domenica 1 novembre 2015

Anello Orrido di Gea-Cascate di Labante

Eccoci alla partenza dell'escursione che ci portera' nell'incantato e fiabesco mondo dell'Orrido di Gea anche se pochi km prima dal paese,all'improvviso rimani senza fiato per l'incredibile spettacolo delle Cascate di Labante.
Arrivare gia' a Castel d'Aiano e' un viaggio affascinante perche' ancora una volta al di la' dell'autostrada Fi-Bo,si apre un mondo che non ti aspetti.
E cosi anche per arrivare a Castel d'Aiano abbiamo attraversato borghi dove il tempo scandisce i giusti ritmi e l'atmosfera e' quella di un mondo che.Da Firenze siamo usciti a Rioveggio e seguendo le indicazioni per Vergato prima e Castel D'Aiano dopo,abbiamo attraversato due valli percorrendo strade panoramicissime.
Dalla piazza del paese abbiamo seguito direzione Villa d'aiano e percorsi nemmeno 300 mt di asfalto abbiamo deviato sulla sx e siamo entrati in bosco magico e incantato dove spesso si ergono macigni di pietra dalle forme assai buffe..anche i nomi non sono male..
Tana delle Fate,Orrido di Gea....
Ecco le protagoniste..stanno per iniziare l'avventura che le portera' a raccogliere kg di castagne ma che inevitabilmente se le dovranno portare sul groppone e in salita...
Certo anche la situazione ha giocato a loro sfavore..sembravano bimbe a Mirabilandia impegnate nel gioco di raccattare tutto...un altro' mettevano nello zaino il terribile 
Amanite Falloide....
DATI TECNICI ESCURSIONE
LUNGHEZZA=13 KM
DISLIVELLO=400 MT
TEMPO IMPIEGATO EFFETTIVO=3 ORE E 27 MINUTI
TEMPO SOSTE=2 ORE E 30 MINUTI
SENTIERI PERCORSI=194,400/3(DA LOCALITA CASELLETTA ALL'ORRIDO DI GEA),456 FINO AI MARSILI E POI SU STRADA FINO A CASTEL D'AIANO
CONDIZIONI METEO =SERENO CON TEMPERATURE ELEVATE PER IL PERIODO OTTOBRE 2015
Dopo 2 km troviamo il bivio 194-a che ci permette di entrare nel cuore dell'orrido:la zona e' suggestiva e notevole e' la presenza di massi erranti e dalla presenza di enormi frattura nella roccia e con fenomeni di erosione.
Un tratto di sentiero e' poi protetto da corda su pali e conduce alla Tana dell'Uomo Selvatico".
La grotta profonda oltre 50 mt ospita una specie particolare di pipistrello ed e' visitabile solo con la guida,mentre per la prima stanza non vi sono problemi.
Questo invece e' il bivio per il Picco del Falco dal quale si gode un superbo e spettacolare panorama sulle Valli di Aiano e del fiume Panaro.
Riprendiamo poi il sentiero 456 che ci porta in localita Caseletta dove aver percorso un tratto in discesa in notevole pendenza.
Immagini all'inetrno del bosco;siamo ormai in vista di Casaletta.
Da Castel d'Aiano a qui abbiamo percorso 3,200 km in 55 minuti e siamo a quota 608 mt
Eccoci ormai in vista di Casaletta e i panorami non hanno nulla da invidiare a quelli svizzeri.
Da qui lasciamo il sentiero 456 e prendiamo le indicazioni per Mulino di Gea-sentiero panoramico.
E' un tratto di grande fascino con boschi di castagno ancora curati  e coltivati.Il tratto e' di facile percorrenza e avra' pochi tratti in salita.La strada sterrata sembra un prato all'ingresso e zigzaga tra secolari castagneti e grossi massi
coperti di felci e muschi.Il cammino e' piacevole e all'ombra dei castagni alcuni dei quali hanno tronchi secolari.Il sentiero in alcuni tratti e' un tappeto di ricci che si contrappongono al colore ancora verde intenso dei castagni.
Le due pulzelle hanno una faccia...dopo praticamente aver ripulito i boschi,con fare educato si sono rivolti all'omino locale chiedendo se fosse stato possibile raccogliere qualche marrone...ed eventualmente se la zona fosse a funghi...logicamente all'omino delle castagne interessava il giusto ma della fungazza...ciao ciao...
Ecco una parte della refurtiva...aveano appena ottenuto il permesso dall'omino di raccogliere
Risveglio autunnale:qui il sottobosco e' notevolmente rigoglioso grazie all'umidita' e al poco sole che filtra.
Le due donne,che ripeto sembravano invasate dalla castagno mania,durante l'escursione piu' volte sono state redarguite e sopratutto stanate....
Famigliole...non sono degne di attenzione.Essendo una zona notevolmente umida per la ricchezza dei corsi d'acqua,abbiamo trovato numerose famigliole ma di LUI nulla di nulla.
Riccio

Non sono prati di bosco ma veri e propri giardini all'inglese...siamo ormai in vista della strada che percorreremo per un brevetratto che ci portera' al Mulino del Paiarolo
Usciti dal bosco eccoci al ponte poco sotto il Mulino:tutto il percorso e' ben segnalato e non vi sono problemi di orientamento.
Da Casaletta a qui abbiamo percorso altri 3 km per un totale di 6 km percorsi in 1 ora e 40 minuti escluse le soste.
Qui siamo a Molino Paiarolo e la valle e' solatia con le pareti incombenti sulla sx dell'Orrido:volendo si puo' seguire con notevole attenzione il corso del torrente...noi abbiamo preferito seguire la segnaletica anche perche' nei giorni precedenti l'escursioni le piogge erano state molto abbondanti.
Ecco la segnaletica sopra il Molino:iltratto su strada e' veramente breve dal momento che si rientra quasi subito nel bosco che praticamente ci accompagnera' fino ai Marsili.
Anche questo tratto e' suggestivo anche perche' accompaganto dal fragore delle acque:ogni tanto tra la fitta vegetazione si vede qualche cascatella.
Il tratto dalla strada al mulino e' in falsopiano e il tempo di percorrenza non e' nemmeno un quarto d'ora;poco prima di arrivare al Mulino troviamo le indicazioni per rientrare a Castel
D'Aiano.
Ed eccoci alla passarella restaurata recentemente che ci permette di attraversare il torrente assai impetuoso:siamo al Mulino o Orrido di Gea.
Da Castel d'A iano a qui abbiamo percorso 7,200 km in 1 ora e 56 minuti escluse le soste che a causa della castagnomania sono state tantissime
Immagini dell'Orrido,zona ricca di cascatelle e pozzi d'acqua con particolari formazioni di calcare.
Sono ancora visibili le macine del Mulino.

Attraversata la passarella,il sentiero prende a salire in maniera decisa percorrendo l'antica mulattiera utilizzata dai contadini della zona per trasportare castagne e frumento alla molitura.
Sulla nostra dx le pareti strapiombanti dell'orrido.Il sentiero poi spiana e in breve esce sulla strada sterrata e quasi subito dopo sulla sx troviamo la deviazione.
Il sentiero entra nel letto del fiume e riprende a salire in maniera decisa in un ambiente misto boschivo.Quando il bosco inizia a diradarsi siamo ormai in vista dei Marsili.
La vista e' mozzafiato su tutta la Valle del Corno alle Scale e Monte Cimone.Siamo appena a 860 mt ma la vista spazia di 360 gradi...
panorami sull'Appennino
Ecco l'ultimo tratto di carrareccia in salita:il sentiero riprende lo sterrato e proseguiamo a diritto sempre sullo sterrato.
Sulla nostra dx si scorge il Santuario della Madonna della Brasa.
Ed eccoci ai Marsili:sulla nostra dx le indicazioni per proseguire il sentiero verso il Monte Nuvoletti..ma le 2 manfane hanno attivato la modalita' riposo e guardate un po'..
Sullo sfondo l'altura del Monte Nuvoletti,ma lo spettacolo lo si gode pure da una inaspettata panchina sotto una grande quercia..spettacolare.
Da Caste d'Aiano a qui abbiamo percorso 10 km in 2 ore e 48 minuti con soste di 2 ore.
Nessuna difficolta' e sentiero sempre ben segnalato.
Eccole le due donne al riposo.
Da qui poi per ritornare alla macchina si prosegue lungo la strada asfaltata che in 3 km ci riporta al paese.
 








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