venerdì 3 giugno 2016

Anello Diga di Ridracoli-15 Maggio 2016

Aprire la finestra dell'Agriturismo Ca di Veroli e ammirare stupefatti quel verde gentile del faggio illuminato e riscaldato da quei raggi del sole che puntavano su quelle foglioline ancora umide dal temporale della notte,ha dato un entusiasmo e un brio degni di giovini bimbetto.Reduci dall'escursione del giorno precedente sui Prati di Nasseto con relativo,seppur di breve durata ,salvataggio del cerbiatto e sosta notturna,assai piacevole a Ca di Veroli,il gruppo si carica per esplorare la Valle di Ridracoli.
 Stiamo per lasciare Ca di Veroli e non poteva certo mancare la foto di questo gruppo nato per caso..
 Giuliana e Amanda a muro...non avranno mica di fronte la cara Lucia....
 Coccole tra donne
 Ca di Veroli:un angolo di un paradiso

DETTAGLI TECNICI
LUNGHEZZA PERCORSO=10,480 km
TEMPI DI PERCORRENZA,ESCLUSO SOSTE,=2 ore e 54 minuti e 1 ora e 40 minuti di soste
SENTIERI PERCORSI=231,235,237,239
RIFORNIMENTO IDRICO=Lungo il percorso
CONDIZIONI METEO=Sole,temporale a Ca di Veroli e poi di nuovo bello
Lasciata la macchina nel piazzale del Museo di Ridracoli,percorriamo un tratto di asfalto in direzione della chiesetta sulla sx in salita e subito sulla dx troviamo i segnavia b/r che si addentriamo nel bosco costeggiando sulla dx la strada asfaltata che dal parcheggio del Museo sale verso la sbarra per salire all'invaso.I segnavia sono sempre ben evidenti e poco dopo giungiamo nei pressi del Castello dove troviamo pure il Sentiero Natura che pero' continua il suo percorso in discesa e in direzione della sbarra per l'invaso.


 Sul sentiero 231 sopra il Castello lungo la mulattiera che da Ridracoli andava a Pietrapazza.
 Crinali di Ridracoli
Il maestro insegna l'uso del bastoncino oppure lo aggiusta,in tal caso perche' il bastoncino della Lucia risulta essere rotto...forse usato come oggetto contundente sulla testa della Giuliana 
 Il prode Tucci
 I coniugi Luisella e Luciano in vista delle Caselle.
Immagine sottostante:Lucia
Il nostro sentiero,il 231,invece gira a sx e percorre in forte ascesa,un tratto di mulattiera ben conservata che un tempo veniva percorsa dai viandanti che da Ridracoli si recavano a Pietrapazza.Il tratto e' molto panoramico sia sul versante dell'invaso che sul di fronte di San Paolo in Alpe.
Al termine della mulattiera il sentiero entra nel viale di aceri che porta ad una delle tante case vacanze recuperate da vecchi casolari del passato;recuperi che hanno ben conservato la struttura in pietra del passato.Siamo alle Caselle e abbiamo percorso 2 km.Il sentiero riprende a salire in un bosco misto e dopo aver passato un possente macigno di roccia posto a fianco del sentiero giungiamo nei pressi di un edificio diroccato nel quale e' ben conservato il camino;da questo punto l'invaso della diga si rende visibile in tutta la sua meraviglia al punto di apparire come un fiordo.
Roccia incombente lungo il sentiero 
 Camino ancora conservato di una abitazione di un tempo lungo la mulattiera che univa Ridracoli a Pietrapazza
 L'invaso nel suo splendore:un livello di acqua incredibile al punto che il giorno successivo c'e' stata la tracimazione....una primavera anomala
 Amanda ha appena recuperato i due fuggitivi...per loro era come Mirabilandia
Siamo alla Spiaggetta:abbiamo percorso 4 km e il sole splende e le mie quotazioni sono alle stelle
 Segnaletica del Parco
 Siamo alle Farriole:qui ultimo rifornimento idrico...fino al Rifugio Ca di Sopra niente piu'.Il sentiero va sulla dx e difronte a noi il crinale di Casanova dell'Alpe percorso da una strada forestale proveniente da Ridracoli oppure da Ponte del Faggio-Strabatenza attraverso il Passo del Vinco.Stradello che si ricongiunge a quello proveniente dalla Lama

Riprendiamo il cammino e torniamo su un altro tratto di mulattiera e di fronte a noi il crinale di Casanova dell'Alpe attraversato dalla strada sterrata proveniente da Ridracoli e da quella proveniente da Poggio alla Lastra.Poco dopo giungiamo nei pressi di un complesso ristrutturato(Fariole di sopra) dove abbiamo la possibilità e anche ultima prima di Ridracoli di fare rifornimento di acqua.
Il sentiero scende sulla dx del complesso,attraversavun corso d'acqua e riprende a salire in maniera più decisa e dopo un passaggio su galestro,si va verso dx e in breve raggiungiamo lo stradello proveniente da Casanova dell'Alpe e diretto alla Fonte Solforosa e da qui alla Foresta della Lama.
Qui termina il sentiero 231 e seguiremo per un breve tratto i segnavia 235:da Ridracoli al bivio abbiamo percorso 6,880 km in 1 ora e 52 minuti escluso soste e un dislivello di 500 mt;sentiero sempre ben segnato e privo di difficolta'.Dopo la sosta assai panoramica sul crinale che dal Cancellino sale a Poggio agli Scali e da qui Falco e Fal terona,riprendiamo il cammino sullo sterrato e passati i ruderi di Pratalino,lo sterrato lascia lo spazio al sentiero di galestro e in ripida discesa arriviamo al bivio del sentiero 239.Proseguendo invece sempre sul 235 si perviene ad uno dei camini della diga precisamente dove arrivano le acque dei versanti toscani e quindi alla Fonte Solforosa e alla Foresta della Lama.
Giuliana sul galestro...foto un po'chicciosa tipo Torre di Pisa... 
 Ride proprio
Il fantastico panorama del crinale Casentinese:dal Cancellino al Poggio agli Scali 
 Ogni tanto questi sguardi pensierosi....
 Ma nemmeno l'Amanda scherza...
 Fine del sentiero 231 ...siamo ora sul 235...abbiamo percorso quasi 7 km...fine della salita....e inizio dei baccanali

Tornando al nostro giro,lasciato il 235,si inizia a scendere all'interno della faggeta e il sentiero perde quota rapidamente dopo aver attraversato un traverso di galestro.
Il bosco di faggio cede il posto ad un misto di castagno e in alcuni punti il sentiero e' staccionata.Siamo ormai in vista del Rifugio Ca di Sopra e in alcuni punti si rende visibile l' invaso:mai come quest' anno la diga si mostra nel suo massimo splendore essendo ricco di acqua.
Lasciato successivamente il bivio del sentiero 237 del lungo Lago,noi proseguiamo a dx e siamo al Rifugio:abbiamo percorso dal bivio del 235,circa 3,600 km in 54 minuti e complessivamente 10,500 km in 2 ore e 52 minuti.
Per la legge sulla privacy,non scrivero' di chi sia questa piccola fettina di pane che rivela la mancanza di appetito e difficolta' a digerire...vero Luisella... 
 Stefano Tucci e a ruota la Lucia...e ora si danno il via alle danze della pioggiaaaa...fine foto...
 Siamo ormai in vista del Rifugio e la diga appare come un fiordo

 Tutto calcolato...diluvio...tutti al coperto...noi ALPITOUR...

Dopo la meritata sosta sui Prati del Rifugio che si affacciano sul Lago,proseguiamo il cammino reso viscido da un improvviso acquazzone e dopo aver attraversato un pianoro a 360° sull'invaso,il sentiero entra in un mezzacosta boscoso e in breve giunge sull'asfalto e dopo aver attraversato due gallerie,arriviamo al camminamento sull'invaso:le immagini,seppur rovinate dalla pioggia,mostrano lo splendore del salto.
Arriviamo velocemente al piazzale e dopo un ultimo sguardo alla diga,causa pioggia,prendiamo il pullman navetta che ci porta nel piazzale della biglietteria.
Da qui piacevolmente in un km di asfalto torniamo alla macchina....alla prossima....
Pare che rida....ma pare pure che quel braccio della Lucia voglia stringere ...e ancora non sa quello che l'aspetta... 
Piu che escursioniste ...modelle...
Moderna poi la Lucia con gli occhiali a specchio... 
 Poche ore dopo
Sul camminamento.. 
 Il salto:90 mt...il piu' alto dell'Europa
Fine... 

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