA

CARLA ALLE PRESE CON IL CARDO MARIANO

Tornando al discorso iniziale,Brisighella merita una parte della giornata ad essere visitata:i suoi principali monumenti sorgono sulle tre cimedi gesso che dominano la vallata e quando il treino si avvicina,solo loro che ci fanno da comitato di accoglienza.
Quella stessa vena di gesso che percorsa ,riempie gli occhi ed esalta l'animo con la sua straordinaria varieta' di paesaggi.ovunque l'occhio gira quel gesso si contrasta con l'azzurro del cielo,il verde della vegetazione e la linea immaginaria del mare che appare in lontananza.
E nel caso si avesse la fortuna di percorrerla durante la fioritura della lavanda,anche l'olfatto ne sarebbe inebriato.
Passo ora ad una breve,ma doverosa descrizione dei 3 principali monumenti del paese e della Via degli Asini.
VIA DEGLI ASINI=Cosi chiamata perche' all'interno del porticato,le stalle poste di fronte agli archi rappresentavano il ricovero degli asini di proprieta' dei birocciai che traevano il loro sostentamento dal trasporto del gesso estratto nei pressi dell'antico abitato.
Nei secoli XIV e XV fu baluardo di difesa da parte dei brisighellesi che lottarono srenuamente le truppe del Duca di Urbino.
BIVIO


QUESTE TRE DURANTE QUESTO PERCORSO DEVONO AVERE AVUTO DELLE VISIONI,FORSE COME LE TRE PASTORELLE

CARTELLONISTICA SEMPRE PRESENTE

SEGNALETICA CAI

TORRE DELL'OROLOGIO=In origine era una fortificazione eretta nel 1290 e rappresento'insieme alla Rocca fino al 1500 il baluardo difensivo della citta' e nel 1850 quando fu ricostruita il quadrante fu fatto a 6 ore,il giro intorno al bastione dell'orologio permette una visione a 360 gradi dell'intera vallata
LA ROCCA=Fu costruita nel XIV secolo per ordine della Famiglia Manfredi di Faenza anche se nel secolo successivo fu sottoposta a ristrutturazione ;presenta un mastio cilindrico,una torre piuì bassa e una cinta muraria a forma di trapezio ed un'interessante cortina posta ad occidente.
SANTUARIO DI MONTICINO=Di costruzione piu' recente rispetto agli monumenti,sorge sul terzo colle di Brisighella chiamato "Cozzolo" o "Calvario" edi conseguenza sul gesso,
Entusiasmanti sono i suoi tramonti sulle vallate circostanti.
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA=10 km
DISLIVELLO=350 mt
TEMPO IMPIEGATO=3 ore
SENTIERI PERCORSI0=511
Ripeto questa escursione non ha un vero tempo,un vero dislivello ma siamo noi che percorrendolo lo costruiamo...e' un trekking favola...siamo noi i protagonisti e allora pronti a sfogliare le pagine.
Consiglio di utilizzare il trenino della Faentina che ha sostituito le celebberime littorine con le moderne carrozze di Minuetto..ma anche le littorine presentavano il loro fascino e anche la puzza del gasolio..assumeva un suo significato...lo scorrere lento del treno da cui finestrini apparivano gli straordinari panorami della Vena del Gesso e delle ondulate colline romagnole che facevano da battistrada al mare
ROCCIA ERODA DAL TEMPO E DALL'ACQUA


IL SENTIERO 511 PROSEGUE SULLA DX PER IL MONTE MAURO

INCONTRI PERICOLOSI AL PARCO

BECCATA A BECCARE I FRITTI DEL CORBEZZOLO RICCHISSIMI DI VITAMINA C
.
Chi ama pedalare,consiglio almeno una volta di prendre il trenino scendere a Brisighella perdersi tra gli sterrati e abbandonarsi agli odori della lavanda e arrivare a Casola Valsenio,vecchio borgo che di estate si anima come Brisighella con le feste medievali.
DESCRIZIONE PERCORSO
Appena scesi dal treno,sulla piazzetta subito la cartellonistica del Cai 511 ma visitando i tre monumenti e percorrendo la Via degli Asini,ci ritroviamo sul sentiero posto difronte alla Rocca e sale inizialmente su asfalto costeggiando la Via Crucis fino al Santuario di MONTICINO e da qui aggirando la catena,troviamo la cartellonistica del Parco della Vena del Gesso indicando le Cave di Monticino,da tempo dismesse e usate ora a scopo didattico al fine di mostrare i tesori della Vena,
Da qui possiamo scegliere  lo sterrato o il sentiero:come gia' detto in caso di piogge conviene percorrere lo sterrato oppure prestare notevole attenzione a causa della notevole scivolosita' per poter effettuare un percorso ad anello che secondo me e' molto piacevole.
Proseguiamo quindi sul sentiero a dx della cava,percorrendone la cresta argillosa e arricchita dalla cartellonista spieganti i vari tipi di minerali caratteristici della Vena.
LE DONNINE E IL GESTORE DEL RIFUGIO


IN ATTESA DEL RIFOCCILLAMENTO

INAPPETENTIIIIII

GIANNAAAAA NON FARTI VEDERE COSI SOFFERENTE

Poco dopo arriviamo sulla strada ma proseguiamo sul sentiero che dopo il tratto brullo della cresta,si addentra nel boschetto tipico della vegetazione collinare e con piccoli strappetti arriva al pianoro del borgo(sulla dx colonica ristrutturata) e costeggia sullo sterrato gli oliveti da cui si ricava il celeberrimo Olio di Brisighella che costituisce insieme alle Pere Volpine e ai marroni.il patrimonio agricolo delle Terre di Faenza.
Siamo di nuovo sulla strada e lasciando sulla sx il bivio che porta ai ruderi del Castello di Rontana(sara' il percorso del ritorno) ci incamminiamo sull'asfalto che in breve lascia il posto allo sterrato che si inoltra in falsopiano lungo le pendici del Rontana e in breve arriviamo al posteggio del Parco.  Poco dopo lasciamo il sentiero 511 che scende sulla dx e virtualmente arriva a Borgo Rivola percorrendo il tratto spettacolare della Vena e da qui fino a Borgo Tossignano:20 km di calanchi spettacolari come quelli che caratterizzano il bolognese,quelli della ABBADESSA...
Sia qui a al Carne che all'Abbadessa e' possibile visitare le grotte che si aprono nei visceri della Vena:al parco del Carne c'e'la Grotta della Tanaccia che nel periodo invernale non e' visitabile per non disturbare il letargo del pipistrello.
TUTTO SPOLVERATO


L'UOMO, IL CANE E IL FOCOLARE:QUESTA E' LA BELLISSIMA ACCOGLIENZA DEL RIFUGIO

PRODOTTI ALL'INTERNO DEL RIFUGIO

FAVAGELLA INDOSSANTE CAPPELLA DA VECCHIA

SI RISALE MARIA E' IN POLE POSOTION...IL PIT STOP E' STATO BENEFICO

Il tempo trascorso da Brisighella a qui e' soggettivo ma ripeto vale almeno una volta percorrerlo perdendo il trascorrere delle ore....non a caso questo sentiero e' denominato SENTIERO DEL TEMPO che abbraccia le molteplici sfaccettature di questo incessante divenire.
"Il tempo delle stagioni ha il passo leggero e veloce,con i colori e profumi sempre uguali e sempre diversi che si legano all'anima e vi imprimono il sapore della terra.
Ma c'e' pure un tempo interiore e soggettivo che sgrana i giorni sulle orme dei ricordi d dei sogni"sono le parole riportate sull'opuscolo del Sentiero del Tempo,
Arrivati al Parco dove merita la sosta culinaria e per la straordinaria gentilezza dei gestori,seguiamo le indicazioni per Fontana Moneta ma dopo aver percorso un breve tratto in salita,quando il sentiero spiana e arriva alla confluenza dell'asfalto,noi andiamo a sx dove troviamo un piccolo e discutibile impianto eolico e iniziamo la discesa trovando poco ssempre sulla sx il sentiero che scende dal Rontana dove sorgeva un tempo un castello.
Tale sentiero perviene dall'altra parte, all'ingresso del parco,ma noi non l'abbiamo percorso in quanto una fitta nebbia impediva la visione del panorama..comunque nelle giornate di sereno e' una deviazione che ne vale la pena.
LUNGO IL SENTIERO SOPRA IL CARNE


SEMPRE CON LO SGUARDO IN SU

DI NUOVO CON UNA IPOTETICA APPARIZIONE...MA DI CHE???

COME NEBBIA AL VENTO

CARTELLONISTICA ESPLICATIVA SUI RUDERI DEL mONTE RONTANA

Dopo circa un km ci ritroviamo al bivio dell'andata di Rontana,ricosteggiamo gli olivi e arrivati al pianoro della colonica con un bellissimo esemplare del Sorbo Uccellatore inconfondibile per le sue bacche rosse,andiamo sulla dx lungo lo stradello che ci porta in breve alla Cava di Monticino(obbligo la visita) e da qui di nuovo a Brisighella lungo il selciato che costeggia il bastione della Rocca e poi si perde nelle viuzze del paese con i suoi locali caratteristici!!!
CIAO ALLA PROSSIMA CONFIDANDO IN GIOVE CHE APPORTI PRECIPITAZIONI NEVOSE..........
Suggerisco a chi ha gambe e passione di trekkingare 2 giorni percorrendo integralmente la Via del Gesso facendo uso di mezzi pubblici
1 giorno=Borgo Tossignano-Rifugio Carne lunga ma piacevole
2 giorno=Parco Carne-Fontana Moneta
Per raggiungere queste localita',facendo uso del treno fino a Brisighella,si puo' contattare la Ditta Liverani sempre molto disponibili per soddisfare le esigenze di chi viaggia con i mezzi pubblici
MIMO DELLA CARLA PER DIRE CHE LA NEBBIA NON DA TREGUA...COME LA TERRIBILE SCARAMOGIA(NEVE MISTA A FANGO) E LO SQUARASCIO(DILUVIO)...LA CARLA E' DONNA DELLA MONTAGNA E NON LASCIA SPERANZA


ANCHE L'ANNO SCORSO CHIUDEMMO L'ANNO CON UN'ESCURSIONE SUL MONTE TIRAVENTO E TERMINO CON I PIEDI SOTTO LA TAVOLA E UN FIASCO DI VIN...MARIA MA TU CHE MARIA SEI?????PER CENSURA NON E' POSSIBILE SCRIVERE LA RISPOSTA

DOTAZIONI DEL RIFUGIO


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