mercoledì 20 maggio 2015

ANELLO MONTE GOMITO 11 MAGGIO 2015

Ore 7.11...si parte per un'ennesima avventura e ancora una volta con i mezzi pubblici che sempre in perfetto orario ci portano alle diverse destinazioni.
Questa volta la nostra meta e' il Monte Gomito,vetta sospesa tra la Val di Luce e la Valle di Faidello:tra Emilia e Toscana.Con il treno fino a Pistoia da qui alle 8.11 corriera per Abetone con arrivo ore 10 a Boscolungo.
Eccoci alla partenza del sentiero che troviamo subito dopo l'edificio dell'Ostello della Gioventu' in localita Boscolungo,giornata semplicemente stupenda che ci permettera' di spaziare il nostro sguardo fino al mare.Il sentiero si inoltra subito in una fitta abetaia e attraverso un corso d'acqua subito dopo il quale bisogna mantenersi in alto a dx,segni non ben visibili causa caduta tronchi.
Quando il sentiero si riimmette sullo stradello,non vi saranno piu' problemi e ogni bivio sara' sempre ben segnalato.Per arrivare alla Croce del Gomito,partendo da Boscolungo la nostra prima meta e' il Lago Nero,incatevole laghetto incastonato e protetto dall'anfiteatro dell'Alpe delle Tre Potenze con il super controllo del massiccio dei Denti della Vecchia.
Il sentiero percorre un tranquillo sentiero e per un lungo tratto si manterra' in falsopiano immerso in una fitta faggeta che solo a tratti permettera' di godere dello spettacolo della Foce di Campolino.
Il bosco in questo momento e' in pieno tripudio di esplosioni di colori e dal tappeto di foglie morte escono splendidi fiori.
Questa e' una breve apertura sulla cresta della Valle del Sestaione-Foce di Campolino,mentre sopra la nostra testa abbiamo il bastione del crinale della Selletta.
Un tempo le due valli erano collegate da una cabinovia dal momento che nella Valle del Sestaione erano state create due piste da sci.
Il sentiero prende a salire in maniera decisa dopo circa 4 km ma la fatica e' breve e ripagata dall'ombra e dalla presenza di numerosi torrentelli con splendide fioriture dei ranuncoli d'acqua.Logicamente il soggetto umano gode di essere escursionista unica dal momento che ella e' posseduta dal demone dell'egocentrismo fotografico.
Ecco qui l'esemplare del Ranuncolo d'acqua che cresce rigoglioso nelle pozze che durante il periodo dello scioglimento delle nevi,sono ricche di acque limpide e gelide.
Dopo 6 km di cammino da Boscolungo con un dilslivello di 400 mt e un tempo di percorrenza di circa 90 minuti con nessuna difficolta oggettiva del sentiero,arriviamo al bivio del sentiero che sale da Pian di Novello da me descritto in un precedente post durante il periodo invernale.Entrambi i percorsi sono percorribili in tutte le stagioni e rappresentano un cult per le ciaspole.
Logicamente noi seguiamo le indicazioni per Lago Nero e il cartello indica un tempo di percorrenza di circa 30 minuti.Il sentiero prosegue il suo cammino sempre su faggeta e poco dopo il deposito dell'acqua,troviamo sulla dx il sentiero GEA che si stacca e prende a salire in maniera decisa lungo una pietraia scivolosa dallo scorrere delle acque della neve che si sta sciogliendo.
Poco dopo il sentiero si ricongiunge
allo stradelloche seguiremo per un centinaio di mt,quando sull'albero(foto sotto) troviamo un'ennesima deviazione.
Il sentiero ora sale in maniera decisa puntando verso l'Alpe delle Tre Potenze e in breve giungiamo al pianoro dove si adagiano le basi del crinale che dall'Alpe delle Tre Potenze arriva alla Foce di Campolino creando cosi' il divisorio
tra la Garfagnana e Abetone.
Lo spettacolo dal crinale e' superbo e unico con le pareti che incombono e fanno da cornice all'Orrido di Botri.
Chi avesse voglia merita una breve deviazione puntando il crinale e non vi sono difficolta'.
Eccoci appunto al Lago Nero:da Boscolungo a qui abbiamo percorso 7 km e 500 mt in 1 ora e 37 minuti e siamo a quota 1757 mt.Da qui fino alla Selletta non troveremo piu' vegetazione e cammineremo sempre con gli occhi ammaliati da uno spettacolo supremo.
Praticamente lo sguardo volge dalla Nuda del Corno fino alle Cime di Romecchio passando dal Cimone.
Esemplari di crocus lungo il sentiero che da Lago Nero risale al Passo della Vecchia.
Flora abbindante e variegata.
Dal Lago Nero abbiamo ripreso il nostro cammino lungo lo 00 che risale a mezzacosta il crinale dell'Alpe e non presenta alcuna difficolta'.
Sulla dx del Lago vediamo il crinale che da Prato Bellincioni corre verso la Foce di Campolino.
Pulsatilla o meglio chiamata da Fabiola Potentilla.
Ma dedico questo fiore alla mia amica perche' sorprendentemente sul sentiero che evita il passaggio sulla cresta dei Denti della Vecchia,ha trovato soluzioni tecniche operative per la sottoscritta che come gia' detto altre volte,soffre di vertigini.Infatti anche il sentiero che evita il tratto di ferrata dei Denti della Vecchia,presenta un tratto non
 facile.Tornando al nostro percorso da
Lago Nero al Passo della Vecchia abbiamo impiegato 20 minuti e fino ad ora i km percorsi sono pari 9.
Il passo rappresenta lo spartiacque tra la Val di Luce e la Valle di Campolino.Splendido l'affaccio sulla Valle seppur deturpata dalla presenza degli impianti sciistici.
Il sentiero si stacca sulla dx e risale il costone dei Denti della Vecchia e come gia' detto,fino al Passo della Fariola si mostra un po' ostico per
la presenza di tratti esposti a precipizio sulla vallata sottostante.
Va percorso con la dovuta cautela anche se il tratto e' breve e dopo circa 30 minuti si giunge al Passo della Fariola altro snodo di sentieri sia per il crinale di Femmina Morta-Alpe delle Tre Potenze che per la Val di Luce.
Noi continuiamo sullo 00 che risale nella parte interna e qui il cammino e' tranquillo e non presenta alcuna 
difficolta' tecnica.
In questo tratto abbiamo trovato ancora lingue di neve e gioco forza ho dovuto immortalare in piu' riprese l'eroina del giorno e su sua esplicita richiesta riprendendola da lontano non volendo mostrare....
Scatto osceno e chiccioso ma e' stato impossibile sottrarmi a siffatta tortura....
Questa immagine e quella succesiva mostrano il sentiero che baipassa i Denti della Vecchia e le piccole cenge che si trovano lungo il tratto comunque sempre ben segnalato.
Passaggio tecnico...qui doveroso ammettere che le soluzioni tecniche operative della Fabiola sono state preziose e le hanno valso la lode con relativa menzione e foto,anziche bacio,accademica..ah ah ah
Dal Passo il sentiero risale verso gli impianti del Gomito mantenendosi sempre a mezzacosta sul versante della Valle del Sestaione.
Quando arriviamo in cima agli impianti ci aspetta una brutta sorpresa dal momento che hanno sbarrato la porta che apre il passaggio tra le due valli.
Abbiamo ripercorso un breve tratto all'indietro e risalito alla base dell'ovovia dal momento che l'apertura verso la Selletta presentava un lembo di neve a strabiombo sulla valle...la prudenza non e'mai troppa.
Magnifico spettacolo di Madre Natura...uno dei tanti
Primula odorosa
Sullo 00 che dal Passo della Feriola va verso il Gomito:sullo sfondo a sx il crinale della Val di Luce e dietro il gruppo Giovo -Rondinaio
Altro spettacolo di Madre Natura
Genzianella
L'eroina che stanca dell'impresa,arranca in salita...scherzooooo..Fabiola...
Panorama
Il lungo cammino partito da Boscolungo con obiettivo Croce del Monte Gomito vede raggiunta la meta' con i seguenti dati
Lunghezza:11 km e 340 mt
Dislivello: 700 mt
tempo impiegato,escluse soste,:3 ore e 5 con le diverse soste.
La Croce si erge verso Nord e posta lungo il sentiero che scende verso Faidello-Pulicchio
Davanti la Croce magnifico il colpo d'occhio sul crinale del Balzo delle Rose che risale verso il Passo di Annibale e da qui o per Foce a Giovo oppure per la cresta di Femmina Morta.
Itinerario da me descritto in un precedente post dedicato al Balzo delle Rose.
Panorama sulla Valle di Faidello con lo sfondo il Monte Cimone
Verso le Cime di Romecchio
La Croce del Corno alle Scale dalla Croce del Monte Gomito su zoommata
Cresta Rondinaio-Altaretto-Giovo:uno degli 00 piu' affascinanti del tratto appenninico

E lo zoom questa volta immortala i Denti della Vecchia
Dopo la dovuta sosta alla Croce torniamo sui nostri passi verso l'ovovia del Gomito e passando vicine ai piloni di arrivo,ci ricongiungiamo nuovamente allo 00 non trascurando di immortalare queste bellissimi fiori gialli che non sono riuscita dare loro, il nome botanico.
Dalla Croce inizia la nostra discesa che non presentera' mai alcuna difficolta' e seguira' in parte la pista
da sci.Comunque il sentiero inizialmente si mantiene sul crinale,mentre le piste sono sulla nostra sx in basso.
Il panorama e' ora sulle valli del pistoiese ma l'occhio riesce a cogliere pure l'ultima cima del crinale del Corno,ovverossia la Nuda del Corno.
Panorama sulla valle del Sestaione ed e' visibile ancora il tracciato della vecchia pista da anni in disuso

Qui il sentiero 00 si ricongiunge alla pista da sci che non lasceremo fino a quando non arriviamo agli impianti della Selleta.
Dalla Croce del Gomito a qui abbiamo percorso altri 2 km e 200 mt tutti in discesa e abbiamo impiegato 20 minuti.
Fabiola in discesa e' un po' rallentata ma alla fine dovra' ingranare una marcia piu' veloce se vuole riprendere la corriera.
Proprio al Rifugio,alla base degli impianti sulla sx troviamo i segnali 00 che per un breve tratto segue la pista ma giunti al primo cannone le indicazioni ci fanno deviare sulla sx e il percorso entra in una incredibile faggeta caratterizzata dalle pietre miliari che scandiranno il percorso.
Percorso affascinante e all'ombra di una rigogliosa faggeta che passa diversi poggetti ma sempre ben segnati come i continui cambi di lato
In discesa la Fabiola sembra la Vispa Teresa che volava tra l'erbetta....
Pietra miliare
Dal Rifugio a qui,termine della faggeta abbiamo camminato per altri 2 km e 300 mt a bbiamo impiegato quasi 40 minuti.
Il sentiero termina in via del Pescinone e poi gira su Via O.Fallaci e arriva alle spalle della Piazza 
dell'Abetone dove alle 17.15 abbiamo ripreso la corriera pe Pistoia.
Percorso sulla cartina con relativi dati finali
Lunghezza=km16
Dislivello= 700 mt
Tempo impiegato= 4 ore e 10 minuti che sommate alle soste danno untempo complessivo di ore 6 e 43 minuti.
Sentieri percorsi=102-104-00

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