lunedì 23 ottobre 2017

Anello Balzi dell'Ora-Corno alle Scale

Un cielo terso,un bosco incredibilmente colorato,una roccia asciutta e un calar delle luci sulla Valle del Silenzio ha reso l'escursione ancor più emozionante e l'ascesa ai Balzi ha assunto un significato ancor più particolare..Con noi amanti degli Appennini si sono uniti gli Apuanos con il mitico Rossano che per dare manforte a Marco ha rinunciato al suo paleo apuanico e mentre saliva con fare disinvolto i Balzi dal lato piu'esposto,si brava dello spettacolo.

In effetti sembrava quasi che gli Appennini si fossero rivestiti del loro abito migliore per rendere l'escursione ancor più bella e per lasciare qualcosa di indelebile nei loro animi
L'ascesa ai Balzi viene data come tratto alpinistico ma sinceramente durante le stagioni propizi mi sembra eccessivo:l'esposizione non manca ma gran parte del sentiero è gradonato e i pochi passaggi sulla roccia sono resi sicuri dalla stabilità dei massi.Logicamente anche affrontarli in salita alleggerisce l'esposizione mentre non consiglierei mai di affrontarli in discesa.Il discorso cambia con la neve dove allora il sentiero richiede una grande esperienza essendo notevolmente dirupato ma soprattutto le temperature in Appennino non sono più così basse tali da creare delle vere e proprie pareti di ghiaccio.
PIAN DI IVO:LA PARTENZA SEGUIAMO IL SENTIERO 32 
 PER UN LUNGO TRATTO IL SENTIERO SALE ALL'INTERNO DELLA FAGGETA CON PENDENZE ACCENTUATE
 DOPO QUASI 5 KM,IL BOSCO LASCIA IL POSTO ALL'INCANTO
 CRINALE MONTE SPIGOLINO
 MONTE SPIGOLINO E IL CRINALE SECONDARIO CHE SALE DAL PASSO DEL LUPO

La nostra escursione ci ha visti prima salire sulla Nuda per poi ridiscendere al Passo del Vallone e da qui affrontare questi mitici Balzi e giungere alla Croce del Corno:volendo da qui si può allungare il giro percorrendo la cresta che giunge al Lago Scaffaiolo e scendere sempre al Cafone,ma noi avendola percorsa più volte ,siamo scesi lungo il sentiero che costeggia la Valle del Silenzio  e al bivio di Rocca Corneta a dx addentrandoci nel momento magico delle luci pomeridiane sulla conca del Corno.
DETTAGLI TECNICI
LUNGHEZZA=10 KM
DISLIVELLO=980 MT
TEMPO DI PERCORRENZA=3 ORE E 10 MINUTI ESCLUSE SOSTE
SENTIERI PERCORSI=327-129-335
GRADO DI DIFFICOLTA'=E fino al Passo del Vallone,EE dal Passo fino alla Croce del Corno(BALZI DELL'ORA),E dalla Croce fino al Cavone. 
DESCRIZIONE SENTIERO
Il sentiero parte dal Centro Forestale-Pian di Ivo a poche centinaia di metri dal Santuario della Madonna dell'albero e seguiamo le indicazioni per Monte la Nuda ma non facciamo caso ai tempi di percorrenza che sono molto amplificati dalla cartellonistica e prima di iniziare il cammino vero e proprio qui abbiamo la possibilità di rifornirsi di acqua.Il sentiero inizialmente percorre un tratto di stradello forestale che viene lasciato in prossimità del bivio per la Sboccata dei Bagnadori:da qui la pendenza sarà notevolmente accentuata e fiato si riprenderà solo una volta giunti in vetta alla Nuda.
IL GRUPPO SALE..MARIO IN PRIMA POSIZIONE 
 CRINALE RONDINAIO-GIOVO-CIMA DELL'OMO-CIME ROMECCHIO(LE DUE PUNTE)
 CASUALMENTE LA LUISELLA APPOGGIA UNA MANTO SUL MANTO ERBOSO E PER INCANTO SI MATERIALIZZANO I FUNGHI PORCINI
 MONTE GENNAIO
 DALLA CIMA DELLA NUDA ANDIAMO VERSO IL PASSO DEL VALLONE CON MAESTOSE VISIONI OVUNQUE SI VOLGA LO SGUARDO
 SENTIERO
 LA VALLE DEL SILLA

Sono quasi 5 km per un dislivello di 700 mt quasi tutti in faggeta e quando lo sguardo vedra' le abetaie come sentinelle del sentiero,siamo in vista del crinale e tutta la fatica verrà ampiamente ripagata da quello spettacolo che difficilmente si può scordare.L'ascesa finale alla vetta e' una sinfonia di colori e profili che solo Madre Natura sa abilmente gestire.Lo sguardo si perde,si confonde tra crinali,boschi e valli e lo sguardo spazia fino alle lontane Alpi ma da qui e' vero che nessun luogo e' lontano.
Gli occhi ammirano la mole del Monte Vigese che ruba la scena a Montovolo e ai suoi borghi di PIETRA ma in attimo siamo già in Orsigna dai profili scuri e boscosi:qui Terzani ha ricavato la sua spiritualità.Ma in un attimo siamo sulla mole maestosa del Monte Gennaio che fa da precursore al bastione del Corno alle Scale e poi via via lontano verso le Apuane ma ancora non stanchi arriviamo a perdere lo sguardo sulla distesa infinita del mare.Dalla partenza a qui abbiamo impiegato 75 minuti e un dislivello di 700 mt e nessuna difficoltà tecnica se non la pendenza del tracciato.
 COSI SI MOSTRA LA CROCE DEL CORNO DAL PASSO
 CHI E' PIU' MAESTOSO??L'OMO O IL CORNO???
I FATTI DIRANNO OMO 
 PREPARAZIONE SPIRITUALE..LA MARIA TEME DI ESSERE COLTA DAL BUIO..SONO LE 12.49 E ALLA VETTA DANNO 50 MINUTI...
MA LA MARIA...
 ATTENTA MARIA DI MICHELA...IL FISIATRA TI BOCCEREBBE IN POSTUROLOGIA APPLICATA
 IL GIGANTE BUONO CONTROLLA LA DINAMICA
 CHE TRIO...
 ALTRI PROTAGONISTI SUI BALZI

Dalla vetta seguiamo il sentiero di crinale che si abbassa di 100 mt e poco dopo giunge al Passo del Vallone dove troviamo il bivio per i Balzi:la cartellonistica ci mette in guardia ma basta percorrerlo senza voglia di strafare.
Il sentiero inizia a salire e subito il primo passaggio "tecnico" tra le roccette ma nessun problema,parola di una che soffre l'esposizione.
La roccia si alterna ai gradoni intagliati nel terreno che aiutano nei tratti di ascesa più duri ma nulla vieta di soffermarsi per riprendere fiato e ammirare la Nuda...dall'alto capiamo perché Nuda...un panettone farcito ai bordi di abetaie e faggio che ornano la Nuda come nel di' di festa come la donzella di Leopardi.La salita vede un dislivello di 200 mt per 1 km di sentiero ma l'arrivo alla Croce e' emozionante e spettacolare:Quando si arriva alla vetta c'è un rilassamento dell'animo e una grande soddisfazione per ciò che si e' fatto e ammirato:il panorama dalla vetta e'esaltante avendo una panoramicita ancor più grande e l'occhio umano e la macchina fotografica praticamente fanno il pieno.
Dalla partenza a qui abbiamo percorso 6,500 km in 2 ore e 10 minuti escluse le soste con un dislivello complessivo di 980 mt.Il sentiero ora inizia a scendere sul filo di cresta e ammiriamo i Balzi dalla Valle del Silenzio,conca del circolo glaciale di un tempo.
E' PIU' FORTE DI LUI...UN FUORI SENTIERO CI VUOLE...E' TROPPO BELLO,VERO ROSSANO 
 MORENA E MARIA DI MICHELA..
NOTARE LA POSA ELASTICA DELLA MORENA
 DALL'ALTO VERSO IL PASSO DEL VALLONE
 SUL SENTIERO DEI BALZI:SPETTACOLARE E PRIVO DI DIFFICOLTA' GRAZIE AL SENTIERO GRADONATO E INCAVATO.
RELAX CON RELATIVO SGUARDO SULLA VALLE DEL SILLA 
 ULTIMI SFORZI DELLA GIANNA:LA VETTA E' A POCHI METRI
 I PRIMI SONO ORMAI IN VETTA
La discesa zigzaga tra i mirtilleti e dopo circa 30 minuti siamo al bivio e giriamo a dx sul 335 che scende alla base del Corno e si addentra nella faggeta attraversata dal torrente.In breve giungiamo al Cavone punto di arrivo:qui conviene portare una macchina per evitare l'asfalto oppure volendo possiamo scendere lungo il sentiero delle Cascate del Dardagna che con un cammino di oltre un'ora ci riporta alla macchina.
 ECCOLI..SI FESTEGGIA E SALTANO LE COPPIE
 CHE SELFIE DA URGENTE RITOCCHINO
 SOSTA AL TIEPIDO SOLE DI UN ANOMALO AUTUNNO
 SI SCENDE VERSO IL CAVONE

CHIUDO IL POST RINGRAZIANDO GLI APUANOS:LUCIANO,MARCO E ROSSANO E LOS APPENNINO GABRIELE che dall'alto della loro esperienza alpinistico hanno garantito la sicurezza nel tratto impegnativo offrendo un grande supporto tecnico ed spirituale.
 ZOOM SUL CRINALE:IN FONDO LE ALPI APUANE CON LA PANIA E IL PROFILO DELL'OMO MORTO
 DICONO CHE LO SPORT IN ALTURA FACCIA BENE...MAH MAH MAH
 LA NUDA E I BALZI
 LASCIAMO IL CORNO E UN'ALTRA STUPENDA GIORNATA E' TRASCORSA
 SENTIERO DI DISCESA
 VALLE DEL SILENZIO
 ESCURSIONISTE ATTARDATE.

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