domenica 16 febbraio 2014

ANELLO MONTOVOLO E MONTE VIGESE 9 FEBBRAIO 2014

Mai mettere in programma qualcosina di semplice...sicuramente queste sono le parole che frullano ripetutamente nella cervella delle mie vittime ogni volta che prospetto una gita che poi all'atto pratico si rivelano essere un pochettino diverse.
LA RUPE DEL MONTOVOLO

SCOPA

MURO DI MUSCHIO

LA CASA PIU' ANTICA DELL'APPENNINO EMILIANO

Anche in questa occasione pero' le mie vittime,nonostante avessero l'opportunita di eliminarmi nel vero senso della parola,hanno fatto di tutto per riportarmi integra a casa.
Certo,poi si pentono quando sentono che mi adopero  a farle soffrire ma questo e' il nostro spirito di guerriere goliardiche....
Il nostro trek ancora una volta e' andato alla scoperta di un angolo particolare del nostro Appennino Bolognese e seppure non vi siano altezze notevoli,riservano tratti non proprio semplici e secondo me,dovrebbero essere in minima parte messi in sicurezza.
BORGO DI PIETRA


PANORAMA DA LA COSTA

PASSAGGI TRA I BORGHI DI PIETRA

SENTIERO 39/C

Il cammino poi a volte e' finalizzato anche per capire come mai vengono tracciati sentieri su zone che non presentano particolarita',panorami oppure non diano modo di effettuare anelli.
FLORA APPENNINICA


ALLA PARTENZA

SENTIERO 39

DONNA GIANNA

CASTAGNI DI CAMPOLO

Questo e' il caso del Monte Vigese la cui ascesa oltre ad essere impervia e difficoltosa a causa della sua notevole scivolosita',la vetta e' boscosa e nonostante sia piu' alta del Montovolo non mostra in nessun punto panoramicita'...misteri della politica dei sentieri.
Quindi sinceramente,sebbene io ami le salite,sconsiglio assolutamente questa inutile ascesa e dalla sella del Santuario di Montovolo conviene allungare il giro proseguendo sul 39 alla volta di Sereto di Vigo.
Tornando al nostro giro,devo ringraziare le mie amiche che mi hanno fatto da angeli custodi sulla rupe del Montovolo trasformandosi di passaggio in passaggio in corde umane e rami umani come appoggi.
SOTTO LA RUPE SUL 39/C


ARENARIA

ROSMARINO SULLO ZAINO DI CARLA

ALLE PENDICI DELLA RUPE

SOSTA PANORAMICA

SAGOMA DEL MONTE VIGESE

Il giro completo,compresa l'ascesa e ripeto inutile al Monte Vigese,e' di 17 km con un dislivello relativo ma con il sentiero39/C si trasforma in un'escursione impegnativa tenendo conto anche che il terreno era assai scivoloso e sotto la rupe franoso:ma il tutto viene ripagato ampiamente dallo stupendo panorama da Montovolo.
Un abbraccio virtuale dell'Alto Appennino Bolognese/Modenese/ e il crinale della Via degli Dei che da Bologna arriva Firenze passando dalla famosa strada militare risalente ai tempi dei Romani alle Passeggere.
Dentro i boschi di Montovolo durante il periodo primaverile vi e' la splendida fioritura delle orchidee che ne esaltano ancor di piu' gli aspetti e le rupi assumono un aspetto meno tetro.

LE INTREPIDI DONNE

VERSO I BALZI LUNGO LA VIA CRUCIS

FORMELLA COMMEMORATIVA

BALZI DI SANTA CATERINA
MONTOVOLO
Aggiungi didascalia
DAL SANTUARIO VERSO IL CIMONE
SEGNALETICA CAI
BIVIO

PANORAMA DAL MONTOVOLO SULLA VALLE DEL RENO



Rupi che fanno da protezione ai borghi di pietra sottostanti e non a caso questa zona e' chiamata Monte degli Scalpellini e a Campolo vi e' una casa di pietra che la leggenda vuole che sia al casa piu' antica dell'Emilia Romagna.
Alla Scola di Vimignano il tempo sembra essersi fermato e vi e' pure un cipresso di 700 anni:un tramonto da Campolo o dalla Scola sul Cimone e Corno e'uno spettacolo che dire entusiasmante e' poco.
Suggestivoe' l'arrivo al Santuario:l'ultimo tratto nel bosco e' caratterizzato da 12 formelle di ceramica,atte a ricordare i 12 ragazzi periti tragicamente all'interno di una scuola a Casalecchio nel 1999 in seguito alla caduta di un aereo militare.
Santuario che ha origini lontanissime anzi si parla di epoca etrusca e sul portale vi sono come simbolo 2 colombe e 2 palme.
DESCRIZIONE TECNICA
LUNGHEZZA=17 KM
TEMPI=5 ORE
DISLIVELLO=500 MT
SENTIERI PERCORSI= 39,39/C,39

SUL SENTIERO 39

DESCRIZIONE TECNICA=
Il nostro anello parte e arriva al borgo incantato della Scola di Vimignano,scolpito nella roccia e perfettamente conservato e seguiamo i segnavia CAI 39 che tagliano i tornanti della strada e in breve si giunge a Cavallino,altro borgo in pietra e per un breve tratto proseguiamo sull'asfalto e quando la strada curva,il segnavia ci indica la direzione ela Rupe del Montovolo si erge sopra il nostro cammino.
Arriviamo quindi al borgo di Campolo,lo attraversiamo piacevolmente e nemmeno l'asfalto infastidisce talmente lo sguardo spazia ammaliato dal susseguirsi di panorami mozzafiato e al ritorno il tramonto sul crinale modenese sara'incredibilmente bello.
Proseguendo il cammino e attraversato il borgo La Costa,passato il lavatoio,abbandoniamo il sentiero 39 e proseguiamo a sx sul 39/c indicante "per esperti" e in effettti e' un percorso non facile sopratutto se il terreno e' bagnato.
Infatti in alcuni passaggi essendo molto stretto,bisogna avvalersi delle varie radici e dei diversi tronchi per evitare rovinose scivolate,il cammino e' sotto la rupe del Montovolo e prosegue a zig zag tra una vegetazione tipica del bosco castanetum misto roverelle e carpino.
MULATTIERA SUL MONTOVOLO


CHE FA????

MONTOVOLO IN B/N

LAVATOIO ALLA LA COSTA

TRAMONTO DALLA SCOLA

BUONANOTTE

Quando arriviamo alla base della rupe andiamo a dx e forse questo e' il punto dove e' richiesta una certa pratica dovendo superare delle roccette con pochi appoggi in un terreno notevolmente scivoloso:comunque consiglio sempre di effettuare l'ascesa del Montovolo e non viceversa.
Dopo circa un'ora e mezza giungiamo alla parte sommitale del Monte Cantaglia antacima del Montovolo dalla cui vetta si puo' ammirare in parte lo spettacolo che ci attende dal balcone del Montovolo:da qui sono terminate le difficolta' e il cammino prosegue in falsopiano tra queceti,castagni,aceri e roverelle.
In breve giungiamo al bivio:noi andiamo sulla sx in salita lungo una struggente Via Crucis fatte di 12 formelle dove sono disegnati fiori con i nomi dei ragazzi deceduti nel 1999 in seguito allo shianto di un aereo militare sul tetto della scuola.
Eccoci alla cima caratterizzata da un balcone che permette un affaccio in tutta sicurezza sui Balzi di Santa Caterina e che offre uno degli spettacoli piu' incredibili dell'Appennino Bolognese.
Di fronte a noi,complice pure una giornata straordinaria di cielo limpido,appare tutto e di piu':un carosello di ambienti dalle cime innevate del Corno/Cimone fino alle pianure del Reno e i contrafforti pliocenici del Monte Adone e Monte Badolo.
Qui merita senza dubbio la sosta per poi proseguire il cammino che su un lastricato ben conservato ci conduce al Santuario che come gia detto in apertura ha origini antichissime risalenti all'eta' etrusca.
Tutta la zona del Montovolo e' famosa per la fioritura delle orchidee e in primavera e' un tappeto naturale di rara bellezza.
Dalla foresteria del Santuario un sentiero 39/b ci indica il rientro su Campolo,noi abbiamo proseguito invece alla volta del Monte Vigese ma assolutamente non merita la fatica.
Comunque una volta scesi dal Vigese,percorso un breve tratto di asfalto,abbiamo ripreso il sentiero che si addentra nuovamente nel bosco e percorriamo una mulattiera ben conservata con la presenza di muri a secco in discesa regolare e in 20 minuti torniamo all Fonte dove all'andata abbiamo preso il 39/c

LA RUPE

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