Ancora una volta ci serviamo dei mezzi pubblici e con il treno delle 8.40 diretto a Faenza,arriviamo in perfetto orario alla stazione di Vaglia alle 9.08.
Uscite dalla stazione,ritorniamo in direzione Firenze e al sottopasso troviamo le indicazioni del sentiero 20 sempre ottimamente segnato fino alla Porticciola,dove poi seguiremo lo 00-Via degli Dei.
Fino al bivio con via di Signano,cammineremo su asfalto immersi nella tipica vegetazione mugellana
Ecco un esemplare di un MUSCARI:lungo il cammino ne troveremo tantissimi.
Anzi devo dire che e' stato un percorso incredibilmente fiorito:nella zona del Poggio Uccellai e i Pratoni scenari dolomitici.
Eccoci al bivio:il nostro cammino segue pure le indicazioni dell'anello Rinascimentale.
Abbiamo percorso dalla stazione 1,66 km:inizia ora lo sterrato che non ci abbandonera' piu' fino a Vetta Le Croci.
Percorso molto panoramico sulla lussereggiante e verdeggiante vegetazione della campagna del Mugello tanto amata dagli stranieri sopratuttto inglesi e olandesi che amano trascorrere le loro vacanze in queste terre.
Zone che offrono tantissimi giri sia a piedi che in bici ma soprattutto ben servite dal mitico trenino dell a Faentina che unisce la Toscana alla Romagna.
Unico neo le poche corse che si allungano fino a Ravenna che oltre ad essere culla della civilta' bizantina si trova lungo la via Ciclovia del Po che attraversa Ferrara e altri meravigliosi posti di un Adriatico troppo spesso confuso con il caos delle spiagge romagnole.
Pianta di lino.
Botton d'oro
Dalla via di Signano il nostro cammino prosegue in salita e attraversa poderi recintati e ben sorvegliati da cane addestrati a cio' e con tanto di cartelli che indicano di rispettare le regole.
La mia amica appare sorriidente ma mi confessera' poi che per fare un'ennesima foto alle pecore,ha rischiato il linciaggio canino.
logicamente non sarei intervenuta..ah ah ah ah
Qui il sentiero 20 lascia lo sterrato e si addentra nel fitto bosco con una discreta pendenza fino al Poggio degli Uccellini.
Abbiamo percorso 2,32 km in 34 minuti..il bivio,non bene indicato,va a sx..siamo a quota 469 mt.
Quando il sentiero si fa piu' dolce ,entra al di la' della recinzione mantenendosi in parallelo a quello percorso prima.
Parecchi rami intralciano il cammino.
Ed eccoci al Poggio degli Uccellini,quota 550 mt.
Un prato meraviglioso e abeti che si ergono quasi ti fanno credere di essere nei prati dolomitici.
Abbiamo percorso da Vaglia a qui 4,23 km in 1 ora.
Dai prati in breve scendiamo sull'asfalto
Ecco l'asfalto con i relativi cartelli stradelli:siamo in un crocevia di possibilita' di direzioni.
Logicamente noi continuiamo a seguire la segnaletica del 20 che e' posta su un cartello stradello.
Per gli amanti della bici queste zone sono un tripudio di idee.
Mentre i cartelli stradali ci indicano MonteSenario a dx(4 KM),noi andiamo a sx sempre su asfalto.
Ignorato poco dopo il sentiero 65 sulla dx sempre diretto a Montesenario,
noi proseguiamo e in breve troviamo il bivio del 20 che si inerpica lungo una carrareccia.
Bivio che troviamo dopo 1 km dall'asfalto.
Fino a qui abbiamo percorso km 5,21 in 1 ora e 20 minuti.
Nessuna difficolta'..logicamente questo percorso va evitato nei mesi estivi per l'eccessiva calura.
E c'era un grillo in un campo di lino,la formicuzza gliene chiese un pocolino.
Questo incontro ravvicinato del 3 tipo ha rievocato in me,una vecchia canzone....
La nostra direzione e' LA PORTICCIOLA..ci siamo il 20 confluisce nello 00 proveniente dalla Badia di Buonsolazzo e percorre lo stesso tracciato della Via degli Dei che unisce Bologna a Firenze lungo 90 km di sentieri che ricalcano la vecchia percorribilita' di un tempo che fu.Lungo il cammino,la Via degli Dei percorre tratti della Via Romana sull tratto delle Passeggere Futa.
Finora abbiamo percorso 6 km e 300 mt di dislivello e il tempo da noi impiegato e' di 1 ora e 35 minuti.
Sentiero sempre immerso nel tipico bosco mediterraneo e sempre ben tracciato.
Questo e' il fiore della DULCAMARA O PULMONORIA,pianta dalle proprieta' espettoranti.
Le radici profonde non temono l'azione dei venti...ahime quelle dei pini purtroppo mostrano i loro limti.
Purtroppo il clima e' cambiato e anche da noi si abbattono violente tempeste che sorprendono un bosco mediterraneo.
Un lungo filare di abeti e cipressi ci annunciano che siamo a Montesenario ma ahime e' domenica e l'abbazzia e' presa d'assalto dalle auto:le persone non riescono nemmeno la domenica a lasciare l'auto a casa e percorrere questi bellissimi sentieri facendo uso dei mezzi pubblici.
Io e Fabiola rimaniamo basite dalla confusione..anzi brontolo Fabiola che a voce alta commenta i puzzi delle auto...
Ecco la meridiana di Montesenario:vedendo le varie direzioni,mi accorgo di quanto cammino io ho fatto in questi 30 anni...ovunque la freccia indicasse un luogo,io ho avuto l'iimane piacere di percorrere il sentiero.
Correva l'anno 1989,precisamente il 7 Maggio e da allora ho numerato 992 trek.
Dalla stazione di Vaglia a qui abbiamo percorso 8 km e 700 mt in 2 ore e 13 minuti.
Siamo a quota 820 mt:giornata a tratti nuvolosa ma che non ha impedito di ammirare gli stupendi panorami.
La meridiana ci dice che di fronte a noi la zona del Falterona.
Meritato riposo ma ancora una volta la mia compagna di scarpinata trova modo di attaccare bottone a una coppia con relativo bambino...e poi incontra il figlio del suo civaiolo...lo sottopone a interrogatoriooooo....il ragazzo scappa adducendo futili motivi.
Inizia la nostra discesa lungo un suggestivo vialetto:al termine del vialetto,il sentiero confluisce nella strada e noi abbiamo preso il bivio sulla sx del 65 che porta alla ghiacciaia per poi rientrare nella strada dello 00.
Conviene seguire la strada dello 00,il 65 e' mal segnato e con vari alberi a traverso.
ecco il bivio del 65
Rientrati nel sentiero 00,abbiamo seguito per un lungo tratto l'asfalto che dolcemente declivia verso Vetta le Croci.
Un asfalto che non disturba perche' poco trafficato e sopratutto assai panoramico sui versanti dell'Appennino Toscana e sul versante di Polcanto.
Il cammino su asfalto e' lungo 4 km e si percorre in circa 40 minuti considerando pure le soste
per le innumerevoli foto...logicamente camminando solo in due lo stalker Fabiola si vendica su di me...
Foto suggestive che evidenziano la bellezza delle nostre colline a pochi passi dalla citta'...molti non sanno che meraviglie abbiamo,sempre bramosi di mete all'estero..piuttosto un trek lontano..comunque e' veramente incantevole
Siamo in vista di Vetta alle Croci il sentiero ora lascia l'asfalto e va a sx sui prati che guardano ammaliati quel capolavoro della mano dell'uomo ...la Cupola del Brunelleschi..
Abbiamo percorso quasi 13 km in 3 ore...Fabiola cammina in scioltezza..ancora non sa che abbiamo ancora tanti km....
bivio 00 su Vetta Le Croci..
CUPOLA DEL DUOMO...natura e arte si fondono insieme in un quadro unico....
Scappa o rincorre e sopratutto da chi o chi....qui il mistero presto si svela...rincorre un branco di ragazzetti che una mattina si sono svegliati e hanno deciso di percorrere la Via degli Dei senza un minimo di preparazione...sembravano i reduci della guerra d'Africa...
Comunque tornando al sentiero dall'asfalto fino a Vetta le Croci,si cammina sui ampie praterie e sempre ben segnate.
Lasciamo lo 00 e prendiamo il sentiero 14 che ci portera' alle Caldine...con il senno di poi sarebbe stato piu' opportuno continuare sullo 00 dal momento che scendendo alle Caldine siamo sempre dovute risalire a Fiesole e sopratutto camminare un paio di km lungo la statale trafficata.
Se avessimo proseguito sullo 00 avremmo avuto ancora quasi 3 ore di cammino.
Il sentiero 14 inizialmente e' tutto infrascato e fangoso ma quando arriva poco sopra Vetta Le Croci,il sentiero lascia il posto allo sterrato e si ricongiunge al sentiero 65.
Si percorre la Via di Campolungo tutto in discesa ma non accentuata,strada collinare contornata da casolari ristrutturati immersi nel verde della campagna fiorentina.
Anche questo tratto si presta ad essere percorso in MTB..non c'e' assolutamente traffico...qui Fabiola e' ancora ignara che con se' aveva la compagnai della numerosa famiglia "DE ZECCHIS"..Povere bestiolette che brutta fine gli ha fatto fare..proprio lei animalista convinta....
Da Vetta Le Croci alle Caldine il cammino e' lungo 4 km e abbiamo
impiegato 44 minuti...
Da Vaglia alle Caldine il GPS fornira' questi dati...
km 18,30 in 4 ore e 18 minuti,escluso soste---.
Esemplare di Maggiociondolo che orna i muri di Via Campolungo.
Un pregio(ne ha diversi pero') di Fabiola e' che si fida forse anche troppo di me dal momento che lo portata giu' alle Caldine per poi risalire a fiesole....
Comunque arrivate alle Caldine e appresa la ferale notizia che ancora tanti km ci separavano da quell'agognato gelato,lemme lemme abbiamo ripreso il cammino e arrivate al sottopasso della ferrovia,abbiamo girato a sx
prendendo la Via di Cicaleto che riprende a salire lungo una cipresseta in direzione della Villa Torrebensi.
Non vi sono alcune indicazioni se non segni azzurri sbiaditi.
Comunque arrivate alla Villa,abbiamo proseguito in salita e al bivio successivo siamo andate a dx lungo la Via di Cipresseta altamente panoramica.
Eviteremo i vari bivi e proseguiamo confortate il nostro cammino nella visione di Fiesole..anche se come indicato da una coppietta sadica,ci aspetta un
SALITONE.
Ma per fortuna niente salitone ma una tranquilla ultima ascesa alla volta della Piazza di MINO DA FIESOLE..
Ed ecco il giro riassunto sulla carta
LUNGHEZZA=KM 27,76
DISLIVELLO=700 MT
TEMPO IMPIEGATO=6 ORE EFFETTIVE DI CAMMINO
SENTIERI PERCORSI=20,00,14
Tutto questo cammino perche' a Vaglia avevamo deciso di andare a prendere un gelato a Fiesole da Ferro Battuto...
Da Fiesole abbiamo ripreso l'autobus che ci ha portato a Piazza San Marco e da qui sempre in bus alla Stazione e poi tramvia...e tornarono a rivedere le stelle..
Alla prossima...
Gia' so dove...ANELLO DEL MONTE GOMITO ABETONE...ARRIVIAMO CON LA CORRIERA...
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